GIU' LE MANI DAL GRAN PREMIO LIBERAZIONE

DILETTANTI | 30/12/2017 | 15:56
Il Consiglio Nazionale della Federazione Ciclismo nella sua riunione del 21 dicembre, sulla base di informazioni incomplete e fuorvianti del Presidente Renato Di Rocco, ha deciso di “assegnare” l’organizzazione del Gran Premio della Liberazione alla Cicli Lazzaretti.
A fondamento (o, meglio, pretesto) di questa decisione vi è, come si legge nel comunicato emesso al termine della riunione, l’impossibilità di poter affiliare una nuova società non conforme alle norme vigenti.
La Primavera Ciclistica rivendica ora e lo farà in tutte le sedi che il Gran Premio della Liberazione è di sua esclusiva proprietà e che anzi la Federazione Ciclistica Italiana in tutti questi anni, e sono stati anni di difficoltà, è rimasta del tutto indifferente ed estranea alle sorti della manifestazione.
Il Gran Premio della Liberazione è diventato grande in virtù dell’impegno, dell’intelligenza e delle idee dei dirigenti della Primavera Ciclistica e non certo della Federazione che, quindi, nessun diritto può pretendere su di esso.
La questione dell’affiliazione è un pretesto precostituito in ambito federale, poiché la Primavera Ciclistica ha richiesto l’affiliazione per il 2017 nei termini statutari, circostanza che comunque sarà materia per i tribunali sportivi di ogni ordine e livello, civili ed amministrativi, non appena la Federazione fornirà le relative delibere come già richiesto.
“Quello che più colpisce – afferma Andrea Novelli, Presidente della Primavera Ciclistica – è la slealtà di chi ha costruito pezzo per pezzo questa decisione facendoci trovare di fronte al fatto (illegittimamente) compiuto. E’ ben noto a tutti: l’organizzazione dell’edizione per il 2017 era frutto di un accordo fra la nostra società e la Cicli Lazzaretti, per la sola stagione 2017. Renato Di Rocco dal 25 aprile di quest’anno non ha trovato il tempo di fare una telefonata per informarmi delle sue intenzioni!
E’ una decisione presa in violazione dello spirito e della lettera dei regolamenti sportivi e delle leggi dello Stato che contrasteremo in ogni sede soprattutto per rispetto di una storia e di persone che tanto hanno fatto per il ciclismo e per contrastare le logiche dei padroni delle tessere e delle cordate economiche.
Sono talmente convinto della fondatezza delle mie ragioni da affermare: o il Gran Premio della Liberazione si corre con il coinvolgimento della Primavera Ciclistica o, dopo 72 edizioni, non si correrà”.

comunicato stampa Primavera Ciclistica
Copyright © TBW
COMMENTI
Eugenio
30 dicembre 2017 17:37 canepari
si sta rivoltando nella tomba...

per Canepari
31 dicembre 2017 15:31 soichan41
Io sono appassionato dello sport e del ciclismo che pratico come amatore ( non quelli agonisti...) ogni anno vado a vedere il Gran Premio Liberazione alcune cose le vedo e le so per esempio le insegne della Primavera Ciclistica come sempre la presenza dei Cicli Lazzaretti ( emeriti), vedo Di Rocco, Cassani e tanti altri.... ma il tuo commento mi sembra criptato e siccome lo leggiamo tutti potresti essere più chiaro? forse per Eugenio intendi Bomboni?

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Mentre si prepara all'ultimo giro di giostra - appuntamento da martedì 18 alla Sei Giorni di Gand, che disputerà in coppia con Jasper De Buyst - Elia Viviani è impegnato a disegnare in queste ore il proprio futuro. E sono...


Il Team Picnic PostNL ingaggia due giovani olandesi: Frits Biesterbos ha firmato un accordo biennale, Timo De Jong invece per il 2026. Frits Biesterbos. Nativo di Apeldoorn, Biesterbos è arrivato tardi nel ciclismo su strada, dopo essersi concentrato principalmente sulla...


Cantalupo, l’aquila di Filottrano, il pappagallo Frankie: sembra di parlare di uno zoo, invece Alessandra Giardini non ha fatto altro che parlare del mondo di Michele Scarponi, che si è trovato nella sua breve vita ad essere un autentico circense,...


Ricordate l’iconico telaio KG86? Fantastico, pura innovazione che è diventata icona! Sono passati ben quattro decenni e lo spirito in casa LOOK Cycle è sempre lo stesso, motivo per cui arriva una preziosa 795 Blade RS KG Edition, una speciale versione che ripropone...


Viene inaugurato oggi a Tucson, in Arizona, un nuovo velodromo, il primo con pista in alluminio. Pista lunga 250 metri, inclinazione delle curve di 42 gradi, tunnel di accesso, illuminazione Musco, servizi igienici, edifici accessori e tribune: l'impianto è stato...


Raggi laser verdi fendono l'oscurità, rivelando il vero flusso dell'aria. Red Bull – BORA – hansgrohe, insieme a Specialized e LaVision, stanno portando i test aerodinamici a un nuovo livello. Sembra fantascienza, ma è ricerca all'avanguardia: nel Catesby Aero Research...


La Colnago Steelnovo è un autentico capolavoro di manifattura italiana: un telaio in acciaio lavorato a mano, tubi modellati con precisione, saldature perfettamente integrate e componenti stampati in 3D — interamente Made in Italy. Questa moderna reinterpretazione dell’acciaio fonde oltre 70...


Ursus S.p.A. ha acquisito la quota di maggioranza di Saccon S.r.l., storica azienda italiana specializzata nella produzione di componenti per biciclette, riconosciuta per l’eccellenza nei sistemi frenanti. L’operazione include anche Sacconplast, la divisione interna dedicata allo stampaggio a iniezione di componenti...


Roger De Vlaeminck è considerato uno dei migliori ciclisti di sempre per quanto riguarda le corse di un giorno. Corridore potente e acuto, è stato capace di vincere sia su strada che nel ciclocross ed è stato il pioniere del...


Sofia Bertizzolo sta per aprire un nuovo e importante capitolo della carriera: nel 2026 la vedremo in maglia FDJ United – Suez. Dopo 4 stagioni ha deciso di scendere dal treno Uae-Adq. «Non è solo questione di scelte. Sono soprattutto...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024