OSCAR TUTTOBICI. PICCOLO E IL BIS INATTESO. GALLERY

TUTTOBICI | 31/10/2018 | 07:38
di Giulia De Maio

Un primo anno eccezionale, quello di Andrea Piccolo tra gli Juniores. Il portacolori del Team LVF, argento nella crono mondiale, ha dominato l'Oscar tuttoBICI Gran Premio NamedSport infliggendo un distacco davvero importante all'altro medagliato di Innsbruck 2018 Alessandro Fancellu (Cc Canturino) mentre al terzo posto ha chiuso Gabriele Benedetti della Work Service Romagnano. Per lui si tratta di un bis, visto che un anno fa trionfò tra gli allievi.

Contento di aver conquistato di nuovo questo premio?
«Molto, al primo anno nella categoria non me lo aspettavo. L’anno scorso fu una bella serata, con i professionisti e tanta gente importante del nostro ambiente. Ricordo che ero al tavolo con Riabushenko e Locatelli. Chissà con chi mi capiterà di condividere la Notte degli Oscar quest’anno… Dedico questo riconoscimento alla famiglia (mamma Vilma, segretaria al Parco del Ticino; papà Renato, piastrellista; e il fratello maggiore Simone, con cui abita a Magenta) e alla squadra».

Chi ti ha trasmesso la passione per le due ruote?
«Papà correva in mtb, ha trasmesso l'amore per la bici a mio fratello, oggi Under 23 alla Namedsport Rocket. Io sono cresciuto seguendo le loro orme. Ho iniziato a 6 anni, da G1. Due anni più tardi ho corso su una bici della società che mi hanno detto essere stata di Gianni Bugno. Era una Colnago di proprietà del Velo Sport Abbiategrasso».

Il ciclismo per te è…?
«Passione e divertimento, lo vivo ancora così. Quando ero più piccolo seguivo anche altri sport, ma nessuno mi dava le stesse emozioni. Sono molto contento della mia crescita e di come stanno andando le cose, in più avere la possibilità di correre a livello internazionale e con la Nazionale Italiana mi permette di imparare molto. Sto affinando sempre più le mie qualità in salita e in pianura, e i risultati si vedono. Buona parte del merito è da dividere con il direttore sportivo Marco Della Vedova e con tutta la squadra del Team Lvf che ha lavorato duro insieme a me». 

Quante volte hai alzato le braccia al cielo quest’anno?
«13. Sapevo di poter far bene, ma è stata una sorpresa riuscire a ottenere tutti questi risultati a livello internazionale. Tra i centri più importanti metto la Tre Giorni Orobica, il Campionato Italiano a cronometro della settimana dopo, il Paganessi e chiaramente la medaglia di bronzo mondiale. La rassegna iridata ti dà una visibilità che forse nessun altro contesto di permette di avere».

Ambizioni per l’anno prossimo?
«Ripetermi o fare meglio. Confesso che non faccio programmi per il futuro, anche perché il mio presente è piuttosto pieno di impegni. Al momento il mio sogno è migliorare ancora, in campo internazionale soprattutto: ho dimostrato di essere competitivo ma ovviamente devo crescere».

Riesci a conciliare studio e sport?
«Studio meccanica all'Istituto professionale di Magenta. Do una mano a mio zio, Enzo Battistella, che ha un negozio di bici a Pontevecchio. Faccio il meccanico e il fatto che sia mio zio è importante perché mi da la possibilità di allenarmi. Cerco di conciliare al meglio scuola, sport e lavoro. A scuola me la cavo. Per passare dal terzo al quarto anno bisognava superare un esame, ho preso 90. Nel tempo libero mi diverto andando in moto».

Ho letto che ai mondiali ti ha cercato un talent scout della Sunweb…
«Sì, qualche squadra mi ha notato ma è ancora presto per pensare al professionismo. Ci vorranno ancora due o tre anni. Il mio procuratore Johnny Carera mi indirizzerà per il meglio. Per il futuro mi auguro di diventare un corridore in grado di costruirsi una buona carriera».


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Esordienti I° anno - Matteo FIORIN (27 ottobre)

Esordienti II° anno - Dario Igor BELLETTA (28 ottobre)

Donne Allieve - Eleonora Camilla GASPARRINI (29 ottobre)

Allievi - Lorenzo BALESTRA (30 ottobre)

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