
Ben TURNER. 10 e lode. Kwiatkowski gli apre la strada, il gigante britannico della Ineos (è alto 194 centimetri) chiude la porta in faccia a tutti. Volata bellissima, ad alta velocità e ad alto contenuto tecnico. Arriva per sostituire l’infortunato Lucas Hamilton e già che c’è piazza il colpo. Per lui è la terza vittoria in carriera, la seconda in stagione dopo la tappa di qualche settimana fa al Giro di Polonia. Per il team britannico è la vittoria numero 25 in stagione. Una vittoria piena, netta, luminosa, anche per il co-sponsor TotalEnergie, che entra in Francia da padrone di casa.
Jasper PHILIPSEN. 5,5. Mi viene in aiuto lui, direttamente. Lo dice con grande onestà: mi sono mancate le gambe. Forse ha patito eccessivamente le montagne della prima parte, poi pilotato alla grande da Planckaert non ha la forza di partire, di aprire il gas, anche perché forse i suoi muscoli sono eccessivamente intossicati.
Edward PLANCKAERT. 8. Il 30enne della Alpecin Deceunick ha un ottimo colpo di pedale, forse avrebbe quel qualcosa in più per provare a cogliere il bersaglio pieno, ma con il senno di poi è tutto più facile.
Ethan VERNON. 7. Prova a inserirsi in mezzo a quel bailamme, e ce la fa, portando a casa un ottimo quarto posto.
Jenthe BIERMANS. 6,5. Non è un ragazzino, visto che di anni ne ha 29, ma si muove là in mezzo come se lo fosse. Un piazzamento nei dieci non è scontato.
Mads PEDERSEN. 6. Ad un certo punto è anche messo bene, poi perde il contatto dai migliori, risale e medica la volata. Di questa giornata gli rimane la maglia verde della classifica a punti, grazie anche a quelli raccolti sul traguardo intermedio di Noyarey. Alle sue spalle nell’ordine: Ethan Vernon (Israel-Premier Tech), Jake Stewart (Israel-Premier Tech), Giulio Ciccone (Lidl-Trek) e David Gaudu (Groupama-FDJ).
David GAUDU. 7. Arriva 25°, mentre Vingegaard lascia fare transitando 42°. Grazie al miglior piazzamento il francese in terra di Francia si veste di rosso. Tutto perfetto.
Nicolò BURATTI. 7. Il 24enne del Team Bahrain chiude al 10° posto. Un piccolo piazzamento, per solleticare le sue ambizioni. Il friulano è al suo primo grande giro, e questo è un piccolo passo per proseguire il cammino.
Sepp KUSS. 6,5. Premio canguro di giornata: salto di tre posizioni, ora è 9° nella generale.
Mario APARICIO. 7. Il 25enne spagnolo della Burgos-Burpellet-BH, a 91 chilometri dall'arrivo resta da solo. I suoi compagni di avventura vengono riassorbiti dal gruppo, Aparicio sparisce dopo due chilometri.
Sean QUINN. 7. Il corridore della EF Education-EasyPost se ne va con Louis Vervaeke (Soudal Quick-Step), Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros RGA), Kamiel Bonneu (Intermarché-Wanty) e Mario Aparicio (Burgos Burpellet BH). Questa è la fuga di giornata. Questo è il quintetto base che anima l’ultima tappa “italiana”.
Joel NICOLAU. 7. Il 27enne spagnolo per 2 punti strappa la maglia a pallini blu degli scalatori a Quinn.
Juan AYUSO. 6,5. La maglia di miglior giovane è sempre sulle sue spalle, che è 10° nella generale a soli 16” dalla “roja”.
Paul OURSELIN. 6. Il corridore della Cofidis parte al pronti via con Joel Nicolau (Caja Rural - Seguros RGA) e Pierre Thierry (Arkéa - B&B Hotels). È la prima fuga di giornata, che inizia dopo duecento metri dal via e dopo trecento svanisce.
Carlos GARCIA PIERNA. 17. Il corridore della Burgos-Burpellet-BH che ieri era giunto a Ceres in ultima posizione con oltre 26 minuti di ritardo, si ferma e torna a casa. Fine dell’agonia. Non stava già bene anche Valentin Paret-Peintre: il francese della Soudal Quick-Step è costretto al ritiro.