
Anno dopo anno, Alberto Morellini continua nell’organizzazione di un partecipato e affollato convivio che costituisce un po’ “l’ouverture” della stagione conviviale, appena finita – o quasi – dopo quella pedalata.
E l’iniziativa, anche in questo 2018, si è svolta alla Torrazza di Cambiago, il comune del milanese assai noto nella speciale geografia ciclistica, e ha rinnovato l’abituale successo di adesioni con ex corridori e accompagnatori provenienti in parte consistente dalla Lombardia ma con numerose presenze di delegazioni, più o meno ufficiali, arrivate da varie regioni del nord come quella di Campagnola Emilia che annualmente propone “La bici al chiodo”, partecipatissima manifestazione.
Un incontro ove la media d’età è inesorabilmente, costantemente e naturalmente, anno dopo anno, maggiormente elevata così come il piacere dei partecipanti di ritrovarsi, in un clima sempre all’insegna dell’amicizia e della convivialità, argomenti prevalenti e condivisi in pieno in tali occasioni.
Particolarmente apprezzata l’abbondante e gustosa proposta gastronomica che caratterizza l’iniziativa portata avanti dall’ex tricolore dei dilettanti, il milanese Alberto Morellini, senza molti discorsi più o meno ufficiali e rievocativi oltre al saluto di benvenuto, ma un costante incontro “one to one” come si dice ora, “ad personam”, dove sgorgano sempre ricordi, situazioni, precisazioni e qualche ammissione su “colpe”, se così si possono definire, ciclistiche che oramai il tempo ha abbondantemente mandato in prescrizione con dualismi datati che si ricompongono all’insegna del sorriso, della stretta di mano e dell’abbraccio.
Sarebbe veramente troppo arduo e selettivo ricordare i nomi degli oltre cento intervenuti e non rispetterebbe lo spirito dell’iniziativa proposta da Alberto Morellini che unisce palmarès importanti e pingui ad altri veramente magri, magari con zero alla casella del numero di vittorie. Questo, nell’occasione, non ha né importanza, né rilevanza alcuna.
Il momento dei saluti è coinciso con l’augurio e l’auspicio comune di rivedersi nel 2019.
g.f.
foto di Gianfranco Soncini
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