Con Amore&Vita Mc Donald's, il reality show sbarca nel ciclismo

| 15/01/2009 | 18:16
Un reality show nel ciclismo. Questa era l’idea che nell’ottobre 2006 era venuta ad Ivano Fanini, sulla scia di quello denominato ‘Campioni – Il Sogno’ che seguiva le performance della squadra di calcio del Cervia. Poi, nonostante i contatti con alcune società di produzione format tv, a causa degli ingenti costi non era stato facile trovare un accordo e tutto sembrava ormai sfumato. Tuttavia, oggi con l’inserimento nel team dello statunitense Chad Gerlach (nella foto) - vincitore di due tappe al Giro di Malesia e famoso anche perché durante il ritiro pre olimpico della nazionale americana ai Giochi Olimpici di Atlanta, prese a pugni Lance Armstrong di cui era compagno di squadra e per questo fu poi estromesso dalla U.S. Postal - l’emittente televisiva americana A&E, che manda in onda lo show Intervention, ha deciso di venire in Italia per filmare il team durante il ritiro e le prime gare della stagione (G.P. Costa degli Etruschi e Giro Grosseto). «Intervention è una sorta di reality show che segue persone con problemi sociali o di dipendenza da droghe o alcool e li aiuta sia a disintossicarsi che a ristabilirsi nella vita normale - spiega Cristian Fanini -. Gerlach è stato protagonista di questo reality per ben sei puntate (visibili al link http://www.youtube.com/watch?v=aASoxRW0b9w ) dopo che, a causa della morte di un suo caro amico e soprattutto dopo l’addio ‘forzato’ al ciclismo, era caduto in depressione. Uno stato psicologico che pian piano l’aveva portato ad abbandonare la famiglia vivendo da senza tetto, e all’uso - ed abuso - quotidiano di crack. Gerlach era arrivato vicinissimo alla morte e probabilmente oggi non sarebbe più qui se non fosse stato per i suoi genitori che hanno contattato Intervention che poi ha seguito, finanziando e mandando in onda tutto il suo percorso di disintossicazione e ritorno a nuova vita. Oggi grazie a questa trasmissione Chad ha ripreso a vivere e grazie a noi torna di nuovo a fare l’unica cosa che ha sempre amato, il ciclismo». E il reality, come arriva in Toscana? «L’emittente A&E ci ha contattati, ci ha espresso la propria ammirazione per la nostra battaglia al doping, cosa che ci accomuna molto agli ideali del loro programma Intervention e ci proposto di fare questo reality show. Chiaramente abbiamo accettato con entusiasmo. Il programma è quello di creare una nuova serie, la cui prima puntata sarà proprio dedicata alla “rinascita” di Chad Gerlach con il suo esordio alla prima gara. L’emittente vuole poi continuare filmando in altre puntate la nostra squadra perché sapendo che siamo leader nella lotta al doping, vogliono mostrare come vivono, mangiano, si allenano i nostri atleti nel rispetto dei principi dello sport pulito. Il programma andrà in onda in America ma sarà visibile anche da noi su internet, sia sul sito web dell’emittente tv che su Youtube. Sia io che mio padre - come tutti gli altri membri del team - siamo molto soddisfatti ed entusiasti di questa nuova ed inesplorata avventura nel mondo del ciclismo e siamo orgogliosi che A&E abbia scelto noi per poterlo fare». Oltre al reality, c’è un altro evento molto particolare che il team sta mettendo in piedi con l’aiuto di un nuovo sponsor leader nel settore di prodotti biologici (con cui a giorni dovrebbe essere concluso un accordo), il quale finanzierebbe interamente l’iniziativa grazie soprattutto alla collaborazione del responsabile marketing settore ciclismo di questa azienda, Enrico Polo che ne è stato l’ideatore. «Si tratterebbe di un "Giro d’Italia nel Giro d’Italia" – commenta Ivano Fanini – e la squadra si metterà a disposizione di qualsiasi controllo dei Nas 24 su 24 e probabilmente anche sotto gli occhi delle telecamere della tv americana al seguito di Gerlach. Sarà questa un’importantissima dimostrazione al mondo della nostra guerra al doping, speriamo di riuscirci già quest’anno al Giro del Centenario ma per adesso non posso proprio aggiungere altro».
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COMMENTI
ANCORA UNA.....
15 gennaio 2009 19:31 ilpostino
VOLTA il sig. FANINI a tirato fuori dal suo cilindro una idea vulcanica. Certo che sarebbe bello vedere come vive un team ciclistico 24 ore su 24 come sara bello rivedere un atleta che aveva toccato il fondo ritornare alle gare, gia questa e una vittoria di cui bisogna dire grazie alla famiglia FANINI. Spero che gli alti vertici del ciclismo nazionale condividano questa idea, che portera sicuramente solo che del bene al ciclismo e allo sport tutto in generale. Auguro a FANINI e al suo team che riesca a realizzare anche questa sua fantastica cosa, che non apportera nulla in piu nel valore che ha tutta la famiglia FANINI ma sara la conferma della lotta che la stessa fa per il ciclismo pulito!

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