L'ORA DEL PASTO. FRANCESCO PEDALA

STORIA | 24/10/2017 | 08:00
Stesso sguardo. Stesso sorriso. Stesso fisico. Sembra ieri. Sembra che non sia mai sceso di sella. Sembra strano vederlo in giacca e non in maglietta, con i pantaloni lunghi e non con quelli corti, alla guida di un’auto o di un furgone e non di una bici da corsa.

Francesco Bellotti era quel bambino che si affacciò al ciclismo per curiosità: “Possibile, mi domandavo, che i miei fratelli non riescano a vincere una corsa? Patrizio, nove anni più di me, e Luciano, quattro più di me, arrivati fino a dilettanti, io il terzo di tre, senza contare papà Flavio, cicloturista. Fu così che per la prima volta mi misi il numero sulla schiena, da G6, a 11 anni, a Bovolone. Arrivai sesto o settimo. La mia bici era una Moser, colore blu e fucsia, replica di un modello usato da Gianni Bugno. Mi sentivo un cavaliere alle crociate. Ci presi gusto. Continuai”.

Francesco Bellotti era quel ragazzo che pedalava sognando e sognava pedalando: “Le giovanili nell’Ausonia, poi al Pedale Veloce di Carpi, ma io non ero tanto veloce, non lo sono mai stato, mi mancava lo spunto e la volata, per vincere dovevo staccare tutti, anche la mia ombra. Però mi divertivo. Arrivai anche in Nazionale. A 20 anni il primo ‘stage’ fra i professionisti, a 22 il secondo, poi passai di categoria”.

Francesco Bellotti era quel neoprofessionista nella Mercatone Uno: “Era il 2003, c’era Marco Pantani, nessuno poteva immaginare che quello sarebbe stato il suo ultimo anno da corridore, il suo penultimo da uomo. Marco non stava bene né con sé né con gli altri, si isolava, frequentava un centro di riabilitazione, non si capiva chi potesse aiutarlo. Ricordo al Giro del Trentino: lo aspettavamo, non arrivò, partimmo senza di lui”.

Francesco Belotti era quel compagno di squadra di Chris Froome nella Barloworld: “Nel 2008 e 2009. Si intuiva che avesse qualche qualità, ma nessuno avrebbe mai scommesso un euro che avrebbe conquistato quattro Tour de France in cinque anni. In salita andava più o meno come me, a crono un po’ di più, ma certe volte faceva fatica ad arrivare in fondo a una corsa o a un giro. Nel 2011, alla Vuelta, io alla Liquigas e lui alla Sky, alcune squadre stavano chiudendo, lui non era sicuro di poter rinnovare il contratto. Invece fu proprio lì che cominciò la sua esplosione: secondo, a 13” da Cobo, ma davanti al suo capitano Wiggins”.

Francesco Bellotti era quel gregario di Vincenzo Nibali e Peter Sagan nella Liquigas: “Vincenzo è il campione onesto, capace di dire anche cose sgradevoli, ma in faccia, senza sotterfugi, pettegolezzi, vie traverse o false. Peter è il campione fenomenale, lo sarebbe diventato anche nel sollevamento pesi o nei tuffi dalla piattaforma. Passo San Pellegrino, ritiro, a fine novembre, una notte nevica, il giorno dopo battono la pista dell’anello del fondo, io ero convinto di essere bravino, e invece Peter partì, volò via, superò perfino i ragazzi della Nazionale italiana. Se va in bici come va sugli sci…, mi dissi. Ancora Passo San Pellegrino, ma d’estate, periodo di scarico, su una ciclabile, Peter partì da solo, scarpata, curva a gomito, transenna di legno, voleva usarla come una parabolica, cadde ma non si lamentò, il giorno dopo ci riprovò, ci riuscì, e sorrise come se avesse vinto l’Olimpiade”.

