TOUR. SKY E LE BOLLE DELLA DISCORDIA

TECNICA | 03/07/2017 | 12:24
Quattro uomini Sky tra i primi dieci nella crono e Chris Froome già in netto vantaggio su tutti gli altri pretendenti alla vittoria finale. Il risultato della crono è stato come una mazzata su tutto il Tour ed ecco che improvvisa scoppia l’indomani la polemica sul superbody hi-tech indossato dai corridori britannici. Body che presenta piastre aerodinamiche che hanno tante piccole sfere sulla superficie, posizionate per creare microscopici vortici che permettono di migliorare la penetrazione e l'aerodinamica.

Marc Madiot, direttore generale della FDJ, ha addirittura sporto reclamo alla giuria, invocando l’articolo 1.3.033 del regolamento UCI che vieta l’aggiunta all’abbigliamento di elementi non strettamente essenziali.
Il presidente di giuria Philippe Marien ha convocato dopo la tappa Dave Brailsford, il body è stato analizzato e considerato regolare.

Il body di Sky è realizzato dalla Castelli, si chiama «TT Suit 4.0» ed è l’evoluzione del 3.3. Non è una novità assoluta: nella crono di Düsseldorf lo hanno usato Thomas, Froome e Kyrienka. A scatenare le accuse dei francesi sono le piastre su spalle e braccia (zona fondamentali assieme al casco nell’impatto aerodinamico) con delle «pin palls». «Se fossero aggiunte sarebbero vietate, ma le piastre fanno parte integrante del body», ha spiegato alla Gazzetta dello Sport l’ex prof Andrea Peron, race Performance Director di Castelli.

E Steven Smith, «brand manager» dell’azienda bellunese, ricorda: «Non è un body per tutti, ma solo per campioni dal grande motore. Fino ai 40 orari è più lento del modello precedente. Però quando la velocità sale i suoi vantaggi sono esponenziali. Abbiamo studiato che ai 50 orari il vantaggio è del 2%, a 55 del 5%. Tradotto in termini di potenza, ai 50 orari ci sono 7-8 watt di differenza, a 55 i watt sono circa 20».

Questi body erano già stati utilizzati sia al Giro d’Italia da Thomas che al Giro del Delfinato da Froome, l’aveva indossato anche Gianni Moscon al campionato italiano della crono. Ma in tutte quelle circostanze nessuno aveva detto nulla, forse perché con la maglia nera le “placche” erano decisamente meno evidenti.

A questo punto il corridore che deve essere arrabbiato più di tutti gli altri è Michal Kwiatkowski: è arrivato 9° nella prima tappa a 15 secondi da Thomas e non indossava il body supertech. Se l’avesse fatto e se i vantaggi di cui si parla fossero effettivi, oggi pedalerebbe lui in maglia gialla al posto di Geraint Thomas.

In realtà l’impressione è che la lotta contro la Sky sia già cominciata fuori corsa perché in corsa sarà difficile organizzare qualcosa contro quella che appare come una autentica corazzata.

Per la prossima polemica basterà attendere un paio di giorni: i corridori Sky tra un paio di giorni indosseranno infatti un nuovo casco progettato e realizzato dalla Kask. Altra azienda italiana, che va girare i cosiddetti ai francesi. E non solo a loro.

a cura della redazione di tuttobiciweb.it
Copyright © TBW
COMMENTI
Ha Ragione Marc Madiot!
3 luglio 2017 13:04 VociDalGruppo
L'articolo 1.3.033 del regolamento riporta:

“It is forbidden to wear non-essential items of clothing or items designed to influence the performances of a rider such as reducing air resistance or modifying the body of the rider (compression, stretching, support).
Items of clothing or equipment may be considered essential where weather conditions make them appropriate for the safety or the health of the rider. In this case, the nature and texture of the clothing or equipment must be clearly and solely justified by the need to protect the rider from bad weather conditions. Discretion in
this respect is left to the race commissaires.
The use of shoe covers is prohibited during events on a covered track.
Equipment (helmets, shoes, jerseys, shorts, etc.) worn by the rider may not be adapted to serve any other purpose apart from that of clothing or safety by the addition or incorporation of mechanical or electronic systems which are not approved as technical innovations under article 1.3.004.”

Sembra chiaro nel regolamento nelle prime 3 righe che l'abbigliamento non deve avere "componenti non essenziali" o "oggetti" disegnati per influenzare la performance... quindi mi sembra molto chiaro ed esaustivo. Fanno ridere i commenti di Peron che parla di applicazioni esterne.... ma legge o interpreta il regolamento ?

