«PER IL GIRO, ATTENTI A LOPEZ»

PROFESSIONISTI | 25/04/2018 | 07:11
Avete mai visto un colombiano sciare? Per preparare il Giro d’Italia Miguel Angel Lopez ha fatto anche questo. Non letteralmente, ma quasi. Agli sci ai piedi ha preferito la tavoletta propriocettiva, sua fedele compagna da un anno a questa parte.
«Dopo il suo ultimo infortunio doveva risolvere un problema al ginocchio, l’or­topedico gli ha consigliato di continuare a svolgere degli esercizi propriocettivi per tutelare le articolazioni an­che in futuro: ci siamo quindi posti il problema di come inserirli nella sua ruotine di allenamento. Ho avuto l’idea di tramutarli in giochini da svolgere con la tavoletta propriocettiva collegata alla tv. In sostanza, da allora ogni giorno o quasi Lopez svolge un percorso di 15 minuti a livello posturale, a volte giocando con delle palline, altre volte cercando la via d’uscita da un labirinto oppure sciando immerso nella realtà virtuale. Potete immaginare le prese in giro dei compagni in bus...» ci racconta Maurizio Maz­zoleni, preparatore del Team Asta­na.

Il ventiquattrenne colombiano si sta preparando al meglio per il Giro d’I­ta­lia, che correrà con i gradi di capitano della formazione kazaka. Miglior giovane un anno fa alla Vuelta a España, suo pri­mo Grande Giro in carriera, Superman ora punta a un piazzamento di prestigio nella classifica generale della corsa rosa.

Maurizio, che tipo è Miguel?
«Come tutti i giovani, ha voglia di fare. Questa “foga” va gestista e organizzata. Ho la fortuna di conoscerlo fin dal primo anno che è passato professionista, nel 2015. Da allora purtroppo ha dovuto confrontarsi con vari infortuni, ci sono state quindi parecchie fasi in cui abbiamo lavorato a stretto contatto, visto che è stato per lunghi periodi in Italia per farsi visitare da specialisti nostrani (tra cui l’ortopedico Combi, ndr) e svolgere la riabilitazione presso il nostro centro Modus Vivendi a Ber­ga­mo. In questi momenti difficili si è cementato il nostro rapporto. All’inizio non capiva la necessità di programmare gli allenamenti, ora invece è ligio al do­vere perché ha compreso che per ar­rivare al massimo della condizione nel momento giusto servono dei passaggi in­termedi».

Com’è lavorare con lui?
«Stimolante. Come si sta formando a livello ciclistico, sta maturando anche a livello caratteriale. Sa quello che vuole, ha lasciato casa da piccolo per inseguire il suo sogno. In generale è un ragazzo solare, va d’accordo con tutti i compagni, nessun aggettivo negativo può essergli associato. Fisicamente anno do­po anno è cresciuto tanto, fino ad arrivare a far classifica alla Vuelta e vincere due belle tappe un anno fa. Nel 2014 si è fatto conoscere vincendo il Tour de l’Avenir, l’anno successivo ha vinto una tappa alla Vuelta Burgos e ri­cordo che in quell’occasione Scarpa (Mi­chele Scarponi, ndr) mi disse di tenerlo d’occhio, perché aveva intravisto in lui già buone doti. In effetti già alla prima stagione nella massima categoria finì settimo allo Svizzera, dimostrando di essere uno scalatore portato per fare classifica».

Da quando è passato professionista non è stato molto fortunato.
«Come dicevamo, ha avuto più di un infortunio. Ripartire ogni volta non è stata una passeggiata, ma anche in questo senso ha dimostrato carattere. Do­po l’inverno trascorso in Italia per ri­solvere la patologia al ginocchio di cui soffriva, nel 2016 vinse una tappa al Tour de San Luis, una al Tour de Lang­kawi, la classifica finale del Giro di Svizzera e la Milano-Torino. L’inizio dell’anno scorso è stato tribolato perché in inverno era caduto rompendosi il piatto tibiale e allo Svizzera era finito ancora a terra, ma nel finale di stagione è andato davvero forte, vincendo una tappa al Giro d’Austria, una alla Vuelta a Burgos e due tappe alla Vuelta a Espa­ña. Per un ragazzo di 24 anni risultati niente male e, per me importantissimo, sono frutto di una crescita costante».

Che tipo di corridore è?

«Ha qualità di scalatore indiscusse. Fi­sicamente è longilineo ma allo stesso tempo compatto (59 chili per 164 cm le sue misure, ndr). È esplosivo, ha un bello scatto e buona tenuta in salite re­golari. A cronometro, essendo giovane, ha margini di miglioramento, ma ci ha già dato buoni segnali. Per il futuro do­vremo lavorare soprattutto sulla te­nu­ta sulle tre settimane. Avendo fatto solo un grande giro in carriera finora, è tut­to da scoprire. Per questo ci siamo po­sti come obiettivo il Giro, ma senza troppo stress. Ci avviciniamo alla corsa rosa con un approccio graduale, tutto quello che arriverà di buono dalle singole tappe sarà positivo e importante in prospettiva».

Come avete programmato la preparazione?

