L'ORA DEL PASTO. UNA VITA DA NOÉ

STORIA | 17/12/2016 | 08:05
E pensare che voleva giocare a pallavolo. Invece la storia di tutti i giorni ne ha fatto un uomo da strada, un atleta a pedali, un corridore a due ruote, un gregario fra i campioni e un campione fra i gregari, e adesso anche un maestro di ciclismo. “Una vita da gregario” è quella di Andrea Noè: e il cognome-nome – Noè, appunto - rende l’idea di una carriera biblica, patriarcale, antidiluviana, e di una bicicletta-arca capace di 16 Giri, due Tour e cinque Vuelta.

Noè, con l’aiuto di Andrea Ballocchi (libreria editrice La memoria del mondo, 160 pagine, 17,50 euro), distribuisce consigli pratici, senza tanti voli pindarici. Il libro è diviso in tre parti: partenza, crescita, sfida. E ciascuna parte è suddivisa in capitoli in ordine alfabetico: B come bici, M come misure, A come alimentazione, F come fatica, Z come zuccheri… Poi ci sono tante curiosità nella rubrica “Lo sai che…”. E infine c’è un album di fotografie e ricordi, confidenze e confessioni, personali, sentimentali, familiari, intime. C’è da capirlo, Noè, e c’è soprattutto da conoscerlo: oggi presiede un club, Brontolobike (Brontolo è il soprannome regalatogli per il suo carattere apparentemente burbero, critico, pignolo) a Robecco sul Naviglio, nel Milanese, che porta sulla strada centinaia di ciclisti, dai bambini innocenti agli eterni bambini smaliziati.

Leggendo qua e là, si scopre che Noè voleva giocare a pallavolo, che poi è salito in bici per imitare suo fratello minore, che il suo obiettivo era batterlo, che il medico dello sport (era Marco Pierfederici) aveva detto di non preoccuparsi perché con quel fisico lì Andrea non sarebbe andato tanto lontano, che (accadde - cadendo - a Pinerolo nel 1998) è stato la prima maglia rosa a tagliare il traguardo sul sedere e non sulla bici, che la sua fortuna è stata incontrare un medico, Walter Polini, e poi un preparatore atletico, Aldo Sassi, tutti e due schierati contro il doping, che l’allenamento era una parte del piacere di andare in bici e di concepire quello del corridore come il mestiere più bello al mondo.

E poi c’è anche Vincenzo Nibali: prima neoprofessionista e dunque discepolo di Brontolo, poi capitano, adesso amico. Nella presentazione al libro, Nibali ricorda quando leggeva il diario di Noè al Giro d’Italia sulla “Gazzetta dello Sport”, rivela di quando Noè, compagno di stanza proprio durante il Giro, gli intimò “tu dormi sul divano, perché il letto è mio”, aggiunge che Noè, saputo che Nibali talvolta russava, precisò “se russi, dormi fuori”, spiega che Noè “come me s’impegna in prima persona per organizzare iniziative che facciano conoscere e amare questo bellissimo sport”. Perché Noè e Nibali, per dirne due, ci mettono la faccia, oltre che le gambe e il cuore. Ed è per questo che li amiamo.
 
Marco Pastonesi
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
In Toscana dopo la vittoria del costaricano Castro Castro a Cerreto Guidi, è arrivata anche quella messicana ottenuta alla maniera forte da Said Jose Leon De Diaz Cisneos, portacolori juniores della A.R. Monex Pro Cycling Team. Si è imposto con...


C’è confusione attorno alla Vuelta di Spagna: i manifestanti pro Palestina stanno mettendo in crisi gli organizzatori della corsa. Ieri sera a creare scompiglio è stato un articolo apparso sul quotidiano francese L’Equipe, dove si ipotizzava una possibile chiusura anticipata...


E’ morto Toni Bailetti. Aveva già vissuto due volte, la terza non ce l’ha fatta. E’ successo oggi verso le 15. Avrebbe compiuto 88 anni il 29 settembre. Olimpionico a Roma nel 1960, Toni (nessuno, tranne all’anagrafe, l’ha mai chiamato...


La seconda settimana della Vuelta di Spagna si è conclusa con la vittoria di Mads Pedersen che ha tagliato per primo il traguardo della quindicesima tappa con arrivo a Monforte de Lemos. Il danese, che indossa la maglia verde della...


La quindicesima tappa non ha creato problemi agli uomini di classifica e Jonas Vingegaard passerà il giorno di riposo con un vantaggio di 48 secondi su Joao Almeida e 2’38” su Tom Pidcock. Il danese ha trascorso una tappa tranquilla...


Il ciclismo italiano piange un altro dei suoi uomini d'oro: ci ha lasciato Antonio "Toni" Bailetti, campione olimpico ai Giochi di Roma 1960 nella 100 km a squadre affrontata con Ottavio Cogliati, Giacomo Fornoni e Livio Trapè. Era nato a Bosco...


Mads PEDERSEN. 10 e lode. Strepitoso, fenomenale, imperiale. Scegliete voi l’aggettivo più adeguato, ma questa vittoria ribadisce il livello raggiunto da questo atleta, che da giorni lottava come pochi per inseguire la vittoria e alla fine l’ha ottenuta con una...


Una delle eccellenze del Made in Italy nel mondo ha fatto ritorno a Expo Osaka 2025 all’interno del Padiglione Italia dove si è svolto un forum dedicato ai temi della Bike Economy, dell’impatto dei grandi eventi sul territorio, dell’innovazione, del...


Una vittoria di forza, per certi versi d'astuzia. Mads Pedersen batte un colpo e vince nella quindicesima tappa della Vuelta a Espana 2025, la A Viega / Veigadeo - Monforte de Lemos di 167, 8 km. Il danese ha anticipato...


Colpaccio totale di Lennart Jasch (Red Bull Bora Rookies) che vince il Giro del Friuli conquistando l'ultima tappa: la Cervignano-San Daniele di 151, 3 chilometri. Alle sue spalle, vanno sul podio di giornata Santiago Umba (XDS Astana Development) che si...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024