Tutti gli atleti che hanno utilizzato questi indumenti dovrebbero essere penalizzati oppure squalificati.
Anche in passato Wiggins utilizzo dei "wires trip" e poi il body sparì.
VI immaginate perché sono stati considerati "regolari" ? Con SKY che avrebbe perso 4 dei suoi atleti.... non sarebbe stata una bella pubblicità per il TdF e soprattutto per SKY. Ma le leggi vengono sempre applicate "ad personam".

piu' chiaro di cosi'
3 luglio 2017 19:02 SoCarlo
".., the nature and texture of the clothing or equipment must be clearly and solely justified by the need to protect the rider from bad weather conditions..."
Dispiace che Peron non lo voglia ammettere, mentre irrita che l'articolo finisca col buttarla in cagnara facendo intendere che si tratti di gelosia dei francesi. Sono curioso di sapere quali fatti giustificano la seguente affermazione "Altra azienda italiana, che va girare i cosiddetti ai francesi."

Castelli si sta facendo ottima pubblicita' (per dei prodotti che senz'altro lo meritano), peccato che sia a scapito del ciclismo (dubito che siano i soli).

Sky invece sta dimostrando che infrangere le regole non comporta conseguenze: basta solo farlo per primi....

Nn hanno infranto nessun regolamento
4 luglio 2017 08:38 maicol
Io penso nn abbiano infranto nessun regolamento ma bensi siano stati i primi a saperlo interpretare.. quindi smettiamo di giudicare quando c è una giuria al Tour e al Giro che ha ritenuto regolare questo body..Poi se vogliamo far polemica perché è il TeamSky allora un altro conto.. anche perche la stessa Movistar utilizza un body simile anche se di altra marca manifatturiera

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Antonio Tiberi non si è nascosto nella quarta tappa del Tour of the Alps. Quarto stamani, alla partenza da Laives, il corridore nostrano della Bahrain-Victorious ha infatti attaccato con decisione sull’ultima ascesa di Col San Marco e, pur non riuscendo...


Successo dell'olandese Senna Remijn nella seconda semitappa della prima tappa dell'Eroica juniores. Il 18enne di Zuid-Beveland si è imposto al traguardo di Castiglione della Pescaia dove ha superato lo spagnolo Hector Alvarez e il francese Aubin Sparfel (campione europeo di...


È notizia di oggi: Time ha completamente rivisto e semplificato la gamma dei pedali da strada e da mtb, rendendo più facile ed intuitivo  il confronto tra i modelli e la scelta del pedale perfetto per ogni eventuale esigenza. I cinque modelli...


Con un'azione molto simile a quella offerta lo scorso anno a Brunico, Simon Carr domina e vince la quarta tappa del Tour of the Alps 2024, che ha portato i corridori da Laives a Borgo Valsugana per 140 km. Il...


Anche quest’anno Mapei Sport ha scelto di sostenere la Varese Van Vlaanderen, manifestazione cicloturistica inserita nella Due Giorni Cittigliese, che permetterà a tanti cicloamatori di mettersi alla prova sui “muri” del Varesotto che ricordano quelli del Giro delle Fiandre dominati di...


Tutti pronti per la sfida Tadej Pogacar – Mathieu van Der Poel alla Liegi – Bastogne – Liegi di domenica: a Radiocorsa su Raisport oggi alle 19 se ne parlerà con Beppe Saronni, consulente UAE Emirates, la formazione del campione...


Ieri sera ci siamo immersi nella Design Week di Milano, zona Brera, con un obiettivo ben preciso: il lancio ufficiale di un progetto che esempifica la filosofia di sperimentazione e pionierismo della storica Bianchi. Attraverso un visore Apple Vision Pro,...


Nell’incantevole scenario di Punta Ala con la cronosquadre ed arrivo a Castiglione della Pescaia, si è aperta la gara a tappe “Eroica Juniores” gara di Coppa delle Nazioni 2024, la cui prima prova si è svolta il 7 aprile in...


Tanti i temi nella puntata numero 8 di Velò, la rubrica settimanale di TVSEI interamente dedicata al mondo del ciclismo. Insieme al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, l’analisi del Giro d’Abruzzo appena andato agli archivi e lo sguardo già...


Ventuno squadre, 126 atlete al via, tutti i continenti rappresentanti: la seconda edizione del Giro Mediterraneo in Rosa, la competizione internazionale di ciclismo femminile promossa dall'associazione Black Panthers di Francesco Vitiello e dal Gruppo Biesse di Salvatore Belardo, è pronta...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi