McQuaid: ecco il nuovo piano per il ciclismo

| 18/08/2008 | 10:21
A seguito delle trattative svoltesi nelle ultime settimane, sotto l’egida del Cio, tra l’UCI e EPA (la società proprietaria di Aso) il presidente dell’UCI Pat McQuaid ha presentato oggi a Pechino il piano per il futuro del ciclismo professionistico. McQuaid in un comunicato ufficiale, ringrazia il presidente del Cio Jacques Rogge, per l’attenzione rivolta al mondo del ciclismo, e Jean-Claude Killy, membro del CIO, per la mediazione svolta. McQuaid ha espresso l’augurio che questa nuova iniziativa, basata sulla volontà di EPA di riconoscere l’UCI come Federazione Internazionale che governa il ciclismo in seno al movimento olimpico, permette di porre fine al grave conflitto che ha caratterizzato il mondo del ciclismo negli ultimi anni. Gli elementi più importanti del piano sono i seguenti: • creazione, nel 2009, di un «Calendario Mondiale UCI» comprendente tanto le corse storiche quanto le prove dell’UCI ProTour; • creazione, nel 2009, di una classifica individuale e a squadre applicata al predetto Calendario; • definizione dei diritti di partecipazione delle squadre sulla base di queste graduatorie (17 squadre di 9 corridori o 18 di 8, resta da definire) a partire dal 2011. Da parte sua, l’Uci riconosce i diritti di proprietà esclusiva sulle corse per Aso e per tutti gli organizzatori. L’UCI accetta che i diritti di partecipazione al Tour de France per il periodo 2009-2010 siano regolati dalla convenzione firmata il 18 giugno tra le squadre e la ASO. Questa riorganizzazione sarà oggetto di discussioni con le squadre e gli organizzatori, nello spirito di creare una piattaforma comune che permetta al ciclismo di entrare in un’era di stabilità e serenità ritrovata. Da un punto di vista generale, queste modifiche si inseriscono nella riforma del ciclismo avviata dall’Uci nel 2005 dall’UCI, per favorire lo sviluppo del ciclismo in tutto il mondo. L’adesione unanime a questo piano permetterà alle diverse partiodi chiudere i contenziosi in essere, con il conseguente reintegro della Federazione Francese in seno all’Uci. Il presidente McQuaid ha spiegato: «Sono fiducioso che questo piano possa portare ad una collaborazione completa, fruttuosa e costruttiva nell’interesse superiore del ciclismo professionistico. In questa ottica mi attendo il contributo indispensabile di tutti i nostri interlocutori per rilanciare e mantenere aperto il dialogo sul futuro del ciclismo professionistico».
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