GATTI&MISFATTI. IL PESO DEI SOLDI

TUTTOBICI | 26/03/2017 | 07:27
Non è per fare del di­sfattismo carognesco, né tanto meno per tarpare le ali e spegnere gli entusiasmi a nessuno. È soltanto per restare - o tornare - coi pie­di piantati sulla terra che vorrei sottoporre al mondo del ciclismo una veloce classifica. Nuda e cruda, è la graduatoria annuale Deloitte Footbal Mo­ney League, che fa i conti in tasca ai club del calcio, sulla ba­se del fatturato. Dice il tale: che c’entra col ciclismo? Co­min­ciamo a guardarcela e a comprenderla, anche a futura memoria, poi brevissimamente spiegherò cosa c’entri con il ciclismo.

Per l’ultima stagione, 2015-2016, le gerarchie del grande calcio europeo sono queste:
Manchester United: 689 milioni
Barcellona: 620,2
Real Madrid: 620,1
Bayern Monaco: 592
Manchester City: 524,9
Psg: 520,9
Arsenal: 468,5
Chelsea: 447,4
Liverpool: 403,8
JUVENTUS: 341,1
15a: ROMA 218,2
16a: MILAN 214,7
19a: INTER 179,2
Come è ben chiaro a chiunque, sono cifre stellari. Chiamiamoli ri­cavi, chiamiamoli giri d’affari, chiamiamoli come vogliamo, ma restano stellari. Que­sto non significa che poi ci sia­no utili e guadagni stellari, per­ché come sappiamo le proprietà del calcio riescono a far­si sommergere dai debiti anche con queste entrate. Ma la gestione dei soldi è affare loro, non ci riguarda. A noi interessa l’entità delle cifre. A parte, poi, bisognerebbe an­che capire che la differenza tra i nostri club e quelli europei, a livello di risultati, è persino troppo poca, data la diversità dei mezzi a disposizione: il pri­mo club italiano, la Juve, ha un fatturato pari a meno della metà dei suoi maggiori concorrenti. Ed è decimo nella classifica generale.

Ma non è questo che qui ci interessa, di­cevo. Dal mio pun­to di vista, questi numeri servono al popolo del ciclismo per comprendere quanto sia stupido e illogico fare i paragoni con il calcio, cioè cercare di imitare quel modello, pretendere certe prerogative di quel mondo, peggio ancora pretendere la stessa visibilità e la stessa considerazione. Non voglio fare i conti della serva, basta molto meno: basta dire che le due-tre più grandi squadre di ciclismo costano al massimo trenta milioni, peraltro con entrate irrisorie, perché non esistono i diritti televisivi. Dunque, paragonare il settore ciclo al settore calcio è come mettere a confronto l’economia della Cina con quella del Burkina Faso. Non c’è paragone. Non è proponibile. Fa­rem­mo ridere i polli.

Non è però che dobbiamo fermarci qui, riconoscendo che i due mondi sono imparagonabili. Che loro - del calcio - sono mega e noi - del ciclismo - siamo micro. Ci sono effetti logici che discendono a catena, proprio quelli da non di­menticare mai, quando ci vie­ne la tentazione del calimerismo facile, loro sono privilegiati riveriti, noi siamo brutti sporchi e cattivi. La verità è che il ciclismo, per le sue di­mensioni, ha importanza e at­tenzioni persino sovradimensionate. A noi non bastano mai, noi vorremmo sempre che il mondo si fermasse e pensasse solo alle corse di ci­clismo. Ma non è logico, non è realistico. Dobbiamo sforzarci sempre di allargarci, ingrandirci, soprattutto di non farci chiudere nell’angolo, fuori dai coni di luce, ma altrettanto dobbiamo accettare che altri settori - mettiamoci anche la F.1, con i suoi budget faraonici - stiano sopra. E si comprino, letteralmente si comprino, la prima fila di qualunque co­sa: pubblico, televisione, giornali, sponsor. Non è un’ingiustizia. Si chiama legge del mercato. Semplicemente. Se a qualcuno non sta bene, fuori i soldi: quando avremo squadre con 700 milioni di fatturato, forse faremo anche noi la voce grossa. Magari, chissà.

