2017, L'ITALIA C'È E LAPPARTIENT...

TUTTOBICI | 25/10/2017 | 07:40
Tra poco tireremo le somme, faremo di conto, come tutti gli anni a fine stagione. Però già a occhio, diciamolo senza tanti giri di parole, il tanto malandato movimento ciclistico italiano ha tenuto la posizione. Altro che movimento di serie B. Se noi siamo messi male, chi può dire di stare meglio? Forse la Colombia, che al pari del nostro movimento ha raccolto due podi nei Grandi Giri con Quintana e Uran, rispettivamente al Giro e al Tour. Noi con Vincenzo Nibali abbiamo portato a casa due piazzamenti al Giro (terzo) e alla Vuelta (secondo), con Froome che fa storia a sé e tiene in piedi da solo una nazione: la Gran Bretagna. In più, noi, abbiamo Fabio Aru, che in una stagione certamente non da incorniciare è stato l’unico a vestire la maglia gialla per due giorni oltre al keniota bianco, e ha chiuso la Grande Boucle al quinto posto.

Ci siamo difesi anche nelle corse di un giorno, abbiamo vinto tappe, ci siamo confermati una delle nazioni più continue e competitive. E sempre Nibali ci ha regalato al Lombardia la zampata nelle corse Monumento che fino a quel momento era mancata, mentre corse World Tour le abbiamo vinte, sia con Elia Viviani che con Diego Ulissi.
 
Tra gli sprinter godono, e tanto, Fernando Gaviria e Marcel Kittel. Poi c’è lui, Peter Sagan, che in questo momento non è solo l’uomo di un Paese (la Slovacchia), ma è il simbolo per non dire l’essenza del ciclismo tutto. C’è tanto ciclismo, ma c’è poco, pochi nomi, pochi personaggi. Eppure l’Italia c’è eccome, e non è certo quella che sta peggio. Non c’è da stare allegri? Forse, ma nemmeno da stracciarsi le vesti.

BON TRAVAIL. Si torna a parlare francese, e spero anche che il ciclismo torni a parlare un’unica lingua. Il successo alla presidenza Uci di David Lappartient, geometra bretone, che ha annichilito con un secco e mortificante 37 a 8 Brian Cookson, l’architetto britannico, è solo il primo passo di un lungo tragitto di lavoro che dovrà percorrere il nuovo presidente del ciclismo mondiale. Per il momento accolgo con soddisfazione la vittoria del dirigente francese, 44 anni, che ha trascinato al successo anche il nostro presidente federale Renato Di Rocco. Da sempre al suo fianco, il numero uno del ciclismo italiano è uno dei tre vicepresidenti dell’Uci, con l’egiziano Hazzam e il colombiano Pelaez.

Lappartient, che tra i tanti meriti ha anche quello di aver rilanciato la UEC (l’Unione Europea del ciclismo), una scatola vuota priva di senso fino al suo avvento, ora lascia il mandato e la poltrona allo svizzero Rocco Cattaneo, così come il belga Tom Van Damme andrà a sedersi su quella che il transalpino ricopriva alla guida del Consiglio Professionistico (Ccp).

Si chiude così l’era Cookson. Al britannico va riconosciuto perlomeno il merito di aver riportato ad un livello di credibilità tutto il movimento ciclistico mondiale dopo la bufera. Con Lappartient, suo vicepresidente, al centro dovrebbero tornare l’Europa e la storicità delle corse, con una maggiore propensione al dialogo con le Federazioni nazionali.
 
Lappartient è un giovane dirigente che conosce profondamente il ciclismo, ma sa anche dialogare con la politica, perché lui stesso è un politico fatto e finito. Per otto anni presidente della federazione francese, sindaco di un paese della Bretagna, avviato a una carriera da senatore che ha lasciato per dedicarsi all’Uci, Lappartient si autodefinisce «un decisionista democratico». Il transalpino ha detto di voler riportare le Federazioni nazionali al centro del progetto ciclismo. Ha garantito una lotta serrata sia al doping chimico che a quello tecnologico. «Non voglio che la frode tecnologica diventi un nuovo affare-Armstrong per il nostro sport, sarebbe un disastro», ha precisato.

