NIPPO FANTINI. IL "BATTESIMO" DEL NEOPROF GIOVANNI LONARDI

PROFESSIONISTI | 26/11/2018 | 08:38
di Giulia De Maio

All’inizio del ritiro era un po’ spaesato, ma superato il “battesimo” Giovanni Lonardi può dire a tutti gli effetti di far parte della Nippo Fantini Faizanè. Tra una cantata, con Zaccanti alla chitarra, e una bevuta, con Lobato a riempirgli il bicchiere, il nuovo arrivato è stato accolto nel gruppo di patron Sciotti e ora non vede l’ora di dimostrare quanto vale in bicicletta. Il 22enne di Marano di Valpolicella, 11 vittorie stagionali in maglia Zalf Desirèe Fior, è pronto all’imminente grande salto nella massima categoria.



Primo ritiro da professionista, che emozione provi? «Per me è tutto nuovo, la massima categoria è un mondo da esplorare. Non sono abituato a meeting, interviste e tutti gli aspetti più “politici” dello sport, che ammetto mi annoiano un po’. Sono emozionato e non vedo l’ora di iniziare ad andare in bici. La prima impressione della squadra è di un bel gruppo, professionale ma anche familiare. Ringrazio Francesco Pelosi e tutto lo staff per l’opportunità e quanto mi faranno imparare».

Passando in un team Professional, avrai spazio di dimostrare le tue qualità. «Sì, per prima cosa dovrò aiutare la squadra a raggiungere i propri obiettivi e fare quello che mi diranno i direttori sportivi. Se ci saranno occasioni cercherò di sfruttarle perché nel ciclismo di oggi nessuno ti aspetta, bisogna imparare velocemente. Guarderò i compagni più esperti per migliorare negli allenamenti, nel recupero, nell’alimentazione e in tutti gli aspetti fondamentali per svolgere al meglio questo lavoro».

Raccontaci un po’ di te. «Mi piace stare all’aria aperta, la mia famiglia ha della terra, quando posso aiuto papà tra le vigne, gli ulivi e gli alberi di ciliegie. Mamma Elisabetta lavora in ospedale, papà Paolo è l’elettricista del comune. Ho una sorella più piccola, Anita, che è del 2001 e frequenta il liceo. Quando possono mi seguono, come al Giro d’Italia Under 23 di quest’anno. Vincere alla corsa rosa è stato fondamentale per farmi notare dal mondo dei professionisti».

Il tuo amore con la bici come è scoppiato? «Fino a 14 anni ho giocato a calcio, ero fascia destra attaccante. Mio zio Adolfo, che ha corso ai tempi di Francesco Moser, mi ha fatto scoprire il ciclismo portandomi a vedere qualche corsa di juniores a Verona. Così da allievo 1° anno ho iniziato in maglia Ausonia Pescantina e ben presto sono arrivate le prime soddisfazioni. Dopo 4 anni sono passato dilettante ed eccomi qui. Penso di aver fatto proprio bene a lasciare il calcio per la bici...».

Hai realizzato un sogno, quali i prossimi da esaudire? «Ora inizia il bello, voglio provare a crearmi una carriera e diventare qualcuno. Per riuscirci dovrò imparare velocemente il mestiere e centrare il risultato, all’inizio nelle gare minori e poi man mano in quelle sempre più importanti. Ammiro Tom Boonen, amo il nord. Tra le gare che ho sempre visto in tv e sogno di correre un giorno ci sono le Classiche e, in particolare, la Milano-Sanremo».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Bella prestazione di Rebecca Gariboldi a Diegem, Belgio, nella sesta prova del Superprestige di Ciclocross donne elite. Gara combattuta fin dall'inizio con Puck Pieterse che alla fine s'impone davanti alla lussemburghese Schreiber e alla olandese Alvarado. Poi Vas e Neff...


È stato un tuffo al cuore, un colpo di quelli che ti lasciano senza respiro e ti portano via con la mente che rincorre tutto e tutti. Un anno senza Gianni Savio, morto a soli 76 anni, dopo una lunga...


Filippo Grigolini ha sfiorato il successo nella spettacolare gara serale di ciclocross a Diegem, in Belgio. Il campione europeo degli Juniores ha chiuso al secondo posto nella prova internazionale, arrendendosi soltanto al belga Giel Lejeune, vincitore con un margine minimo...


Nel ciclismo è nata una nuova coppia: si tratta dell’ex iridata Lotte Kopecky (30 anni) e di Axel Merckx (53), il figlio del Cannibale. In una recentissima intervista con Sporza, la Kopecky aveva rivelato di essersi innamorata di nuovo e di...


Bruno Cenghialta, Fabio Baldato e Gianluca Brambilla, tre vicentini passati dal manubrio della bici al volante delle ammiraglie senza mai perdere la rotta del grande ciclismo. Ha cominciato Bruno Cenghialta, 63 anni, ormai da dieci all’Astana. Prima di fare il...


Jonas Vingegaard è l’uomo enigmatico del gruppo. Spesso capace di nascondere le sue emozioni, con gli occhi celati dietro ai suoi occhiali specchiati anche a fine corsa, raramente lascia intravedere ciò che pensa e come si sente. Nelle interviste le...


A soli 16 anni, Luca Gugnino si sta affermando come uno dei giovani più interessanti del panorama ciclistico italiano. E pensare che appena quattro anni fa il ragazzo di Boves, classe 2009, impugnava la racchetta da tennis, sport in cui...


Pavia, Collegio Borromeo. Studenti universitari, matricole (quelli del primo anno), colonne (secondo), fagioli (terzo). Goliardia, sport. Libri, furti, scherzi, partite, amori. Paolo il Pasta, Uomo, Morry, Gian, Stiva, Pesce Palla: sono loro i protagonisti. Già gli anni Ottanta, ma ancora...


Il futuro è dalla parte di Giada Martinoli: prima ha pensato al diploma, poi a vincere importanti trofei in sella alla mountain bike. Giada, 19enne del Gruppo Sportivo Carabinieri-Olympia, vive a Bedero Valcuvia con mamma Alessandra, papà Adriano e il fratello...


Xevent è lieta di annunciare il lancio di The Wild Woods,  un progetto sportivo di livello nazionale e internazionale composto da tre eventi agonistici dedicati al ciclismo fuoristrada, che si svolgeranno tra febbraio e marzo 2026 nel suggestivo contesto naturale del Parco...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024