FROOME ASSOLTO. L'ASSO PIGLIATUTTO

PROFESSIONISTI | 02/07/2018 | 10:53
di Pier Augusto Stagi

 


CHRIS FROOME ASSOLTO. È arrivato in tarda mattinata il comunicato ufficiale dell'Uci. Giunge così al termine una vicenda che era iniziata il 13 dicembre scorso, quando i quotidiani Le Monde e The Guardian avevano rivelato l'esistenza di un risultato anomalo per un controllo antidoping di Froome durante l'ultima Vuelta di Spagna.


Davanti al Tribunale Antidoping UCI, presieduto dal giudice tedesco Ulrich Haas, sono sfilati avvocati e scienziati, con le parti che hanno combattuto a suon di esperimenti, prove, studi e certificati. Il tutto in un campo non ben definito dalle norme della Wada (l'Agenzia Mondiale antidioping) che parla solo di valori massimi di salbutamolo per l'utilizzo e per la concentrazione nei campioni (1600 microgrammi che possono essere assunti nelle 24 ore, senza superare gli 800 ogni 12 ore e senza che più di 1000 nanogrammi vengano riscontrati al controllo), ma non inserisce la sostanza - che è il principio attivo del Ventolin, farmaco anti asmatico - nell'elenco delle sostanze vietate.

«L'UCI - si legge nel comunicato - ha aperto una procedura disciplinare, durante la quale Froome ha esercitato il suo diritto di provare che il risultato non conforme era comunque conseguenza di una assunzione autorizzata. In una prima fase del dibattimento, Froome ha chiesto l'accesso a determinate informazioni per preparare la sua difesa e la Wada, interpellata, le ha concesse. Una volta ottenutele, la difesa di Froome ha presentato il 4 giugno le sue spiegazioni ed un congruo numero di prove scientifiche. Queste sono state esaminate in collaborazione con gli esperti della Wada e il 28 giugno proprio la Wada ha comunicato la decisione di accettare le spiegazioni di Froome e quindi di non considerare controllo anomalo quello in questione. Anche se avrebbe voluto che la decisione arrivasse in un tempo più breve, l'Uci ha dovuto assicurare che i diritti alla difesa di Froome fossero rispettati, come se fosse accaduto a qualsiasi altro corridore».

La sentenza dell'Uci rende di fatto inutile il procedimento previsto per domattina alla Camera Arbitrale del Coni Francese, alla quale la Sky aveva presentato appello dopo la comunicazione da parte di ASO di non voler accettare l'iscrizione di Froome al Tour de France in quanto la sua presenza nuoceva all'immagine della corsa. Tutto cancellato, Froome è a tutti gli effetti un corridore senza macchia e quindi sabato sarà regolarmente al via di Noirmoutier-en-l'Ile con il numero 1 sulle spalle e con l'obiettivo di essere il numero uno anche tre settimane più tardi, a Parigi.

Fin qui la cronaca, ma consentitemi un breve commento. Bingo! O se preferite l’asso pigliatutto. Tanto tuonò che tornò il sole, sul vero re di Francia, che è un inglese, che da anni vince Tour e fa girare gli zebedei ai transalpini e probabilmente anche quest’anno dovranno mettersi il cuore in pace e dei mutandoni rinforzati per rallentare le vorticose evoluzioni delle gonadi.

Tutto è archiviato. Il fatto non sussiste. Gli studi scientifici presenti in letteratura sono carta straccia. Per la serie: abbiamo scherzato, quelle cose valevano solo per Alessandro Petacchi e Diego Ulissi. Giustizia è sfatta. Meglio così. Spero solo che da oggi tutti i corridori del gruppo si gonfino a piacimento e fin che ne hanno voglia di nanogrammi infiniti di salbutamolo, come i palloncini volano per l’elio. Questa però non è una storia tesa, ma brutta e avvilente. Diciamo pure sporca. A questo punto, mi aspetto un gesto importante fa parte del presidente della Wada, l’inglese (perché è inglese) Sir Craig Reedi, vero regista assente e latitante di questo pasticcio normativo. È grazie ad un regolamento farlocco e pieno di buchi normativi che siamo arrivati a questo punto. Dieci mesi di battaglie legali e di perizie di laboratorio ed esami senza fine. Ma forse, ora, è arrivato il momento che anche Reedi si faccia un esame: di coscienza. E si levi di torno.