Vuole innalzare il valore economico del ciclismo professionistico, ma per farlo ha lasciato chiaramente intendere che è necessario aumentare la qualità del prodotto che si andrà a vendere. Questo prodotto non solo dovrà essere bello e appetibile, ma dovrà avere anche una doppia coniugazione di genere: sia maschile che femminile. Ma tra i suoi punti c’è anche l’armonizzazione di un calendario di World Tour che dovrà eliminare sovrapposizioni inaccettabili. Insomma, tanti punti importanti, tanti buoni propositi che andranno verificati sul campo: dalla teoria alla pratica, questo è il difficile. Io saluto il presidente con tutto il calore che si deve a un nuovo dirigente che sta per intraprendere un inedito e stimolante viaggio, augurandomi che nei prossimi quattro anni possa davvero fare per tutti noi un bon travail.

Pier Augusto Stagi, editoriale da tuttoBICI di ottobre

Copyright © TBW
COMMENTI
Stagi, l'ottimista!
25 ottobre 2017 11:38 geo
Vediamola così come il Direttore.....!

Licenza poetica?
25 ottobre 2017 16:28 Jeanphill
É già la seconda volta che si queste pagine si scrive che l\'unico ad indossare la maglia gialla oltre a Froome sia stato Aru, dimenticando la prima settimana in cui le insegne del primato le ha portate le ha vestite Geraint Thomas fino alla Planche des Belles Filles.

PROPOSTA
25 ottobre 2017 19:12 fido113
"Dovrà eliminare sovrapposizioni inaccettabili" . Credo sia questo il punto più importante.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Le strade bianche senesi non hanno tradito le attese e hanno ridisegnato il volto del Giro d'Italia numero 108. E nel cielo della corsa rosa sono spuntate due stelle: quella giovane di Isaac Del Toro e quella tanto attesa...


Volata vincente di Jack Stewart nella quinta e ultima tappa della 4 Giorni di Dunkerque, la Wormhout-Dunkerque. Il britannico della Israel Premie Tech, vincitore del recente Tour del Kumano, ha preceduto un brillante Alberto Dainese della Tudor Pro Cycling e...


La Federciclismo chiarisce che fra la scelta della sede di Montalcino, capitale del vino, e le decisioni adottate dall’ultimo consiglio federale non c’è alcuna relazione.  Radio corsa specifica che con la frase ‘fuggitivi e gruppo in...


Con la vittoria nella quinta e ultima tappa, la Etyek-Esztergom, del colombiano Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates-XRG) su Danny Van Poppel e Tim Torn Teutenberg (Covi 10°) si è conclusa la 46sima edizione del Giro di Ungheria che ha...


Il cinquantottesimo Circuito del Porto Internazionale Trofeo Arvedi incorona lo sloveno Zak Erzen. Il portacolori della Bahrain Victorius Development Team scrive il proprio nome nell’albo d’oro della corsa lombarda svoltasi oggi sulle strade di Cremona con la regia organizzativa del Club...


Nuovo successo di Matthew Brennan in Germania! Il britannico della Visma Lease a Bike, al settimo sigillo in stagione, ha conquistato la classica Rund um Köln (Giro di Colonia) battendo in volata Biniam Girmay (Intermarché-Wanty) e l'israeliano Itamar Einhorn della...


Un toscano ed è la prima volta che avviene in questa corsa, il ventiduenne versiliese Tommaso Dati ha iscritto il proprio nome sul giovane albo d’oro del Memorial Maurizio Bresci-Piccola Liegi, la gara nazionale per élite e under 23...


Continua il buon momento di Dusan Rajovic. Il serbo della Solution Tech Vini Fantini si è infatti aggiudicato il prologo del Giro del Giappone, 2, 6 km intorno alla città di Sakai. Rajovic ha preceduto di 2" il neozelandese Liam...


Gabriele Scagliola è il nuovo campione piemontese su strada della categoria juniores. Il diciottenne bikers torinese di Caselette, portacolori della Ciclistica Rostese, ha conquistato il titolo a Paesana, nel Cuneese, dove si è svolto il 66simo Gran Premio U.C.A.T. sulla...


Dopo la Vuelta Feminina, Demi Vollering mette il suo sigillo anche sulla Itzulia Women, conquistando la tappa regina e la vittoria finale nella corsa iberica. La campionessa olandese ha dominato la terza frazione, la Donostia - Donostia di 112 km,...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024