«Siamo stati in ritiro a di­cembre e a gennaio si è preparato in Co­lombia. In inverno abbiamo accumulato più base possibile, gli servirà per essere competitivo durante il Giro. A febbraio tra Tour of Oman (ha vinto la tappa regina e si è piazzato secondo nella classifica generale dietro al suo compagno Lutsenko) e Abu Dhabi (nella frazione più impegnativa è stato battuto solo da Valverde) si è già dimo­stra­to pronto. Anzi posso dire che meglio di così non poteva iniziare, co­me d’altronde tutta la squadra. Alla Tirreno-Adriatico ha avuto un po’ di sfortuna, ha sofferto per crampi nell’arrivo in salita dopo aver attaccato, ma ha dimostrato di poter lottare con i migliori. Dopo la corsa dei due mari è tornato a casa. A inizio aprile è andato sul Teide con Jakob Fuglsang e con Jan Hirt, Alexey Lutsenko, Tanel Kangert, Da­vide Villella e Andrey Zeits (che lo scorteranno al Giro) per preparare il Tour of the Alps, che è stato uno step importante in vista della corsa rosa».

Quali saranno le giornate chiave per lui?

«Dovremo stare attenti all’Etna, arrivo inedito e insidioso perché a pochi giorni dal via da Gerusalemme. In generale tutti i primi 10 giorni saranno temibili per un corridore delle sue caratteristiche, che arriverà al top della condizione nella terza settimana. Se al suo pri­mo grande giro ha centrato la top ten (ottavo alla Vuelta 2017, ndr), al secondo è giusto che punti alla top 5. Se arriverà un piazzamento migliore sarà ben accetto ma, come detto, con gli atleti giovani mi piace andare per gradi. Come valori siamo davvero vicini a ra­gazzi che hanno già vinto grandi giri, se il suo percorso di crescita continuerà così, nulla gli è precluso».

Contro gente come Dumoulin e Froome come dovrà correre?
«Dovrà avere rispetto. Nelle giornate in cui saranno più brillanti dovrà difendersi, in quelle in cui sta­rà bene ci proverà. Ormai si sa, lui non è uno che ha paura di attaccare. Vedremo il da farsi giorno per giorno senza porci alcun ti­more reverenziale nel confrontarci con certi nomi».

Quale può essere la sua arma in più?
«La freschezza. La giovane età equivale a velocità nel recupero rispetto a chi ha qualche anno in più di lui. E l’imprevedibilità, non è ancora conosciuto e affermato come avversari più blasonati di lui. Detto questo, vi assicuro che ha dati da scalatore di prima fascia. È giusto che una squadra di primo piano come l’Asta­na punti tutto su di lui».

Giulia De Maio, da tuttoBICI di aprile
Copyright © TBW
COMMENTI
Bisogna documentarsi
25 aprile 2018 19:59 predaking
Lopez ha preso il via della Vuelta anche nel 2016, ritirandosi causa infortunio durante la prima settimana.
C\'è scritto pure su Wikipedia (l\'ho scritta io quella parte)...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il ventenne Viktor Bugaenko firma l'ottantesima edizione della Vicenza-Bionde per dilettanti. Il russo, che gareggia in Spagna per la squadra PC Baix Ebre, si è imposto anticipando Thomas Capra del Cycling Team Friuli Victorious e Lorenzo Ursella della Zalf Fior.


Filippo Cettolin è profeta in patria. Il 17enne di San Vendemiano ha vinto infatti il 13simo Giro di Primavera internazionale juniores che si è disputato a San Vendemiano in provincia di Treviso. Il velocista della formazione Borgo Molino Vigna Fiorita...


La Lidl Trek ha vinto la tappa inaugurale della Vuelta España Femenina 2024 completando i sedici chilometri del ventoso tracciato di Valencia in  19 minuti 20 secondi e 13 centesimi. La formazione statunitense ha anticipato di 9 centesimi il Team...


Protagonista di una prima parte di stagione piuttosto difficile, Arnaud De Lie ritrova il sorriso firmando il successo nella Lotto Famenne Ardenne Classic. Sul traguardo di Marche-en-Famenne il giovane portacolori della Lotto Dstny ha finalmente firmato il suo primo successo...


Il giovane francese Baptiste Veistroffer, che difende i colori della Decathlon AG2R La Mondiale Devo Team, ha vinto oggi per distacco la quarta tappa del Tour de Bretagne, la Le Croisic - La Gacilly di 171, 5 km. Alle sue...


Edoardo Raschi raddoppia e centra la seconda vittoria in stagione. Il parmense del Team F.lli Giorgi trionfa per distacco nel Trofeo città di San Damiano d'Asti per la categoria juniores dove anticipa il trentino Christian Vedovelli (US Montecorona) e Andrea...


Si chiude con il trionfo di Carlos Cano Rodriguez la 77sima edizione del Tour de Romandie (Svizzera). Con i compagni della Ineos Grenadiers lo spagnolo ha controllato con disinvoltura  e lucidità la quinta e ultima tappa, da Vernier-Vernier di 150...


Prima vittoria in una corsa a tappe per Isaac Del Toro. Il talento messicano della UAE Team Emirates ha conquistato la classifica generale della Vuelta Asturias che oggi si è conclusa con il trionfo di Finn Fisher Black nella terza...


Il 2023 di Giacomo Nizzolo è terminato nella peggiore maniera possibile: il velocista milanese, che quest'anno corre con la Q36.5 ProCycling Team di Douglas Ryder, lo scorso 23 dicembre è rimasto coinvolto in un incidente durante il suo allenamento con...


Pioggia, freddo e strade scivolose nel circuito di Istanbul: per questo organizzatori e giuria hanno preso la decisione di neutralizzare l'ottava e ultima tappa del Giro di Turchia. I corridori affronteranno un solo giro del circuito schierati dietro la vettura...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi