L'ORA DEL PASTO. I NOVANT'ANNI DI ALBERGONI, QUANDO IL GIRO SI “CORREVA” CON IL FAX

STORIA | 06/11/2025 | 10:58
di Marco Pastonesi

Al Giro d’Italia le sale-stampa – primi anni Duemila – erano scuole elementari e medie, municipi e misericordie, palazzetti dello sport evacuati dalle abituali attività e trasformati in accampamenti per giornalisti e bivacchi per fotografi, attrezzati con stampanti e fotocopie, telefoni e fax, tv e wifi, prese multiple e ciabatte chilometriche. Angelo Morlin, responsabile dell’elettricità, comandava le operazioni come se fosse Vulcano, il dio del fuoco: per esaltarne le qualità magiche e olimpiche, lo chiamavamo Mago Morlin. Tutti gli altri, direttamente o no, erano alle sue dipendenze. Era come una grande nave che approdava la mattina e fino a sera era attraccata al porto del quartiertappa. Di solito noi della “Gazzetta dello Sport” eravamo gli ultimi a lasciare la nave e tornare sulle nostre scialuppe, mentre Beppe Conti, che finiva il suo lavoro ben prima di noi, ci salutava e ci ricordava, ironicamente, che lavoravamo per un quotidiano, non per un semestrale. Insomma, una crociera lunga tre fantastiche settimane, un viaggio destinato a cambiarci la vita. Da un Giro d’Italia nessuno mai è tornato com’era prima. Ma diverso. E più ricco.


Antonio Albergoni era il principe dei fax. Bergamasco di Almè con Villa, accento brembano e solidità orobica, Antonio era uno di quei nostri angeli custodi presenti, efficienti, scattanti, pronti a soddisfare, oltre a recapitarci fax e comunicati, anche richieste speciali come una tazzina di caffè o una bottiglietta di acqua, addirittura un tagliere con formaggi a chilometro zero o un piattino con una fetta di torta locale, allungati sempre con un sorriso complice. Come se quel piccolo aiuto potesse essere decisivo nel trovare l’intuizione geniale, l’aggettivo giusto, il verbo adatto, o almeno capace di creare un’atmosfera di familiarità, un senso di affetto, uno spirito di squadra. Lui ci riusciva sempre. Impossibile non volergli bene.


Quinta elementare, poi maestro del lavoro, la sua specialità era quella di conduttore di caldaie a vapore, con tanto di stella al merito presidenziale anche se ricevuta alla Regione Lombardia, perfino quattro anni come vicesindaco. Antonio è nato con il ciclismo nel sangue: prima l’ardore per Gino Bartali, poi la passione per Felice Gimondi, accesa ancora di più per questioni di terra e dialetto, e sempre il piacere delle “girate” in bici con gli amici. Noi della “Gazzetta dello Sport” sembravamo la sua seconda famiglia. Non eravamo stati noi ad adottare lui, ma lui ad adottare noi. La devozione per Candido Cannavò, la prudenza per Angelo Zomegnan, la confidenza con me e Claudio Gregori, le battutacce con Claudio Ghisalberti, il rispetto per tutti gli altri.

Oggi, 6 novembre, Antonio Albergoni compie la bellezza di novant’anni. E i fax non esistono più.

 


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Filippo Grigolini ha sfiorato il successo nella spettacolare gara serale di ciclocross a Diegem, in Belgio. Il campione europeo degli Juniores ha chiuso al secondo posto nella prova internazionale, arrendendosi soltanto al belga Giel Lejeune, vincitore con un margine minimo...


Nel ciclismo è nata una nuova coppia: si tratta dell’ex iridata Lotte Kopecky (30 anni) e di Axel Merckx (53), il figlio del Cannibale. In una recentissima intervista con Sporza, la Kopecky aveva rivelato di essersi innamorata di nuovo e di...


Bruno Cenghialta, Fabio Baldato e Gianluca Brambilla, tre vicentini passati dal manubrio della bici al volante delle ammiraglie senza mai perdere la rotta del grande ciclismo. Ha cominciato Bruno Cenghialta, 63 anni, ormai da dieci all’Astana. Prima di fare il...


Jonas Vingegaard è l’uomo enigmatico del gruppo. Spesso capace di nascondere le sue emozioni, con gli occhi celati dietro ai suoi occhiali specchiati anche a fine corsa, raramente lascia intravedere ciò che pensa e come si sente. Nelle interviste le...


A soli 16 anni, Luca Gugnino si sta affermando come uno dei giovani più interessanti del panorama ciclistico italiano. E pensare che appena quattro anni fa il ragazzo di Boves, classe 2009, impugnava la racchetta da tennis, sport in cui...


Pavia, Collegio Borromeo. Studenti universitari, matricole (quelli del primo anno), colonne (secondo), fagioli (terzo). Goliardia, sport. Libri, furti, scherzi, partite, amori. Paolo il Pasta, Uomo, Morry, Gian, Stiva, Pesce Palla: sono loro i protagonisti. Già gli anni Ottanta, ma ancora...


Il futuro è dalla parte di Giada Martinoli: prima ha pensato al diploma, poi a vincere importanti trofei in sella alla mountain bike. Giada, 19enne del Gruppo Sportivo Carabinieri-Olympia, vive a Bedero Valcuvia con mamma Alessandra, papà Adriano e il fratello...


Xevent è lieta di annunciare il lancio di The Wild Woods,  un progetto sportivo di livello nazionale e internazionale composto da tre eventi agonistici dedicati al ciclismo fuoristrada, che si svolgeranno tra febbraio e marzo 2026 nel suggestivo contesto naturale del Parco...


Una vera e propria raffica di gare per atlete e atleti dell’Ale Colnago Team in Belgio. Tante competizioni e tante soddisfazioni per i buoni risultati ottenuti nel “regno” del ciclocross. Cominciamo dalla 7a tappa della Coppa del Mondo a Gavere...


Come vi abbiamo anticipato e rivelato nel giorno di Natale, per chiudere in bellezza il 2025 di BlaBlaBike (puntata numero 303) abbiamo intervistato Axel Merckx. E per chiudere ancor più in bellezza, l'ultimo argomento toccato è stato suo papà, il...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024