Riccò: diventerò padre prima di tornare al mio ciclismo

| 27/12/2008 | 15:49
Riccardo Riccò s’è segnato il 26 giugno con un circolino rosso. Presumibilmente quel giorno diventerà papà. Vania Rossi, con cui è fidanzato da cinque anni, è infatti entrata nel quarto mese di gravidanza. "Questo bimbo è arrivato per aiutare suo papà a superare questo brutto momento. Ora speriamo che Ricki si responsabilizzi", racconta al telefono con voce squillante la campionessa italiana di ciclocross. Lui ribatte con parole di fiducia: "Tranquilla, ora so che devo pensare anche a portare a casa la pagnotta. Mi prendo ancora pochi giorni di vacanza, poi da Capodanno cambio registro. Per me questo è un sogno che s’avvera. Sono molto legato alla famiglia ed è giunto il momento di formare la mia. Poi con il lavoro che faccio la nascita di un figlio non può che darmi serenità". Seppure molto desiderata da Ricki, questa gravidanza è arrivata inattesa. Lui stesso, infatti, dice che "è capitato". IL TORMENTO - Eppure tra i due sono stati mesi di forte tormento. Riccò aveva lasciato la casa dei genitori e s’era trasferito a vivere a Serramazzoni, sull’Appennino modenese. Si è parlato anche di strane compagnie e di una vita sregolata, ben lontana da quella dell’atleta. "Vero - conferma Vania -. Non sono stati bei momenti tra noi. Si era arrivati a un punto in cui il rapporto o si evolveva o si rompeva. Ci siamo presi e lasciati più volte ma io ho sempre sperato che tornasse il Ricki che io conosco. Credo siamo sulla buona strada". Un punto di attrito era proprio costituito dalla casa dove vivere. "A Serramazzoni non ci voglio stare - continua Vania -. Lo accetto solo per un periodo. Ricki mi ha promesso che appena comincia a guadagnare cercheremo una casa vicino a Rimini". "Ma io sto bene anche qui — ribatte lui —, in un quarto d’ora sono a Formigine". AIUTO DALL'ESERCITO - Per Vania i dubbi sulla gravidanza riguardavano pure la sfera professionale. "Sono entrata nell’Esercito a maggio e ho vinto subito la prima gara. Avevo quindi altri impegni, altri progetti con la stagione appena iniziata. Per fortuna che i miei superiori hanno preso bene la cosa e non mi hanno creato problemi. Anzi, sono contenti. Non mi hanno 'lasciata al vento' perché senza la sicurezza economica sarei stata veramente in difficoltà". LONTANO - Il momento in cui Riccò tornerà a guadagnare con il ciclismo non è vicino, nonostante voci messe in giro ad arte per cercare di fare crescere l’interesse attorno a lui. Squalificato fino al 30 luglio 2010, è in attesa, tra fine gennaio e i primi di febbraio, del ricorso al Tas. "Spero in una riduzione della squalifica come aveva auspicato la Procura del Coni. Quello che è certo è che tornerò". Ma sulla sua testa pende anche la sentenza della Afld, l’Agenzia francese lotta al doping. Riccardo rischia di non potere correre in Francia per sei anni. CON BASSO - "Mi consolo con gli amici che non mi hanno abbandonato. Con Luca Celli, Santo Anzà ed Enrico Rossi (fratello di Vania, ndr) c’è un rapporto che va oltre il ciclismo. Mi ha telefonato Alfredo Martini per farmi gli auguri di buone feste e il giorno di Natale l’ha fatto Ivan Basso. Mi ha chiesto di accompagnarlo a vedere la tappa di Faenza del Giro. Per me è un onore". da La Gazzetta dello Sport a firma di Claudio Ghisalberti
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COMMENTI
a lavorare
27 dicembre 2008 21:22 claudino
se va ha lavorare per 1000 euri al mese e 8 ore la pagnotta te la guadagni ti meriti questo caro riccardino tutto pepe

fasullo!
28 dicembre 2008 18:25 ciba
non merita tutta questa pubblicità uno che si è dopato, ha preso in giro tanta gente e soprattutto ha fatto il vigliacco pentendosi!!!! di cosa si pente? se ci fosse una giustizia i giornalisti non dovrebbero parlarne piu'.

ai futuri nonni
29 dicembre 2009 13:51 adriano
Ai genitori di entrambi(o di chi ne fa le veci):cercate di stare vicino a loro e auguri.

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