
La grande famiglia del ciclismo piemontese è in lutto per la scomparsa di Amedeo "Dino" Angiulli, che ci ha lasciatiall'età di 87 anni dopo lunghe sofferenze, da lui affrontate con grande coraggio fino all'ultimo giorno della sua vita.
Dino, classe 1938, era stato un ottimo corridore Dilettante, che a cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso aveva difeso i colori delle squadre più blasonate dell'allora fiorente ciclismo piemontese: nell'ordine il Fiat, il Ceat, l'Ucat e la Settimese Ulla.
Velocista di grandi qualità, aveva collezionato numerosi successi che lo hanno portato fino ad un passo dal professionismo. Tra le sue vittorie di maggior spicco, classiche importanti come la Torino-Tigliole, il Trofeo RCM, la Milano-Asti e il Piccolo Giro di Lombardia.
Campione in bici, pur con il comprensibile rammarico per non aver potuto coronare il sogno di passare professionista, Dino Angiulli lo è stato ancora di più dopo aver attaccato la bicicletta al chiodo. Gioviale, empatico, garbato, Dino era l'amico sincero di tutti coloro che, come lui, amavano il ciclismo. La lunga malattia dell'ultimo periodo lo aveva minato nel fisico ma non aveva mai spento, neppure nei momenti più difficili, il suo sorriso.
In questo momento di dolore, tutti noi che lo abbiamo conosciuto e che gli abbiamo voluto bene ci stringiamo con affetto alla moglie Lilia e ai suoi figli Alessia ed Emanuele, nel ricordo di un caro, grande e indimenticabile amico. Ciao Dino, che la terra ti sia lieve!
I funerali saranno celebrati sabato 23 agosto alle ore 10 a Torino nella Parrocchia Risurrezione del Signore di via Monte Rosa 130, dove oggi alle 17,30 verrà recitato il S. Rosario.
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