PROFESSIONISTI | 25/09/2017 | 18:44 «Sagan è un corridore straordinario, perfettamente adatto per questo ciclismo definiamolo moderno. Vittoria che lo fa entrare nell’Olimpo del ciclismo, credo che Sagan non avesse bisogno di vincere questo mondiale per mostrarlo».
Così interviene ai microfoni di Tutti convocati su Radio 24Mario Cipollini, che intervistato a proposito del campione di ciclismo Peter Sagan, aggiunge: «Straordinario Sagan e su questo nessun dubbio, ma mi chiedo una cosa in questi ultimi 15 anni quanto sia cambiato il ciclismo. Io sono arrivato a correre il mondiale di Zolder nel 2002 che ero considerato il favorito, i miei avversari erano Erik Zabel e Robbie McEwen, cioè la Germania e l’Australia. Due grandissime squadre che quel giorno non hanno mosso una foglia per far sì che noi arrivassimo in volata, per cui la responsabilità è stata tutto il giorno della Nazionale italiana. Da quando il ciclismo lo consideriamo tale, se tu non hai una nazionale non riesci ad essere lì davanti per giocarti il mondiale. Sagan da solo, invece, ne vince tre. Allora mi chiedo: indubbio che Sagan sia un fuoriclasse eccezionale, ma tutti gli altri, tutti gli allenatori, tutti i direttori sportivi, cosa fanno? Perché si permette a Sagan di arrivare in volata in una corsa come quella di ieri di 267 km, quando si può inventare qualsiasi cosa? Non è una critica soltanto alla Nazionale italiana, la mia non è una critica, mi piacerebbe potermi confrontare con il ct Davide Cassani. Mi chiedo: quando tu a 60 km dall’arrivo hai un gruppetto con 6/7 corridori in fuga e hai De Marchi, la tua difesa è De Marchi in quel momento, ma è un alibi politico per dire che la nazionale italiana è presente, o tu oggettivamente punti su De Marchi in quel momento? Perché allora non capisco nulla di ciclismo io. Mi dico: se per te va bene De Marchi, senza nulla togliere a De Marchi che è lì a fare un certo tipo di lavoro, ok, ma non è certo garanzia di risultato. Quindi mi dico: hai degli atleti forti, abbiamo una bella nazionale, perché non la sfruttiamo meglio?».
E ancora: «Perché non li sfrutto diversamente questi atleti (della Nazionale italiana, ndr), senza far sì che me li facciano fuori agli ultimi due giri senza nemmeno averli potuti utilizzare? È come avere un forte centrocampo e non farlo lavorare. È normale che sul cambio di ritmo finale posso perderne un sacco per strada e sono sicuro che me ne possono rimanere due Trentin e Moscon con il punto interrogativo di Colbrelli. È un ciclismo che, tra virgolette, ci sta annoiando un po'. Prendiamo il Tour de France e l'ultima Vuelta, la Sky davanti che detta il ritmo, i gregari di Froome sono forti quanto gli avversari più importanti, per cui i gregari di Froome tengono testa agli attaccanti - vedi Nibali, vedi Bardet, vedi gli altri -. Poi naturalmente Froome negli ultimi tre minuti di corsa, cioè l'ultimo km e mezzo, è allenato e fa la differenza. E c'è un piattume che non ci porta a vedere qualcosa di straordinario. Lo stesso Armstrong aveva due squadre-nazionali come la Telecom e la Once a contrastare le vittorie dell'americano. Lo stesso Indurain, che ha vinto una valanga di Tour anche lui, aveva dei corridori importanti a cercare di contrastarlo. Ora il dominio è nelle corse a tappe di Froome della Sky e nelle corse in linea c'è Sagan che ogni tanto si diverte anche a buttarle via... Io Sagan lo vedo un attimo un po', se provo a fare un paragone, come Alberto Tomba, cioè quel talento e quella capacità di essere superiore a tutti gli altri che lo rende quasi