Cristiano Gatti, da tuttoBICI di Marzo
Copyright © TBW
COMMENTI
26 marzo 2017 14:34 BARRUSCOTTO
IL CICLISMO AL TOUR RICHIAMA 12 MIGLONI DI PERSONE SULLE STRADE PER VEDERE UNO SPETTACOLO CHE DURA 1 MINUTO LE TV MAI COME IN QUESTI ANNI FAN VEDERE ORE ED ORE DI CICLISMO CIOE' PUBBLICITA' COME MAI IL DENARO RSPETTO AD ALRI SPORT E COSI POCO

Semplice
26 marzo 2017 22:40 alex8
Perché girano pochi soldi rispetto ad altri sport, per esempio rispetto al calcio: 1- non si paga il biglietto e con quello che costa andare allo stadio non è poco 2- non esiste merchandising (magliette, articoli con il marchio) 3- non si pagano i tesserini per cambiare squadra ecc ecc

CICLISMO/CALCIO
27 marzo 2017 09:35 magico47
Caro Cristiano Gatti,
ti ho sempre stimato,NON è questo luogo e non in questi pochi spazi che si può affrontare questo discorso,dico solo che negli anni 50/60 il Ciclismo era alla pari del calcio,ma come nella politica i pochi "furbi" con uno "zuccherino" comprano e strumentalizzano i cervelli deboli di milioni di persone.Ci vorrebbe una tavola rotonda per far capire agli ottusi il perchè il calcio è "schizzato" su e il Ciclismo è sceso giù.
Chissà se ci troveremo ancora in qualche tappa del Giro D'Italia....la passione comunque con questo sistema marcio te la fanno passare.

Un saluto di stima a te e tutta la redazione.

Loriano Gragnoli ex corridore,ex Dir. di corsa e di organizz. Internaz. ed ex tifoso .Ciao!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Eleonora Camilla Gasparrini brinda alla seconda vittoria stagionale nella Classique Morbihan che oggi si è corsa in Francia. La portacolori della UAE Tean ADQ allo sprint ha regolato la polacca Marta Lach, della Ceratizit-WNT Pro Cycling, con la quale si...


Dato che, nel Giro d'Italia al via domani, gli uomini classifica non della UAE sembrano quasi esistere in funzione di Tadej Pogacar, come antagonisti di un film dove l'eroe sloveno è l'assoluto protagonista e gli altri fanno di tutto per...


E’ tornata alle gare la pluricampionessa Eva Lechner che ha preso il via oggi, venerdì 3 maggio, al Campionato Italiano Short Track disputato al Podere Rive degli Angeli a Nervesa della Battaglia nel Trevigiano. La trentottenne bolzanina sta continuando la...


Due sono gli anni passati da quando la struttura della Fundacion Contador ha accolto Visit Malta tra gli sponsor. Tre sono gli anni del rinnovo appena stipulato. Il Team Polti Kometa ha nell’ente turistico maltese un alleato sempre più prezioso...


Anche quest’anno, da 22 anni consecutivi, Banca Mediolanum è sponsor ufficiale del Gran Premio della Montagna. “Siamo orgogliosi di continuare a essere al fianco del Giro d'Italia" afferma con entusiasmo Gianni Rovelli, direttore comunicazione, marketing banca e canali digitali di...


Un nuovo grande obiettivo necessita di nuovi potenti mezzi. E Tadej Pogačar, per il suo primo assalto al Giro d’Italia, avrà dalla sua parte l’efficienza e l’eleganza delle nuovissime POGI’S, l’ultimo modello top di gamma delle scarpe targate DMT. Un look rinnovato, ancora...


È una Jayco AlUla multitasking, quella che si schiera al via del Giro d'Italia: focalizzata sulle tappe veloci con Ewan, sul quelle di montagna con Zana, sulla classifica generale con Dunbar e con un battitore libero come Luke Plapp che...


Tra i corridori da grandi giri, Romain Bardet è uno di quelli con maggiore esperienza: all'attivi ne ha ben 15 partecipazioni. Per lui domani sarà la terza volta alla corsa rosa, dopo aver partecipato nel 2021 e nel 2022. Il...


Finalmente è ufficiale la lista dei partenti del Giro d'Italia numero 107. Eccola: INEOS Grenadiers1. THOMAS Geraint2. ARENSMAN Thymen3. FOSS Tobias4. GANNA Filippo5. NARVÁEZ Jhonatan6. SHEFFIELD Magnus7. SWIFT Ben8. SWIFT Connor Alpecin - Deceuninck11. GROVES Kaden12. BAYER Tobias13. CONCI Nicola14....


Il Giro torna a Lucca dopo 40 anni, . la città si prepara a celebrare l'evento ma si dimentica del suo corridore simbolo, dell'atleta che ha vinto alla coirsa rosa come mai nessun altro ha fatto e probabilmente farà: Mario...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi