RABBIA AQUA BLUE: SE CI ESCLUDONO, COME POSSIAMO CONTINUARE?

PROFESSIONISTI | 10/04/2018 | 16:38
L'ultima sentenza, vedi le wildcard della Vuelta, hanno fatto scattare la molla e Rick Delaney, numero uno della Aqua Blue Sport, ha sentito il bisogno di affidare ad un comunicato ufficiale la sua rabbia. Parole pesanti, pesantissime.

«E adesso, che stagione vivremo?
Se sono incazzato sui criteri di selezione? Certo, perché non ci sono. L'anno scorso non avevamo una storia e abbiamo ricevuto inviti per grandi corse. Quest'anno stiamo costruendo una storia importante (tra l'altro lo scorso anno sono arrivate una vittoria alla Vuelta con Denifl e una al Giro si Svizzera con Warbasse, ndr) e non riceviamo nessun invito o quasi. Eppure investo milioni in questo sport e cerco di offrire qualcosa di diverso in termini di sponsorizzazione per mantenere vivo lo sport del ciclismo. E quel che ho chiesto non è altro che il rispetto che ci consenta di far conoscere il nostro progetto per lo sport. Nessuna grande gara significa per noi uno scarso traffico verso il nostro sito che si traduce in nessuna vendita e quindi in nessun finanziamento per il nostro team. Chiediamo senza soste di permetterci di essere presenti sulla ribalta delle grandi corse, di sostenere il nostro progetto e supportare lo sport. Invece non riceviamo nemmeno una telefonata di cortesia per avvertirci che non siamo stati selezionati. Noi, così come gli altri team, dobbiamo scoprire attraverso i social media se siamo invitati a correre o no. Sì, lo so che il ciclismo durerà molto più a lungo di me, ma non possiamo negare che attualmente il nostro sport sia governato con una mentalità da "club per ragazzi". Per questo dobbiamo chiederci seriamente se lo sport del ciclismo stia offrendo reali opportunità a chi vuol fare qualcosa. La risposta? Siamo fuori da tutto...».
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COMMENTI
Totale Solidarietà.
10 aprile 2018 17:41 Farnese
Questo è un grido di dolore comprensibilissimo ma, non c'è da scandalizzarsi che gli organizzatori della Vuelta hanno voluto avere tutte le squadre del loro Paese in gara, dopo qualche anno di grande magra per loro. Un Paese come la Spagna con due soli team professionistici, era davvero sotto-rappresentato e sarebbe stato più scandaloso se non avessero invitato un team del loro Paese.
Il team Acqua Blue merita tanto perchè veicola un ciclismo bellissimo ed altamente etico ma, se voleva correre un grande Giro, doveva andare da chi non è sensibile al ciclismo del suo Paese e, la Spagna non è il Paese giusto per questo.

UCI colpevole.
10 aprile 2018 18:25 noel
l'UCI è, ed è stata da anni, succube delle multinazionali che oramai spadroneggiano in troppi "sport".
Cio renderà il ciclismo il più simile possibile alla F1, un circo !

WT
10 aprile 2018 20:48 kuoto
Questo è il problema delle regole del WT lo sanno pure i sassi che ad alcune manifestazioni molte squadre WT farebbero volentieri a meno di parteciparvi e invece sono obbligati.. Ma non è meglio se gli organizzatori degli eventi di qualunque portata ed importanza potessero invitare chi gli pare è le squadre non interessate declinare la partecipazione.. purtroppo probabilmente ci sono interessi economici troppo significativi in ballo...

...
10 aprile 2018 22:56 fix1963
se notate, le francesi ci son sempre...

Condivido
11 aprile 2018 09:13 geo
La Movistar, ae esempio, con che capitano si presenterà al Giro d'Italia? Praticamente avrebbe preferito starsene a casa: se così fosse stato un team minore avrebbe gioito alquanto portando spettacolo ed entusiasmo

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