I VOTI DI STAGI. VALVERDE GRANDE, DUMOULIN FENOMENO, ITALIA AZZARDATA

MONDIALI | 30/09/2018 | 18:16
di Pier Augusto Stagi

Davide CASSANI. 5,5. Che dire agli azzurri? Niente. Hanno fatto quello che avevano deciso di fare. Rendere la corsa dura. Per me, molto modestamente, si doveva correre come la Spagna. Anche di più. La nostra doveva essere una corsa passiva, di rimessa e speculativa. Ci mettiamo la faccia: e andiamo a sbatterla.


Alejandro VALVERDE. 10. Tosto e svelto, scaltro e lesto: eterno. Si veste con i colori dell’arcobaleno a 38 anni e 5 mesi (solo Joop Zoetemelk nel 1985 al Montello più vecchio di lui) e si laurea campione del mondo dopo sei podi. Quattordicesimo successo stagionale per l’embatido, per questo fantastico corridore che corona e colma con questo successo una carriera eccezionale. Non spreca una sola pedalata, come è sua abitudine, come è solito fare lui e la sua Spagna, che tra le nazionali è tra le grandi favorite, ma corre senza strafare, sprecando il minimo necessario.


Romain BARDET. 9. Bravissimo. Gli manca solo quel pizzico di velocità nello sprint finale. Ti aspetti il tanto accreditato Alaphilippe ed ecco il solito Bardet, che va tutto l’anno, su tutte le superfici, ad ogni latitudine: sempre

Michael WOODS. 9. Alzi la mano chi si aspettava una gara maiuscola da questo eccezionale corridore (passato anche per l'Amore & Vita di Ivano Fanini nel 2014) che riesce a fare cose superlative con assoluta semplicità? Grande nei Grandi Giri, ma da oggi questo atleta di assoluta testa e di grande cuore, dimostra di avere anche grandi gambe.

Tom DUMOULIN. 10. Perde. Non arriva nemmeno sul podio, ma per me è semplicemente fenomenale, quanto se non più di Alejandro Valverde. Per quello che ha fatto vedere nell’arco di tutta la stagione, per quello che ha fatto vedere in questo finale di corsa. Il gesto atletico più bello? Il suo.

Gianni MOSCON. 7. È chiaramente lui la punta della nostra Italia. È chiaramente lui, con la sua forza e il suo entusiasmo la nostra speranza. Si fa prendere un po’ la mano, ma chi non risica, non rosica: questo lo sappiamo. È sempre molto facile per noi dire e analizzare tutto dopo, loro lo devono fare in presa diretta, quando sono convinti di avere ancora carburante nel serbatoio e invece ce n’è meno di quanto pensavi. Errori di gioventù e crescita, ma Gianni diventerà un gigante.

Michael VALGREN. 8. Il danese fa davvero un bel numerino nel finale e fa vedere i sorci verdi un po’ a tutti.

Julian ALAPHILIPPE. 4. La Francia è per quanto mi riguarda la nazionale più forte e attrezzata. Ha forse uno degli uomini più adatti, che è Julian, assieme a Valverde. Al momento della resa dei conti, lui i conti non li fa: scivola indietro come uno qualsiasi. Alla fine fa numero.

Rigoberto URAN. 4. Ero convinto che sarebbe stato lì fino alla fine a giocarsela: mi sbagliavo.

Primoz ROGLIC. 5,5. Cade e deve inseguire. Certi sforzi, alla fine si pagano: e li paga.

Adam YATES. 3. Occhio al gemellino. Occhio al gemellino: dov’era?

Vincenzo NIBALI. 6. A 25 km dal traguardo, su un’accelerazione di Steven Kruijswijk, perde contatto. Onora la maglia, Vincenzo. Onora la sua storia di atleta, ma non gli si poteva chiedere di più.

Damiano CARUSO. 7. Si muove Greg Van Avermaet e il siciliano si accoda prontamente. Con loro anche Omar Fraile (Spagna) e Karel Hnìk (Repubblica Ceca). Fa tanto e bene, come da ordini di scuderia.

