LAPPARTIENT: RISPETTATE LA DECISIONE, RISPETTATE FROOME

PROFESSIONISTI | 04/07/2018 | 11:17

Il presidente dell’Uci David Lappartient ha postato un’intervista (CLICCA QUI) nella quale chiarisce i tempi e i modi della sentenza Froome, sottolinea una volta di più la distanza fra Uci e Aso, ribadisce l’impegno per un ciclismo sempre più pulito e lancia un appello ai tifosi. Ecco i passaggi più importanti del suo intervento.

TEMPISTICA. «La Wada ha scritto il 28 giugno all’Uci per informarci che il dossier Froome e tutte le relazioni legate al caso non costituiscono violazione del Regolamento Mondiale Antidoping. La procedura è stata particolarmente lunga perché il caso è complesso, è stato rispettato il diritto alla difesa del corridore: il 4 giugno sono state depositati i documenti da parte della difesa, la decisione finale è stata annunciata il 2 luglio quindi da parte nostra abbiamo cercato di contenere al massimo i tempi».

ASO. «Capisco che lasci perplessi il fatto che la decisione si arrivata pochi giorni prima del Tour de France e subito dopo l’annuncio della lettera di Aso a Sky per respingere l’iscrizione di Froome alla Grande Boucle. Ma i tempi ce li ha dettati la Wada con la sua decisione comunicata giovedì 28 giugno. A quel punto l’Uci ha solo redatto la sua decisione e poi l’ha comunicata nel più breve tempo possibile, vale a dire lunedì 2 luglio. Ribadisco che non c’è alcun legame tra la nostra decisione e la scelta di Aso di dichiarare non gradito il corridore. Quando abbiamo ricevuto la risposta della Wada, noi ci siamo limitati ad informare Aso che una risposta sarebbe arrivata prima del Tour de France. Prima di allora in diverse interviste anch’io avevo ipotizzato che si potesse arrivare al Tour senza una decisione definitiva perché non conoscevo i tempi dettati dalla Wada».

REAZIONI & SCELTE. «Le reazioni? Ci sono state reazioni esagerate ed eccessive all’annuncio della sentenza. Io ricordo e riaffermo che l’Uci ha scelto una linea di giustizia indipendente e a quella si è attenuta. Noi stiamo davvero lavorando per un ciclismo pulito, che è quello che vuole la gente, e mi piacerebbe che questo fosse riconosciuto. Abbiamo annunciato una decisione fondamentale sul divieto di utilizzo di farmaci come il Tramadol e i corticoidi, che molti hanno sottovalutato perché distratti dal caso Froome. È una decisione concreta, che va aldilà della Wada e che ci pone una vota di più all’avanguardia nella lotta per uno sport pulito. Abbiamo chiesto alla Wada di operare cambiamenti significativi sulla lista dei prodotti vietati e la possibilità di sospensioni preventive per evitare il ripetersi di casi simili a quello di Froome».

MESSAGGIO. «Alla vigilia del Tour de France, ai tifosi dico che la decisione sul caso Froome è stata presa in modo serio sulla base dei rapporti di esperti, è una decisione che va rispettata così come vanno rispettati tutti i corridori sulla strada, Chris Froome compreso. Chiedo ai tifosi: rispettate e proteggete tutti i corridori in tutte le corse, a maggior ragione al Tour de France».


Copyright © TBW
COMMENTI
francesi...
4 luglio 2018 13:24 fix1963
i soliti ipocriti....

Assoluzione Froome
4 luglio 2018 13:41 froome
Dopo averlo massacrato per mesi, Froome è stato assolto. Naturalmente per i forcaioli e per diversi giornalai questa è una grave ingiustizia. Molti scrivono che non guarderanno il Tour, che Froome è come Armstrong e via dicendo. Questi ultimi forse non hanno mai visto Froome neanche in cartolina, perchè non è minimamente avvicinabile al personaggio Armstrong. Per i rimanenti, guardino altri sport più puliti, calcio, tennis atletica dove la giustizia è sicuramente una priorità. Infatti l'Errani per un prodotto dopante è stata squalificata alcuni mesi, il calcio è intoccabile nonostante sia una macchina di debiti, bilanci falsi e non immune da doping. Allora io che non sono nessuno, mi guarderò il Tour, tiferò per Froome e Nibali alla faccia dei francesi.

Assoluzione
4 luglio 2018 18:52 9colli
Certo che con 7 milioni(poi divenuti 10) sai quanti ne assolvono......Domanda : Ma te il sedere su un sellino da corsa l'hia mai messo? li hai mai fatti 180/200 km su e giù per le strade? Io si e sò di cosa parlo.

VERGOGNOSO
4 luglio 2018 22:40 soichan41
Lei ha veramente una faccia tosta come il marmo

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
«Il ciclismo per fortuna non è matematica e anche nelle tappe sulla carta per velocisti può succedere di tutto». Sono queste le prime parole che Roberto Damiani, direttore sportivo della Cofidis,  pronuncia  dopo la fine dalla quinta tappa del Giro...


Benjamin THOMAS. 10 e lode. Fa lo scatto del fagiano per portare via la fuga subito dopo il passo del Bracco. Fa il ghepardo nel finale in casa di Re Leone. Una zampata da autentico felino, capace di leggere le...


Andrea Pietrobon oggi ha davvero sfiorato la vittoria a Lucca: il corridore del Team Polti-Kometa è stato ripreso e superato a 100 metri dal traguardo da Thomas e Valgren, che poi hanno chiuso al primo e al secondo posto. «Sono...


Finalmente un attacco serio, deciso, feroce a Pogacar. Lo sloveno che vince facile ha finito di fare la bella vita. Per un lungo tratto, un interminabile incubo, ha perso virtualmente la sua maglia rosa. E pure il calzoncino. Troppo forte...


Quella di Thomas e dei suoi tre compagni di fuga è stata una tattica perfetta che ha messo nel sacco tutte le squadre dei velocisti, intenzionati a sprintare per vincere sul traguardo della quinta tappa, con arrivo a Lucca.Suk traguardo...


Lucca festeggia il ritorno del Giro d'Italia in città dopo 39 anni regalando una grande sorpresa alla corsa rosa: i velocisti attesi sono stati beffati dagli attaccantio di giornata e a festeggiare il successo è Benjamin Thomas, stella francese della...


Spiegato il motivo delle difficoltà del seguito ufficiale nel raggiungere le partenze e gli arrivi di tappa: quest’anno la segnaletica è stata affidata a esperti di caccia al tesoro. Dopo aver vinto la sua seconda tappa al Giro ancora il...


A Pamplona come a Lucca, alla Navarra Women's Elite Classic come al Giro d'Italia: è la Cofidis che vince. Hannah Ludwig, 24enne tedesca di Heidelberg arrivata quest’anno alla corte della formazione francese, si è presentata in solitaria sul traguardo  termine...


Con la Karcag-Hajdúszoboszló di 170 km oggi è scattato il Giro di Ungheria. Al termine di una volata a ranghi compatti si è imposto l'australiano Sam Welsford, della Bora Hansgrohe, che batte il giovane under 23 Samuel Quaranta (MBH Bank...


La scorsa settimana abbiamo telefonato al decano dei team manager Bruno Reverberi, in quest'apertura di Giro d'Italia Pier Augusto Stagi ha parlato personalmente con il decano dei direttori sportivi: Beppe Martinelli parla sia della "corsa rosa" di Pogacar che della...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi