STORIA | 26/01/2017 | 07:06 Perché un albero è una casa, una famiglia, una comunità. Perché riconosce l’acqua, purifica l’aria, benedice la terra. Perché il suo silenzio ha mille racconti. Perché offre frescura d’estate e calore d’inverno. Perché riunisce in sé tre generazioni: le radici, il fusto, i rami. Perché è una poesia scritta nel cielo. E perché è vita.
Dopo quelli nel Giardino dei giusti a Gerusalemme, Firenze e Padova, un altro albero per Gino Bartali nel giorno dedicato alla memoria. Un ulivo, il simbolo della pace, a Verano Brianza. Sarà piantato venerdì 27, alle 22.30, a cura della Biblioteca comunale, dopo una cerimonia con gli amministratori locali. Semplice, genuina, cicloletteraria.
L’idea dell’ulivo è nata da una serata dedicata nella Biblioteca di Verano Brianza ai libri su Gino Bartali, sui suoi miracoli stradali, quelli in gara e quelli in guerra, quando Ginettaccio trasportava, nascosti nei tubi del telaio, documenti falsi per dare una nuova identità agli ebrei perseguitati dalle SS e salvarli dalla deportazione. Ottocento, forse mille, chissà. Anche perché il campione non voleva far sapere di questa sua missione a pedali: “Il bene si fa – ripeteva – ma non si dice”.
Nel ciclismo gli alberi sono molto più che spettatori. Per esempio: la Foresta di Arenberg, il Santuario della Madonna del Bosco, la Marathon Bosco di Bitonto. Per esempio: i cipressi di Bolgheri al Costa degli Etruschi, i pini dei capi alla Milano-Sanremo, gli abeti sul Sellaronda. Per esempio: il Giro di Lombardia, la classica delle foglie morte. Per esempio: tutte le gare di ciclocross e mountain bike fra radici e rami, fra chiome e fiori. Per esempio: il gruppo sportivo Forestale (anche se non c’è più).
Ma un ulivo, questo ulivo, è ancora di più. E’ un simbolo, una bandiera, un inno. E’ una storia, una leggenda, un elogio. E’ una lezione, una fede, una missione. E’ un libro, una strada, una bici. Ed è un uomo: Gino Bartali.
La Lidl-Trek aveva cerchiato la prima tappa del Giro d’Italia e Mads Pedersen non ha deluso nel finale, vincendo tappa e indossando la maglia di leader della corsa. Il campione danese in questa stagione aveva fatto vedere la sua ottima...
Il volto nuovo sul podio del Giro d'Italia a Tirana è quello di Francesco Busatto, quarto al traguardo e maglia bianca di miglior giovane. Il ventuduenne vicentino della Intermarché Wanty è il ritratto della felicità e spiega: «Sapevo di essermi...
Il Giro di Mikel Landa è finito a 5 km dalla conclusione della prima tappa: lo spagnolo, infatti, è rimasto coinvolto in una caduta avvenuta in discesa, una curva verso sinistra, una scivolata sulla destra, tre corridori che finiscono fuori...
Che noia il Giro con Pogacar, che noia il Tour con Pogacar, che noia le classiche con Pogacar: meno male, stavolta Pogacar si è levato dalle scatole e possiamo finalmente divertirci. Torna il Giro da sogno, equilibrato e combattuto, aperto...
Stupore per i programmi di contorno Rai trasmessi da Lecce mentre il Giro è in Albania: l’azienda smentisce che, dopo gli anni del covid, sia ancora in vigore il distanziamento. «E’ un Giro da seguire dalla prima all’ultima tappa» (Stefano...
Mads Pedersen conquista la prima tappa del Giro d'Italia, la Durazzo-Tirana di 160 km, e la prima maglia rosa. Una frazione che ha mantenuto le attese della vigilia, con la Lidl Trek che ha fatto un grandissimo lavoro sulle salite...
Nasce una stellina nel movimento ciclistico francese: il diciannovenne Aubin Sparfel ha conquistato il suo primo successo tra i professionisti imponendosi nel Tour du Finistere. Il portacolori della Decathlon AG2r La Mondiale Development, che fino allo scorso anno correva tra...
Eline Jansen, olandese classe 2002 in forza alla VolkerWessels, ha festeggiato la sua seconda affermazione in carriera tagliando per prima il traguardo dell'unidicesima edizione della Classique Morbihan. Alle spalle della ragazza originaria di Deventer si è classificata l'esperta Amber Kraak, fresca di rinnovo con...
Successo azzurro nella seconda semitappa della seconda tappa della Corsa della Pace juniores svoltasi sulla breve e assurda distanza di soli 58 chilometri. A sfrecciare al traguardo di Terezin è stato il trentino Alessio Magagnotti (Autozai Contri) che nel convulso...
L’Associazione dei Direttori Sportivi Professionisti (Adispro) esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Enrico Paolini, ex corridore professionista e stimato direttore sportivo, figura centrale del ciclismo italiano degli anni Settanta e Ottanta. Nato a Pesaro nel 1945, Paolini si è...
TBRADIO
-
00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.