incosciente. Allora Sagan che ti parte il giorno prima non so da dove, penso dal Principato di Monaco, e va a correre il mondiale a Bergen quando uno che punta al campionato del mondo, perché vuole acclimatarsi al sistema, vuol vedere le strade, studiare le curve. No, lui arriva lì il giorno prima, come a giocare una partita a briscola. La stessa cosa che avveniva ad Alberto che si trovava al cancelletto di partenza della seconda manche di un'olimpiade o di un campionato del mondo e la viveva con l'incoscienza quasi infantile. Questo è un mio personalissimo, spero non errato, paragone; però fa capire che Sagan vive il ciclismo in un modo talmente superiore, ma gli avversari non sanno nemmeno rendergli la vita difficile. Infine, una annotazione: noi purtroppo non abbiamo visto gli ultimi 2 km e mezzo di corsa, che erano il punto cruciale. Chi avrà chiuso quel buco su Alaphilippe? E Moscon, perché gli abbiamo fatto fare la cronometro individuale? Era meglio lasciargli il tempo di recuperare perché ieri s'è visto che gli è gli è mancato qualcosa, forse lasciato nella crono. Ultima domanda: chi è che ha chiuso il buco per andare a prendere Alaphilippe? Non è che siamo stati per caso noi italiani con Bettiol? In quel caso avremmo commesso un errore davvero grave».
Perfettamente d\'accordo con Cipollini, l anno scorso uguale, Bennati a tirare x far fare 5 a Nizzolo....ma stiamo scherzando, ma che tecnici ci stanno sulle ammiraglie.
???
25 settembre 2017 21:15maurop
Qui bisogna chiarire se è il computer redazionale ad aver mandato in tilt le dichiarazioni di Cipollini o se per caso non siano talvolta le dichiarazioni di Cipollini a mandare in tilt i computer (ma anche il cervello di chiunque cerchi di capirci qualcosa). Valeva lo stesso anche per Tomba, per chi se lo ricorda, e in questo è il grande Mario ad aver raccolto l\'eredità del grande Alberto, non Sagan, che peraltro il primo dei suoi tre mondiali lo ha vinto non correndo da solo, ma arrivando da solo, dopo aver staccato tutti, e questo non lo dimenticherei. Quanto al merito, con le parole in libertà è molto difficile confrontarsi, forse non basta nemmeno ricordare che siamo andati al Mondiale avendo come capitani un pistard, un luogotenente dei belgi della Quickstep e una giovane, bella, grande promessa ( per quanti secondi Moscon ha perso il bronzo nella crono? E non volevamo fargliela correre?) e con queste carte non si può affatto dire che la squadra o la tattica, e a mio avviso nemmeno il risultato, siano stati deludenti.
Moscon
25 settembre 2017 22:329colli
Pensate se Moscon vinceva una medaglia............squalificato (giustamente) dopo l'arrivo.....che figuruccia Cassani e Company. Mario ha ragione al 100 x 100
Mah
25 settembre 2017 23:08Ruggero
Un bel tacer non fu mai scritto........
E se cambiasse tecnico??
25 settembre 2017 23:38insalita
E se si prendesse in considerazione di sostituire Cassani con un altro tecnico???
Cipollini Tecnico azzurro
26 settembre 2017 08:39Savo
Ha ragione Mario, quando è parta la fuga bastava avere un altro azzurro con De Marchi è a quel punto eravamo messi alla grande e dovevamo lavorare d attesa.... Ha ragione ancora Cipollini si vede un video su YouTube degli ultimi km ed è proprio Bettiol che chiude con Trentin a ruota ....Ma
CIPOLLINI ALLA RAI
26 settembre 2017 11:16geo
Mi piacerebbeche Cipollini fosse il commentatore tecnico alla RAI. Martinello è bravissimo, ma Petacchi, Garzelli & Co. non sanno che dare ragione a tutti, non hanno visione critica, non sanno o non possono dare commenti un po' critici.