Francesco Bellotti era quel corridore che, in nove anni da professionista, non è mai riuscito a vincere: “Secondo al Toscana, a Prato, al Nobili Rubinetterie, in Francia e in Malesia. Alla cronosquadre della Coppi e Bartali, con la Liquigas, vento in faccia, dando il cambio, Juraj Sagan provocò un’ecatombe. Se non ho vinto neanche oggi…, mi dissi. Si vede che il destino aveva deciso così”.

Sceso di sella, Francesco Bellotti è salito su poltrone, è sprofondato in divani, è planato su letti. Ceps, a Ospedaletto di Pescantina, nel Veronese. Vende e restaura mobili imbottiti, seguendo una tradizione di famiglia cominciata con il papà, tappezziere a 12 anni. Ma Francesco, anni 38, con moglie (Chiara) e figlia (Caterina), continua a pedalare: a casa, al lavoro, sulla strada, a quattro e ancora, sempre, a due ruote, a pensieri e a parole, a ricordi e a uscite.

Marco Pastonesi
Copyright © TBW
COMMENTI
Pastonesi, basta il nome
24 ottobre 2017 11:18 geo
Ancora un capolavoro di cronaca-storia!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Filippo Cettolin è profeta in patria. Il 17enne di San Vendemiano ha vinto infatti il 13simo Giro di Primavera internazionale juniores che si è disputato a San Vendemiano in provincia di Treviso. Il velocista della formazione Borgo Molino Vigna Fiorita...


La Lidl Trek ha vinto la tappa inaugurale della Vuelta España Femenina 2024 completando i sedici chilometri del ventoso tracciato di Valencia in  19 minuti 20 secondi e 13 centesimi. La formazione statunitense ha anticipato di 9 centesimi il Team...


Protagonista di una prima parte di stagione piuttosto difficile, Arnaud De Lie ritrova il sorriso firmando il successo nella Lotto Famenne Ardenne Classic. Sul traguardo di Marche-en-Famenne il giovane portacolori della Lotto Dstny ha finalmente firmato il suo primo successo...


Il giovane francese Baptiste Veistroffer, che difende i colori della Decathlon AG2R La Mondiale Devo Team, ha vinto oggi per distacco la quarta tappa del Tour de Bretagne, la Le Croisic - La Gacilly di 171, 5 km. Alle sue...


Edoardo Raschi raddoppia e centra la seconda vittoria in stagione. Il parmense del Team F.lli Giorgi trionfa per distacco nel Trofeo città di San Damiano d'Asti per la categoria juniores dove anticipa il trentino Christian Vedovelli (US Montecorona) e Andrea...


Si chiude con il trionfo di Carlos Cano Rodriguez la 77sima edizione del Tour de Romandie (Svizzera). Con i compagni della Ineos Grenadiers lo spagnolo ha controllato con disinvoltura  e lucidità la quinta e ultima tappa, da Vernier-Vernier di 150...


Prima vittoria in una corsa a tappe per Isaac Del Toro. Il talento messicano della UAE Team Emirates ha conquistato la classifica generale della Vuelta Asturias che oggi si è conclusa con il trionfo di Finn Fisher Black nella terza...


Il 2023 di Giacomo Nizzolo è terminato nella peggiore maniera possibile: il velocista milanese, che quest'anno corre con la Q36.5 ProCycling Team di Douglas Ryder, lo scorso 23 dicembre è rimasto coinvolto in un incidente durante il suo allenamento con...


Pioggia, freddo e strade scivolose nel circuito di Istanbul: per questo organizzatori e giuria hanno preso la decisione di neutralizzare l'ottava e ultima tappa del Giro di Turchia. I corridori affronteranno un solo giro del circuito schierati dietro la vettura...


Lorenzo Nespoli, brianzolo della MBHBank Colpack Ballan CSB, ha fatto segnare il miglior tempo nella cronoscalata di Capraia e Limite, nel Fiorentino, per dilettanti. Il vincitore ha coperto la distanza di 7, 7 km in 15'59" anticipando di 1" il...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi