PROFESSIONISTI | 24/09/2017 | 16:57 Matteo Trentin è lucido nell'analisi, appena dopo la conclusione del mondiale: «Quarto, è un piazzamento che brucia. Anche perché tutta la squadra ha corso benissimo e una medaglia avrebbe coronato il lavoro che è stato perfetto. Nell'ultima salita, sapevo di non poter tenere gli scatti, poi a metà ho raggiunto il gruppetto di Van Avermaet e pensavo che i belgi tirassero dritto, invece hanno permesso che rientrassero tutti. Colbrelli ci aveva detto a due giri dalla fine di essere al limite e ha lavorato per chiudere i buchi, Bettiol è stato eccezionale, mi ha tirato alla grande verso la volata, Moscon è stato grande. Ma tutti siamo andati bene e meritavamo qualcosa di più».
Nell'allegato potete ascoltare l'intervista raccolta a Bergen da Danilo Viganò
Era la nostra freccia migliore secondo me ed è andato veramente vicino alla medaglia. Gli è mancato solo quel pelo sullo stomaco all\' ultima curva che solo i veri velocisti hanno infatti si è fatto infilare da 3 o 4 avversari. Comunque bravo Trentin sei un ottimo corridore a differenza di Viviani e Colbrelli che fanno sempre tante chiacchiere e pochi fatti
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