Dario CATALDO. 6,5. È il primo degli azzurri che si muove quando al traguardo mancano 68 chilometri. Rispondono lo spagnolo Jesus Herrada e il tedesco Emanuel Buchmann.

Alessandro DE MARCHI. 8. Affidabile? Di più. Una potenza. Un uomo di sostanza come pochi in circolazione. Poche parole e tanti fatti.

Gianluca BRAMBILLA. 6,5. Fa il suo con grande senso di appartenenza e senso di responsabilità.

Franco PELLIZOTTI. 7. Ha esperienza e la mette al servizio della comunità azzurra. A tratti deve anche intervenire per invitare i ragazzi a tirare un po’ su il piede dall’acceleratore.

Domenico POZZOVIVO. 5. Doveva essere la sorpresa, l’uomo in più che nessuno si aspetta. Vive una giornata di assoluto anonimato. Probabile che lo si ritrovi mercoledì prossimo a «Chi l’ha visto?».

Daniel MARTIN. 5. Perde le ruote a 46 km dal traguardo: un po’ presto per uno scalatore come lui.

Ilnur ZAKARIN. 5,5. Anche per il russo non è giornata.

Wout POELS. 4. Era la punta dell’Olanda, e francamente non mi aspettavo che uscisse di scena così presto.

Michal KWIATKOWSKI. 4. Il discorso fatto per Poels vale per il polacco.

Simon YATES. 4. Cede a 40 km dal traguardo con Poels, Zakarin e Kwiatkowski. Era uno dei più accreditati vincitori, si spegne sotto le accelerazioni degli azzurri (Brambilla, Cataldo e De Marchi in particolare).

Peter SAGAN. 10. A 95 chilometri dal traguardo - alle ore 14.10 - il tre volte campione del mondo perde contatto, con il sorriso sulle labbra, con assoluta calma e serenità (voto 4). Che non fosse un percorso adatto a lui l’abbiamo scritto tutti e più volte, ma che si staccasse prima ancora che la corsa iniziasse sinceramente mi ha sorpreso. E credo di non essere stato il solo. Poi sale sul palco e si complimenta con Alejandro Valverde e già che è lì, gli mette al collo anche la medaglia d’oro. Probabile che si sia raccomandato: «Tienimela bene, tra un anno la voglio come nuova».

Warren BARGUIL. 5,5. È chiaramente sfortunato: fora e deve fermarsi per cambiare la ruota anteriore. Riparte e appare subito nervoso. Se la prende con il massaggiatore che non si posiziona per dargli il rifornimento (ma anche lui tutto sulla sinistra quando i box sono a destra… ). Si agita, manda a quel paese, poi in una curva finisce gambe per aria. Mancavano più di cento chilometri: la sua reazione è stata semplicemente sopra le righe.  

Kasper ASGREEN. 8. È il danese a dare il ‘la’ al Mondiale. Ad accendere la miccia di una corsa che si preannuncia infermale. Il danese è come la diavolina: facilita la combustione di una gara che in ogni caso è destinata a esplodere: naturalmente. La fuga di giornata (vantaggio massimo 18’30”) è animata da Michael Kukrle (Repubblica Ceca), Laurent Didier (Lussemburgo), Jacques Janse Van Rensburg (Sudafrica), Ilia Koshevoy (Bielorussia), Vegard Stake Laengen (Norvegia), Ryan Mullen e Conor Dunne (Irlanda), Daniil Fominykh (Kazakistan), Rob Britton (Canada) e Tobias Ludvigsson (Svezia).

Stylianos FARANTAKIS. 5. Il greco entra immediatamente nella fuga a quattro con il danese Asgreen, il canadese Britton e lo svedese Ludvigsson. Ma è il primo, dopo pochissimo, a dover alzare bandiera bianca.

