Se oggi Edoardo Agnini è in sella a una bicicletta da corsa il merito è del cugino Paolo Panelli omonimo del celebre attore comico e conduttore televisivo italiano. "Inizialmente facevo nuoto poi all'età di 9 anni mi è garbato andare in bicicletta e con Paolo abbiamo iniziato a gareggiare con la società Carube Progetto Giovani di Capannori. Oggi conciliamo l'attività nello stesso team il Gruppo Sportivo Iperfinish".
Edoardo ha iniziato a fare sul serio tra gli allievi. Ha ottenuto i primi risultati con gli esordienti ma in quella categoria per il giovane toscano gareggiare era più che altro un divertimento - mi allenavo solo due giorni a settimana- e soltanto da quest'anno si è messo a pedalare con maggiore intensità sfruttando anche il lavoro di potenziamento con il suo direttore sportivo l'ex professionista Elia Favilli che gli fa anche da preparatore. Gli piacciono i percorsi spaccagambe molto vallonati dove può sprigionare tutta la sua forza in pianura. Quando si allena predilige scalare il Monte Serra.
"Potrei definirmi un corridore completo ma con spiccate doti da passista-veloce-afferma Agnini-. Nelle gare più impegnative mi difendo bene e mi piacciono le cronometro (vedi il terzo posto al campionato italiano, ndr). Cerco sempre di mettermi alla prova, inseguire i risultati e vedere fino a dove posso arrivare. La mia priorità è continuare a crescere e migliorare come corridore e come persona: fisicamente, tecnicamente e tatticamente affinchè possa diventare un corridore completo".
Agnini, che abita a Capannori a 2 km da Lucca la città di Mario Cipollini, ha chiuso con otto successi il 2025. E' arrivato terzo al tricolore a cronometro di San Vito al Tagliamento, terzo al Giro dei Tre Comuni nel Pistoiese quarto al Giro della Tre Province nel Parmense entrambe corse a tappe, sesto alla Coppa Cei, settimo al campionato toscano e ottavo alla Coppa d'Oro guadagnandosi rapidamente il rispetto del gruppo.
"Se ho qualcosa da recriminare dalla mia stagione allora riguarda senza dubbio la Coppa Cei organizzata dagli amici Poli e Tomei. Questa classica si corre dalle mie parti e averla persa mi ha lasciato l'amaro in bocca-rammenta Edo-. E' una sconfitta brutta ma non cancella il fatto che sono arrivato a giocarmela fino in fondo. Mi hanno chiuso ai 200 metri e addio sogni di gloria. Forse non avrei vinto ma il podio era alla mia portata. C'è delusione e rabbia ma vanno fatto i complimenti al vincitore".
Progetti futuri?
"Vedremo dove mi porterà fare carriera nel ciclismo. Andare in bici è semplicemente ciò che amo. Il prossimo anno debutterò fra gli juniores con il Team Il Pirata Vangi e sarà come iniziare una nuova avventura in una categoria che oramai è diventata un punto di riferimento per le squadre professionistiche. Perchè ho scelto la Vangi? E' stato il mio ex allenatore Gabriele Matteucci a farmi avvicinare. Mi ha parlato molto bene di Matteo Berti con il quale all'epoca aveva lavorato come corridore e che ora è il direttore sportivo della Vangi".
Quando era bambino nessuno in famiglia seguiva il ciclismo. Poi a casa Agnini, con Edoardo che progrediva e vinceva stagione dopo stagione, si sono lasciati prendere dall'entusiasmo. Papà Attilio (giardiniere), mamma Lara (gestisce con la zia di Edo un ristorante) e la sorella maggiore Anna tuttora fanno parte del Gruppo Sportivo Capannori in qualità di dirigenti e accompagnatori delle squadre Giovanissimi, Esordienti e Allieve donne. Tornando a Edoardo è nato a Lucca il 22 aprile 2009 e vive a Capannori. Attualmente sta studiando per conseguire il diploma di Elettrotecnico presso l'Itis Polo Professionale Enrico Fermi-Giorgi di Lucca. Passeggiare è la sua passione e gli piace Mathieu Van Der Poel per il suo modo di correre. Ha trascorso le due ultime stagioni con gli allievi nel Gruppo Sportivo Iperfinish di Cerreto Guidi presieduto da Giacomo Vierucci.
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