FCI | 22/08/2016 | 15:42 Un bilancio più che positivo quello stilato dal Presidente Di Rocco al termine delle Olimpiadi, subito all'indomani della prova di Crosscountry uomini, che ha visto gli azzurri ancora grandi protagonisti anche se sfortunati. Un epilogo, questo, che in qualche modo richiama proprio la gara di apertura di questa avventura olimpica, quella della Nazionale di Davide Cassani. Il massimo dirigente federale riparte proprio da questa similitudine per ripercorrere 15 giorni intensi e che hanno regalato grandi soddisfazioni.
“Un primo ed ultimo giorno straordinariamente simili per le “condizioni” avverse e per lo svolgimento delle gare. Ciò non toglie che siamo estremamente soddisfatti di tutti i risultati e di come gli atleti hanno affrontato il loro impegno. Il primo elemento che salta evidente è che gli azzurri hanno centrato tutti gli obiettivi.
Sono state Olimpiadi positive, con gli azzurri protagonisti in tutte le gare alle quali hanno partecipato, impreziosite dalle stupende medaglie conquistate da Elia Viviani ed Elisa Longo Borghini.
Abbiamo aperto l'avventura di Rio con la fantastica prova di squadra dei professionisti, che non hanno raggiunto la medaglia solo a causa della caduta di Vincenzo. Ma le immagini che ci hanno regalato, gli azzurri in testa al gruppo nei momenti salienti della gara, sono tra i ricordi più belli. Le ambizioni da podio erano più che fondate, ma l’imponderabile ci ha negato questa gioia, con il danno di escludere Nibali anche dalla crono.
Abbiamo poi proseguito con una formazione, quella diretta da Edoardo Salvoldi, altrettanto coraggiosa e in grado di gestire la gara con il piglio delle grandi. Il bronzo di Elisa Longo Borghini, frutto di un’azione intelligente e generosa, premia un gruppo che in questi anni ha contribuito a tenere alto il nome del ciclismo italiano. Il quinto posto nella cronometro conferma che Elisa è una risorsa preziosa per la Nazionale presente e futura.
L’avventura della pista è stata a dir poco esaltante, con i quartetti dell’inseguimento capaci di migliorare i rispettivi record italiani. Gli uomini hanno addirittura sfiorato la finale per il bronzo nonostante la "chiamata" all'ultimo momento. L'aspetto più interessante è che abbiamo posto ottime basi per Tokio grazie al gruppo di giovani in forte crescita, come dimostrano gli ottimi risultati dei Campionti Europei di categoria.
Che dire, poi, della splendida medaglia di Elia Viviani, frutto della sua grande caparbietà e del suo talento, ma anche merito di un lavoro della Federazione che punta sulla multidisciplinarietà quale base per la formazione del ciclista moderno. Un progetto che esalta il lavoro di squadra e il sostegno da parte del Centro Studi alle squadre nazionali. Come ho ricordato in occasione dell’oro, siamo consapevoli che c’è ancora da lavorare, favorendo, per esempio, il collegamento dei Centri Territoriali con i Tecnici della Nazionale, ma non possiamo non rilevare che Elia ha dato forza al nostro lavoro rappresentando un esempio per tanti ragazzi e per le rispettive società.
Analogo lavoro va fatto per il fuoristrada, cercando di incrementare l’integrazione tra le attività delle piste di Bmx e quelle delle Scuole di MTB, a favore delle esigenze delle Nazionali. Anche in questo caso, il lavoro svolto negli ultimi anni ha premiato. I risultati ed il recupero di competitività è stato evidente, come testimoniano sia la presenza di tre azzurri (il numero massimo consentito) alla prova maschile, sia lo svolgimento stesso della gara. Per il BMX un discorso a parte che il Consiglio federale ha gia'valutato decidendo il cambio della gestione tecnica nazionale.
La squadra di ieri c'era e si è mossa bene, soprattutto nelle fasi iniziali con Fontana, che ci ha fatto entusiasmare. Poi ha ceduto alla sfortuna, così come Tiberi, autore di una bella rimonta, putroppo vanificata anche nel suo caso da una foratura. Il recupero finale di Braidot, che ha sofferto dal secondo giro, conferma che l'approccio alla gara era quello giusto: determinazione e rispetto della maglia azzurra. Per questo mi sento di rivolgere i più sinceri complimenti a tutti, agli atleti e allo staff.
Infine, vorrei ringraziare tutti gli appassionati, quelli presenti a Rio ed anche i tanti in Italia che ci hanno seguito attraverso i media e i social network. Con le loro testimonianze a distanza hanno fatto sentire il loro calore e sostegno agli azzurri impegnati in questi Giochi.
Si riparte, adesso, per i prossimi impegni autunnali, per gli Europei e i Mondiali, con la convinzione di essere di nuovo una Nazionale di riferimento e rispettata da tutto il mondo del ciclismo internazionale.”.
Messi alle spalle i podi del Mugello e il tris di vittorie a Casalecchio di Reno, il modenese Ale Colnago Team si appresta ad un fine settimana che vedrà impegnati in gara 6 atleti, per gli altri componenti della squadra...
Mattia Gaffuri ce l'ha fatta e sbarca nel WorldTour: nelle prossime due stagioni vestirà la maglia del Team Picnic PostNL. In arrivo anche il francese Henri-Francois Haquin che indosserà la maglia a due strisce per il 2026. Gaffuri si è...
Il Ciclismo Giovanile è il libro scritto dal dott. Davide Marceca di cui è anche autore. Racconta di piccoli atleti, dei loro sogni, del loro entusiasmo, di gioie e delusioni, di cadute e di riprese, di educazione sportiva e non...
Arriva il passaggio al professionismo con la maglia della MBH Bank Ballan CSB Colpack anche per Christian Bagatin, potente passista di Orino, in provincia di Varese, nato il 14 giugno 2002. Ragazzo solare ed espansivo, è anche ideatore del podcast Fuori dal...
Prologo presenta oggi RAION, la nuova sella che va ad ampliare la già ben allestita gamma All-Road. Realizzata con materiali riciclati e dotata di un riuscito equilibrio tra comfort, versatilità e sostenibilità, conferma la concretezza di Prologo per quanto riguarda la sostenibilità....
“Nome omen” direbbero gli antichi Romani ed è nel nome che si avverte il destino di questa nuova bici Merida. Mission, ecco a voi la nuova gravel sviluppata per compiere una sola missione, ovvero domare le competizioni più dure e veloci...
In salita attaccava, scattava, staccava. In salita voleva, valeva, volava. In salita era libero, leggero, forse felice. In salita era a suo agio, a suo modo, a sua immagine e somiglianza. In salita era in sella o sui pedali, a...
Con 7 vittorie, 14 podi e 19 top ten quella appena andata in archivio è stata, in puri termini di rendimento, la peggior stagione di Jasper Philipsen dal 2020 a questa parte. Erano cinque anni, infatti, che il velocista...
Dal 18 al 23 novembre torna in scena la Sei Giorni di Gand, conosciuta in tutto il mondo con il nome di Lotto Z6sdaagse Vlaanderen-Gent, una gara che oltre all’aspetto agonistico, conserva tutta la tradizione e il significato del ciclismo...
«Tra giardinaggio, casa e bambine, sono più impegnato ora che durante la stagione». Tranquillo e sereno, Davide Cimolai non sembra certo un corridore senza contratto per la stagione 2026. Anche perché quel contratto, in realtà, non lo sta nemmeno cercando....
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.