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COMMENTI
vabbuò
2 luglio 2018 11:37 ConteGazza
cari amici appassionati rassegnamoci: il ciclismo, come la vita, è una farsa dove contano i soldi e il potere. Amen

articolo 5°
2 luglio 2018 11:39 limatore
chi ha i soldi ha vinto..... e da adesso tutti a 2000, tanto le carte e gli studi le ha pagate Froome.

Complimenti
2 luglio 2018 11:40 blardone
A tutti i fenomeni che parlano a vanvera ... grande Froome non ho commentato perche aspettavo questa notizia.... il tour si e fatto pubblicità e si e lavato le mani ... sapeva gia di questa notizia .... sveglia ragazzi

Froome fa il Tour
2 luglio 2018 11:46 froome
Con buona pace di forcaioli, ASO e Hinault, Froome fa il Tour.

Considerazioni
2 luglio 2018 11:55 Legend
Questa sentenza è importante in quanto mette in luce la necessità di rivedere l'attuale ruolo del salbutamolo e la sua eventuale natura dopante. Se, come immagino, i risultati non sono stati dichiarati validi a causa della disidratazione che di fatto rende mal valutabile la concentrazione di salbutamolo a livello urinario, di fatto non ci sono molte strade, o valutarne l'assunzione tramite altri metodi oppure scagionarlo dal ruolo di sostanza dopante (del resto esistono molti studi che dimostrano ciò). È un po' triste vedere in ogni caso i giornalisti che tuonano allo scandalo come tuonavano allo scandalo nell'epoca Fuentes, delle trasfusioni e del Cera. L'unico vero scandalo è imputabile alla WADA o a chi di per esso non ha mai fatto chiarezza su questa sostanza, Froome non ha colpe nell'aver presentato questa difesa. Mi aspetto comunque un risarcimento per atleti quali Petacchi e Ulissi.

Ciclismo farsa...
2 luglio 2018 12:06 runner
Ormai non c'è più speranza per un ciclismo credibile. Vince chi ha soldi e potere. Come nella vita, purtroppo....Verrebbe da dire "legalizziamo tutto". Ma in questo caso si correrebbe ad armi pari e come si potrebbe avvantaggiare qualcuno rispetto ad altri? E come camperebbero le varie agenzie antidoping? Insomma, rassegnamoci a teatrini e campioni fasulli...

La credibilità
2 luglio 2018 12:11 noodles
Un ' altra agghiacciante mazzata alla credibilità già barcollante di questo sport. Evidentemente non basta nemmeno superare del doppio i limiti per un prodotto a restrizione d'uso. Con tanti saluti a chi quei limiti non li ha superati mai o li ha superati del 30 % e si è beccato 10 mesi. La credibilità per un prodotto che deve essere venduto al pubblico è la base. Il ciclismo questa base se la sta svendendo da un pezzo.

È ORA DI SVEGLIARSI
2 luglio 2018 12:18 Pinolo
Bene anzi benissimo.... e con questo caro ciclismo hai toccato il fondo... Altri hanno pagato PESANTEMENTE per molto,molto meno.... è l’ora di svegliarsi... è tutta una farsa ma come fa LA STESSA ORGANIZZAZIONE a squalificare per 4 anni un ragazzo per solo 6 nanogrammi di uno spray nasale ( caso Taliani) e assolvere Froome ,svegliatevi... e chiedo a voi giornalisti da che parte state... avete il potere di scrivere, di far sapere e far ricordare queste ingiustizie....

UNA BELLA NOTIZIA
2 luglio 2018 13:14 simo
Mi auguro che - finalmente! - la WADA riveda i campionamenti sulle sostanze a restrizione d'uso. Al contrario di quanto sostiene Stagi, questa è una bella notizia. Perchè solo i disinformati possono paragonare il Ventolin, un prodotto da banco, alle sostanze dopanti. E finiamola di scrivere del quantitativo di salbutamolo: perchè un broncodilatatore agisce una sola volta (per sbloccare), è il tipo di esame che è sballato (da decenni!). Ci volevano i soldi del Team Sky per sottolineare le contraddizioni... Che furono già evidenziate da Guardascione, ai tempi del caso Ulissi...

Caso Froome
2 luglio 2018 13:31 albero
Tutte le altre squadre dovrebbero avere il CORAGGIO di non schierarsi alla partenza .. ma purtroppo di EROI ce ne sono sempre pochi o nessuno!