26 settembre 2017 13:58PEDALA
CIPOLLINI ALLA RAI CI VUOLE UNO CHE DICA LE COSE COME STANNO, GLI ALTRI COMANDATI DALLA "ZIA"....................................... CASSANI A CASA HA FALLITO.......................
Cassani
26 settembre 2017 14:06Anbronte
La cosa strana è che Cassani da corridore sapeva bene far perdere gli altri( chiapucci, visentini) da tecnico è proprio scarso. In questi anni non ha ittenuto risultati perciò come è logico che sia va esonerato come a suo tempo è stato esonerato Fusi.Ma Cassani ha troppi sponsor e nonostante i pessimi risultati si guarda bene da dimettersi.
Perchè Bettiol ha tirato la volata
26 settembre 2017 14:22Barudda
Aggiungerei: perchè Bettiol, con Sagan, Kristoff, Matthews e Gaviria in gruppo, ha tirato il gruppo nell'ultimo chilometro e preso un danese ? Non poteva nell'ultimo chilometro stare vicino a Trentin e cercare di portarlo davanti ?
@Barudda
26 settembre 2017 14:40FrancoPersico
Bettiol che sta vicino a Trentin e cerca di portarlo davanti... ma che film ha visto?
Bettiol a chi ha tirato la volata
26 settembre 2017 16:31Savo
non capisco perché ha tirato lui all\' ultimo km.....
Cipollini
26 settembre 2017 17:02Anbronte
Cipollini ha fatto un analisi perfetta del ciclismo attuale, una noia mortale , non si può che rimpiangere il ciclismo e le tattiche del passato.
Secondo me la verità sta nel mezzo..
26 settembre 2017 19:15teos
Cipollini è un fine osservatore e muove critiche senza dubbio condivisibili e interessanti, però a parte il fatto che le responsabilità di cui parla andrebbero equamente divise tra le varie nazionali (qui pare quasi che ha fatto e disfatto tutto l\'Italia a leggere alcuni commenti..) io non mi spingerei così in là a chiedere la testa di Cassani, la cui direzione di squadra potrà senza dubbio essere rivista e migliorabile nel tempo ma non dimentichiamoci che tranne una volta non ha mai avuto sinora da gestire capitani del calibro di un Cipollini, di un Bettini piuttosto che di un Petacchi o un Bartoli. L\'unica volta che l\'ha avuto è stato alle Olimpiadi di Rio e sappiamo tutti come sarebbe andata a finire se quel maledetto pedale non avesse toccato quel maledetto marciapiede. Speriamo che gente come Moscon, che mi sembra avere le stimmate del predestinato, cresca in fretta e poi vediamo con un cavallo di razza per le mani cosa sarà capace di combinare il buon Davide. Se dovesse nuovamente toppare allora sarò il primo ad invocare un suo avvicendamento, ma sino ad allora pretendere di sopravanzare in una gara secca gente come Sagan senza avere pezzi da 90 sarà sempre miopia pura per quanto mi riguarda.
Australia e norvegia volevano la volata
27 settembre 2017 16:19Leonk80
e in un percorso così è impossibile far arrivare la fuga con tutti quegli uomini che vogliono chiudere. Solo un attacco a sorpresa di tutta la squadra del belgio con qualche altro grosso nome avrebbe avuto qualche speranza ma dovevano proprio dormire dietro.
Oppure se con Alanphilippe e moscon ci fosse stato Doumulin (ma di certo l'olandese era guardato a vista).
Paradossalmente avere un Kristoff e un Mattewus con 2 nazionali a loro disposizione è stata la fortuna di Sagan così come il fatto che qualche volta lo slovacco è stato battuto allo sprint (andate a vedere il numero di secondi e terzi posti impressionante di Sagan.
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