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COMMENTI
ha fatto la sua solita corsa a ruota(e gli è andata bene una facile volata contro gli scalatori)
30 settembre 2018 19:25 lodz
se no ne avrebbe già vinti un paio di mondiali in questi 16 anni!!

Nibali voto 6?
30 settembre 2018 20:31 Vale46
Per piacere, siamo seri, nessuno toglie a Nibali la sua classe e tutto quello che volete, ma oggi ragazzi ha deluso tasi simo... Solo per dire che De Marchi, ha attaccato in una fuga, poi era scoraggiare la davanti a tirare per la nazionale e Nibali si stacca???????? No no, proprio non ci siamo, per non parlare del nano Pozzovivo.......

grande valverde
30 settembre 2018 20:42 katramino
era ora questa volta ha corso per...vincere ed ha vinto le altre volte si…...accontentava dei...podi pero' l'eta' avanza ed anche l'esperienza stavolta se l'e' giocata sino in fondo ed ha avuto...ragione….immmmeeeennnssooooo

Secondo me
30 settembre 2018 21:24 Campa23
L'Italia ha corso bene, il quinto posto di Moscon lo dimostra. Se ci fosse stato il Nibali vero forse qualcuno direbbe altro

VALVERDE.... anche se l'operazione Operación Puerto
30 settembre 2018 21:24 insalita
Grandissimo corridore, anche se con l'Operación Puerto................................??!!!

Straordinario Valverde imparate
30 settembre 2018 21:34 thered
Valverde un esempio per Tutti Bravo Bravo Bravo non ci sono parole per questo immenso Campione! L’Italia? Moscon bravo e sara’ Sicuramente il nostro futuro, Ma gli altri? Salvo De Marchi e pochi altri.......Nibali? Per non parlare di Pozzovivo perdeva le ruote in salita!!!!!!! Guardiamo avanti e speriamo un giorno di tornare ad essere protagonisti........

Cassani ancora una cassanata
30 settembre 2018 22:07 dinosport
ma perché facciamo sempre noi la corsa nel momento sbagliato????

Cassani ancora una cassanata
30 settembre 2018 22:07 dinosport
ma perché facciamo sempre noi la corsa nel momento sbagliato????

Sagan pallone (s)gonfiato
30 settembre 2018 23:32 pickett
Lo slovacco é senz'altro il corridore + sopravvalutato della storia del ciclismo.Come ho già avuto modo di scrivere,non ha vinto 3 mondiali,ha vinto 3 ignobili,scandalose kermesse ,ciucciando le ruote,con la scusa che non aveva squadra.Alla Vuelta ha fatto semplicemente pena.Però gode,almeno in Italia,dei favori della stampa,forse perchè gli piace fare il pagliaccio.I VERI campioni sono quelli che fanno classifica nelle grandi corse a tappe,e quelli che sono protagonisti dei Mondiali veri,cioé quelli che sono rimasti davanti oggi.

MA CAMBIARE CASSANI ?
1 ottobre 2018 00:16 FrancoPersico
Ha fatto logorare la squadra sperando nel miracolo. Ma per piacere dai. Siete pagati per portare i risultati. Se questi non arrivano si cambia CT. Di Rocco che aspettiamo?????

Quanti esperti
1 ottobre 2018 08:18 max73
.... Quanti esperti spuntano dopo.... Tutti bravi a commentare a posteriori....
Punto 1. Valverde non si discute. Vince da 15 anni. È competitivo da inizio anno in tutte le corse, che siano classiche o grandi giri
Punto 2. Volete ancora criticare Nibali?? Un campione che ha vinto TUTTI i grandi GIRI, due Lombardia e la Milano Sanremo. Per lui è già stato un miracolo esserci dopo l'incidente al Tour. Forse per voi era meglio che se ne stesse a casa??
Punto 3. Non si poteva correre come la Spagna. Loro hanno un uomo veloce come Valverde noi no. Dovevamo rendere duro il finale.
Tutto il resto sono chiacchiere di chi non ama e non segue il ciclismo tutto l'anno...

