
Il grande sconfitto di giornata è Remco Evenepoel. Il belga nella cronoscalata di oggi,ha rischiato di perdere il terzo posto in classifica generale e il suo distacco da Pogacar e Vingegaard è ora veramente importante.
Il belga ha ammesso di aver avuto una crisi e di non essere stato bene, non ha saputo spiegare cosa non abbia funzionato e si è limitato a dire che quella di oggi è stata una delle giornate più difficili della sua carriera e che aveva pensato di fermarsi.
«Non so cosa mi sia successo, probabilmente non avevo le gambe. Una sensazione davvero brutta, una prestazione davvero pessima per me. La partenza è stata comunque abbastanza buona, ma dopo 4-5 minuti di salita sentivo già che le mie gambe erano abbastanza vuote, quindi stava andando davvero male».
Nella tappa di giovedì Evenepoel non era andato bene, ma era riuscito a limitare i danni: in classifica generale aveva già iniziato a perdere minuti preziosi rispetto ai suoi avversari. Il belga sperava che quella fosse la sua unica crisi e di certo non poteva immaginare che nella cronoscalata di Peyragudes la situazione potesse peggiorare ulteriormente. Ora in classifica generale Vingegaard è rimasto al secondo posto con un gap di 4’07”, mentre Remco ha un ritardo di 7’24” e rischia di scendere dal terzo gradino del podio, perché appena 6 secondi dietro c’è Lipowitz.
«No, al momento non so spiegare cosa mi sia successo, forse nei prossimi giorni, ma per il momento non so davvero cosa mi sia accaduto».
Lo sguardo di Evenepoel non era solo quello di un uomo che aveva subito una sconfitta importante, ma il suo sguardo era incredulo, perché incapace di dare una spiegazione a quanto accaduto nei 10 chilometri verso Peyragudes.
«Non penso che questo sia il risultato dello stress che causa il Tour, penso di aver gestito tutto abbastanza bene, tutto è andato liscio fino a ieri e alla fine è andato tutto bene nonostante la perdita di tempo. Ma oggi è stata una cosa che non mi aspettavo davvero. Mi sentivo abbastanza bene la mattina, pronto a provarci e poi è arrivata questa prestazione davvero pessima».
Evenepoel si sente colpevole perché non è riuscito ad ottenere quello che si era prefissato e il dispiacere, non è solo per se stesso, ma anche per la squadra che fino ad oggi lo ha sempre sostenuto. «Come fai a gestire una corsa quando sai che le gambe non funzionano? È davvero una partita mentale arrivare al traguardo. Ero davvero vicino a rinunciare a un certo punto, ma poi penso che al momento giusto dall’ammiraglia mi abbiano detto che dovevo continuare, che il tempo perso rispetto ad altri ragazzi era ancora piuttosto limitato, tranne che per Jonas e Tadej, quindi penso che questo mi abbia motivato ad andare avanti». Evenepoel oggi ha pensato di fermarsi e stava per mettere i piedi a terra. La sua delusione è tanta, ma sa anche che deve ritrovare la fiducia in se stesso perché deve raggiungere l’obiettivo che si era prefissato prima della partenza: arrivare sul podio di Parigi. «Sono ancora molto deluso dalla mia prestazione di oggi, soprattutto quando vedi Jonas passarti davanti. E’ mentalmente difficile. Sapevo che negli ultimi due o tre chilometri stavo andando molto piano, che c'erano grandi possibilità che Jonas mi superasse e poi è successo nella parte più ripida della salita, ma alla fine ero abbastanza preparato anche quello. Spero solo di stare meglio domani. Questa è l'unica cosa che posso sperare».