Soldi Soldi Soldi.
2 luglio 2018 14:05 9colli
Bhè con 7 milioni di € il risultato NON poteva che essere questo. Complimenti, vuol dire che da oggi 02/07/2018 non seguiro più nessuna corsa dove ci sarà Sulbutaìmolo Ventolin con il numero attaccato sulla schiena. Pazienza non vedrò il Tour de France e a seguire tutte le altre dove sarà presente.

Concordo
2 luglio 2018 14:10 9colli
Concordo al 1000x1000 con il Sig. Stagi il che è tutto dire !!! Coi soldi si fà tutto.

Grande Sky.
2 luglio 2018 15:48 Eiger
Grande Sky ! Ha vinto dove tanti altri hanno fallito. (E chi ne dubitava....).
Ora aspettiamo con ansia che qualche “gregario” superi di 2 micro-nano-grammi la dose consentita per vedere cosa faranno i soloni dell’UCI.
Forza ragazzi dateci dentro salbutamolo per tutti......

Petacchi
2 luglio 2018 15:59 Leonk80
a questo punto potrebbe richiedere le 4 tappe che gli hanno tolto

scusate se mi ripeto
2 luglio 2018 16:12 pickett
I francesi,lo scopo che cercavano,lo hanno comunque ottenuto;Froome è stato sottoposto a 9 mesi di stress assai pesante,ha "dovuto" cambiare la preparazione per correre il Giro(un Giro dispendosissimo e travagliato),e ora si presenta alla partenza del Tour nelle peggiori condizioni psico-fisiche possibili,con addosso il marchio dell'impunito,del baro,del corruttore,pronto ad essere subissato di fischi,in un clima ostile.E ,state tranquilli,il Tour non lo vincerà di certo.

la Wada
2 luglio 2018 16:30 fedaia66
ritiene non necessari gli esami farmaco cinetici..che era poi l'unico modo che aveva Froome per scagionarsi..
Sentenza strana, con tempistiche strane.
Altro non si puo' dire

BUSINESS BATTE SPORT
2 luglio 2018 17:28 noel
WADA A QUEL PAESE.

bravo noel
2 luglio 2018 18:46 marchetto
WADA A QUEL PAESE... i miglior commento che ho letto dal settembre 2017 ad oggi!

Froome
2 luglio 2018 19:06 fulvio54
Alla faccia di spara sentenze Hinault.

Ha vinto li sport
2 luglio 2018 23:46 Monti1970
Con il Salbutamolo non si vincono le gare! Mettetevelo nella testa cari forcaioli, andate a guardare il mondiale di calcio,quelli è il vostro sport!
Finalmente una decisione giusta,dopo tutti gli sbagli del passato
Froome ha dimostrato ancora una volta di essere un grande campione, vi siete già dimenticati della tappa del colle delle finestre,quella passerà alla storia!
Se Petacchi e Ulissi sono stati squalificati in passato, non è colpa di Froome. Finalmente hanno capito che sono state decisioni sbagliate e non era il caso di continuare a sbagliare.
Con il Salbutamolo non si vincono le gare! Questo, chi capisce un po’ di sport, lo sa’

... e come sempre...
3 luglio 2018 06:30 mdesanctis
C'è chi guarda la Luna e chi (i tifosi di Froome) guardano il dito.
mdesanctis

LA LEGGE ..........mica.........È UGUALE PER TUTTI
3 luglio 2018 07:10 bric
Leggere i commenti dei soliti creduloni è imbarazzante.....quello che valeva per esempio per Petacchi ed Ulissi non vele per questo "tizio".... Quindi ora viste le conclusioni ora dovranno essere riabilitati e risarciti.Qualcuno chiede da quale parte stanno i giornalisti.... distratti a tempi alterni.....Ahi ahi che nota dolente.....LA LORO POSIZIONE?....DIPENDE!!!!!!! Il ciclismo ha perso per l'ennesima volta....... Tanto vale liberalizzare il doping è più democratico........e stendiamo un velo pietoso....... Che pena

bene
3 luglio 2018 11:46 geom54
ovviamente, a mio giudizio;
ma io sto con NIBALI al 100%.

Con il Salbutamolo non si vince
3 luglio 2018 19:57 Monti1970
Se Froome era stato trovato positivo all’epo o gh o altri prodotti “pesanti”, state certi che era squalificato, ma il Salbutamolo non è un doping pesante.
Con Petacchi e Ulissi hanno sbagliato a squalificarli e allora perché hanno sbagliato con loro dovevano farlo anche con Froome???
P.S non sono un tifoso di Froome ma sono un tifoso del ciclismo

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