Concordo con Stagi
1 ottobre 2018 08:29 The rider
Non abbiamo una supersquadra, non abbiamo il capitano nelle migliori condizioni, quindi?
Corriamo in difesa e alle fine vediamo se ci siamo, in quanti siamo e come stiamo, nel caso ce la giochiamo.
Invece no, noi attacchiamo e facciamo la corsa dura, ma per chi?
Al Mondiale conta VINCERE, il primo dei piazzati è il primo PERDENTE.
Pontimau.

VOTI
1 ottobre 2018 08:52 MARcNETT
Detto che De Marchi ha fatto un mondiale da 9, detto che Pozzovivo era sì e no da 2, per rendere giustizia alla tattica di Cassani doveva esserci Nibali al top. Non avendolo la sua tattica è stata sbagliata, senza contare che ha tagliato le gambe giusto ai nostri (Moscon voto 8 per me). Cassani deve fare un giustissimo ragionamento se fosse meglio smettere o no i panni del Ct.
Nota a margine, PICKETT: censurati! Attaccare Sagan è da inetti.

CONCORDO CON MAX 73
1 ottobre 2018 09:26 clistamaturo
Il giorno dopo sono tutti CT ma penso che di ciclismo ne capiscono molto poco…...puoi mettere chi vuoi come CT ma il risultato non cambia,la realta e questa e questi sono i corridori che abbiamo in questo momento,bravissimo moscon ha fatto il massimo che si poteva fare,riguardo a nibbali dopo quello che ha passato e stato bravo ad arrivare fin dove è arrivato

@pickett
1 ottobre 2018 10:12 FrancoPersico
Non ti hanno ancora tolto la connessione ad internet? O sei un furbacchione o non capisci una sega di ciclismo. Punto

onore alla maglia ...
1 ottobre 2018 12:36 franck
Onore di cosa fanno la corsa ma non sono vincente il risultato che conta, strategia sbagliata in pieno il CT non e valido , Nibali non doveva fare parte di questo gruppo lo sapevo anche lui non poteva lottare con i migliori in questa condizione doveva lasciare il suo posto come a fatto ARU .. perche non dare la possibilità a Cattaneo esempio era in forma , Pozzovivo si sa non vince da anni non e un talento anche lui scelta sbagliata si spegna sempre la luce a questo corridore al momento decisivo ... Mah siamo un gruppo forte .. per piacere , unico onore e stato MOSCON.

Concordo pienamente con persico
1 ottobre 2018 13:36 Mac75
Sagan è già stato un eroe a terminare il tour dopo la caduta spaventosa!alla vuelta era al 60/70 ieri al massimo 80...!ni sembra che a parte l’italia Che ha 8 corridori ,tutti gli altri ciucciano la ruota! Nibali ha vinto dei giri.. ma contro chi? Riguardati tutti i podi!!moscon é il futuro! Grandissimo! Gli é solo mancato 2 gare in più nelle gambe..

Nibali
1 ottobre 2018 15:19 MARcNETT
Attaccare Nibali che è l'unico corridore degno di nota in Italia degli ultimi 10 anni nonchè unoidei migliori in assoluto è da decerebrati.

FrancoPersico
1 ottobre 2018 21:24 lele
...CT da subito, moderatore del Blog immediatamente. Pickett fai un giro in bici che è terapeutico!

Ah,ecco...
1 ottobre 2018 23:35 pickett
La proposta degli espertoni del forum,per risolvere gli annosi problemi del ciclismo italiano,é quella di esonerare Cassani e al suo posto insediare Franco Persico.Siete uno spasso!

Per Pickett
2 ottobre 2018 07:09 Monti1970
Ma lei....... cosa c’entra con il ciclismo???

..deduco
2 ottobre 2018 12:43 lele
..che leggere tra le righe non sia il tuo forte! Pickett all’Accademia della Crusca!

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