
Sarà una EF Education-EasyPost d’assalto quella che si presenterà al via del Tour de France 2025 sabato 5 luglio. Nessuna ambizione per la classifica generale e, verosimilmente, nessuna ambizione per quanto riguarda le volate di gruppo, ma tanta voglia di infiammare la corsa con attacchi da lontano. Le tappe miste, vallonate, di cui questo Tour è pieno, potrebbero essere il terreno ideale per la formazione americana.
Per pedigree e storico, Ben Healy e Neilson Powless sono i corridori dai quali ci si aspetta di più. Il coraggio di attaccare non manca certo a nessuno dei due, ma andrà trovato il momento giusto per provare a vincere una tappa. Marijn Van Den Berg è il corridore più veloce, potrebbe provare a gettarsi in volata oppure attaccare da lontano nelle tappe altimetricamente più facili. C’è poi Kasper Asgreen, che dopo la vittoria di Gorizia al Giro d’Italia proverà a ricercare le stesse sensazioni alla Grande Boucle.
Orfana di Carapaz, out per un problema gastrointestinale, Alex Baudin è il più scalatore della truppa e farà l’esordio nel Grande Giro di casa, mentre per Michael Valgren e Harry Sweeny si prospetta un Tour di sacrificio in favore dei compagni. Completa la formazione Vincenzo Albanese, reduce dal convincente successo di tappa al Giro di Svizzera e a sua volta pronto a testarsi per la prima volta in Francia.
«Ho sempre seguito il Tour in TV - ha detto Albanese -. Partecipare per la prima volta mi rende davvero felice. È stato un percorso difficile per arrivare fin qui. Negli anni ho avuto qualche battuta d’arresto e ho dovuto allenarmi duramente per tornare più forte di prima. Questa è una delle occasioni più importanti della mia carriera e spero di essere all’altezza. I primi 10 giorni sono più adatti alle mie caratteristiche. Farò di tutto per aiutare la squadra. Il mio obiettivo personale è provare a vincere una tappa. Con questo team avremo molte opportunità».
«Mi piacerebbe tantissimo vincere una tappa al Tour de France - è stato il commento di Healy -. L’anno scorso è stata la mia prima esperienza al Tour ed è stato qualcosa di enorme. Sono davvero orgoglioso di come abbiamo corso: siamo sempre stati protagonisti. È un peccato aver perso Richie in avvicinamento alla corsa, perché al Giro volava, ma credo che noi altri siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità. Avremo tante occasioni. Siamo una squadra molto equilibrata e possiamo giocarci le nostre carte quasi ogni giorno al Tour. Questa primavera mi ha dato tanta fiducia: ho ottenuto i miei migliori risultati nelle Ardenne e alla Strade Bianche, e ho vinto nei Paesi Baschi. Dopo il Delfinato, ho lavorato duramente in altura ad Andorra. Ora è il momento di correre».
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.