GIRO100. Nibali, Aru e un Giro duro

PROFESSIONISTI | 25/10/2016 | 21:06
Presentazione del Giro d'Italia, ecco le voci dei protagonisti.

Urbano Cairo, Amministratore Delegato di RCS MediaGroup, ha dichiarato: "Oggi siamo davvero orgogliosi di presentare l’edizione numero 100 del Giro d’Italia: un’edizione speciale che, grazie al lavoro di tutta la squadra di RCS Sport, avrà un percorso straordinario che unirà tutte le eccellenze italiane, toccando quasi tutte le regioni, comprese le due isole, e celebrando i grandi campioni del ciclismo italiano: una dichiarazione d’amore infinito per questo sport e per il nostro Paese. Il Giro è da sempre nel nostro DNA e rappresenta un patrimonio inestimabile di sport, passione, bellezza e cultura. Questa edizione è il traguardo di una manifestazione leggendaria e il punto partenza di un evento che continueremo a rafforzare e sviluppare per renderlo sempre più appassionante e prestigioso".



Brian Cookson, presidente dell'Unione Ciclistica Internazionale, ha detto: "Il Giro d'Italia è senza alcun dubbio uno dei gioielli di questo sport. È uno degli eventi più importanti del calendario UCI WorldTour, che include gli eventi principali del ciclismo internazionale, ed é l'esempio perfetto di un connubio di successo tra modernità e tradizione. Questo evento importante, sempre combattuto e con visibilità internazionale, trae la sua forza dalla sua ricca storia e dall'amore della popolazione italiana per il ciclismo e per Giro in particolare. L'edizione numero 100 non sarà solo un grande evento da punto di vista sportivo, ma anche l'occasione per ricordare che il Giro deve la sua identità a coloro che hanno scritto le pagine della sua storia, come ad esempio i grandi rivali Fausto Coppi e Gino Bartali, senza dimenticare l'incredibile Eddy Merckx, ma anche tutti i campioni che hanno gareggiato sulle sue strade, magnifiche ed impegnative. Il Giro è una delle gare che mi hanno fatto innamorare del ciclismo, grazie alle gesta di Vittorio Adorni e Felice Gimondi, seguite da quelle del "Cannibale", e, più recentemente, da quelle di ciclisti come Vincenzo Nibali, Alberto Contador e Nairo Quintana. Come tutti gli appassionati di ciclismo attendo con impazienza questa edizione numero 100, e so che gli organizzatori faranno di questo Giro una fantastico celebrazione del ciclismo italiano e mondiale, di oggi come di ieri".

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è intervenuto dichiarando: "Sono molto felice che il Giro d'Italia 2017 termini la sua corsa a Milano. In un certo senso è come se tornasse a casa. E' la 76esima volta che la nostra città ha l'onore di accogliere il vincitore della gara e tutti i professionisti che partecipano a questa amatissima competizione. Nell'anno in cui il Giro celebra la sua centesima edizione, credo non ci sia luogo migliore di Piazza del Duomo per festeggiare l'arrivo della Maglia Rosa: lo storico traguardo all'ombra della Madonnina è, nell'immaginario, uno dei simboli di questa corsa, emblema della passione di Milano e dei milanesi per il ciclismo e la bicicletta".

La leggenda del ciclismo italiano, Felice Gimondi, ha detto: "Nella vita, come nel ciclismo, una persona emerge perché fa un lavoro che le piace, in modo istintivo, e combatte anche se qualche volta le prende, come me io le prendevo da Merckx. Io ho sempre provato a difendermi e quando potevo, attaccavo. La sera prima della tappa io ripassavo tutto il percorso della tappa successiva per vedere dove poter mettere in difficolta uno come Eddy, un grandissimo atleta che ha ancora tutta la mia amicizia e la mia stima. Nella tappa di Bergamo del ’56, fu proprio Eddie con una sua azione a farmi vincere la tappa. Il Giro è parte della mia vita e della vita degli italiani, una grande tradizione che diventa sempre più importante".

Il plurivincitore di Grand Tour, Miguel Indurain, ha commentato: "Per me il Giro é sempre stato importante. Nella mia carriera ho visto che si può mantenere amicizia tra rivali, anche se in strada si compete, alla fine c’è sempre rispetto e amicizia. Tra i ciclisti con cui ho corso al Giro, mi ricordo Pantani del 1994, Marco era un corridore molto giovane ma già forte in salita, mi ricordo bene i sui attacchi nella tappa del Mortirolo. Marco era un corridore molto riservato, fortissimo in montagna ma che poi si è completato anche nelle altre specialità".

Il vincitore dell'ultimo Giro d'Italia, Vincenzo Nibali, ha detto: "É un giro molto duro con due cronometro importanti. Nel complesso è equilibrato, ma anche molto simile a quelli che ho vinto in passato. Questo Giro richiederà un grande dispendio energetico e bisognerà essere pronti sin dall'inizio. Sarebbe bellissimo arrivare nella mia Messina in Maglia Rosa e per farlo dovrò essere pronto da subito e magari prendermela sull'Etna".

Il campione sardo, Fabio Aru, ha detto: "La partenza dalla Sardegna rappresenta per me una bellissima emozione. Mi ricordo l’ultima volta che il Giro è partito da qui, avevo appena iniziato a correre in MTB e mi ero fermato per vedere la tappa. É un Giro moto bello che sarà incerto fino alla fine, sarà fantastico per il pubblico. Sicuramente ci sarà da essere pronti sin dai primi giorni, anche perché nella parte centrale ci saranno tappe con arrivi in salita e tappe molto insidiose".

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