| 16/07/2008 | 09:55 Oggi, trenta anni fa, il 16 luglio 1978, sull' Alpe d'Huez, il Tour de France fu sconvolto dall'«affaire Pollentier», uno dei suoi scandali "doping" più eclatanti. Il corridore belga della Flandria, che si era imposto l'anno prima nel Giro d'Italia, aveva vinto quel giorno, precedendo Hennie Kuiper, e si era di fatto impadronito anche della maglia gialla, detronizzando il connazionale Bruyere.
Ma Pollentier sarebbe stato clamorosamente sorpreso in evidenza di colpa al controllo antidoping dal giudice italiano Sacconi, che restòì esterrefatto nello scoprire come lo scalatore belga si fosse attrezzato, al di sotto della maglietta intima indossata nonostante l'afa di un giorno di estate, di un sistema ingegnoso di tubicini fissati alla pelle da cui prelevare del liquido organico "pulito". E verosimilmente non "truccato", come il buon Pollentier - reo confesso a priori... - considerava il suo.
Pollentier fu cancellato dalla corsa, la tappa andò a Kuiper e la maglia gialla per quel giorno, e per i restanti sino al traguardo di Parigi, per il suo primo Tour, l'avrebbe indossata Bernard Hinault.
Ma lo stratagemma di un doping in qualche modo artigianale, dal reato così flagrante da diventare... fragrante, avrebbe fatto curiosamente proseliti: ed in ben altra situazione di dolo.
E certo Pollentier questo non lo avrebbe immaginato, ma qualche decennio dopo sarebbe stato il turno di un celebre camorrista napoletano a proporne il "remake". Quando, nelle corsie di un grande Ospedale della città, costui avrebbe cercato di spacciare come proprio, da misteriosi cateteri che spuntavano tra le coltri, un campione - di sangue, stavolta - non suo.
Un prelievo in questo caso "positivo" e patologico, che potesse dimostrare che non fosse sano come un pesce, ma affetto invece da una grave insufficienza renale, tale da meritargli i comodi arresti domiciliari...
Più immeritati in assoluto, non è difficile convincersene, di quella maglia gialla di Michael Pollentier della Flandria, placcata al di là del lecito e della fantasia, sull'Alpe d'Huez, nel 1978.
Gian Paolo PORRECA
E' stato un finale al cardiopalmo per la sesta tappa del Tour de Suisse, una vera e propria sfida tra gruppo e fuga iniziata addirittura sin dai primi chilometri. Niente da fare però per i fuggitivi di giornata, nella corsa...
Nicholas Prodhomme mette a segno il colpo del ko nella terza tappa della Route d'Occitanie, la "tappa regina" che ha portato il gruppo da Pujaudran a Luz Ardiden dopo 173, 8 km con il Tourmalet e la salita finale nel...
Dopo due anni di digiuno, l'Italia torna a far festa al Giro Next Gen. È Filippo Agostinacchio (Biesse-Carrera-Premac) a spezzare la maledizione, dopo un frazione tutta all'attacco che lo ha visto arrivare in solitaria grazie a un assolo di circa...
A seguito di un'indagine preliminare sulle dichiarazioni rese al termine della ventesima tappa del Giro d'Italia (quella del Colle delle Finestre, dispitata il 31 maggio scoso) dal belga Dries De Bondt, corridore dell'UCI WorldTeam Decathlon-AG2R La Mondiale, l'Union Cycliste Internationale...
Il tema della sicurezza è sempre in primo piano e ieri in Belgio, sul traguardo della seconda tappa, c’è stato un debutto importante. Per la prima volta, infatti, è stata adottata la "Safe Cycling Finish Barrier": si tratta in pratica...
Questa è la settimana dedicata a Eddy Merckx e al suo ottantesimo compleanno e il Cannibale, tra un festeggiamento e un’intervista, ha voluto lanciare una sfida a Remco Evenepoel e Tadej Pogacar: al fiammingo piacerebbe che i due campioni si...
Darfo Boario Terme è pronta nuovamente ad accogliere una manifestazione tricolore anche nel 2025, come svelato ieri nella presentazione al “Belvedere Silvio Berlusconi” al piano 39 di Palazzo Lombardia. Questa volta la città termale della Valle Camonica ospiterà, sabato 28...
Dal 1988 la maglia iridata di campione del Mondo, dal 1993 al 2017 la maglia rosa del Giro, dal 2017 la maglia roja della Vuelta, dal 2022 la maglia gialla del Tour, dal 2018 la Trek (prima Segafredo poi Lidl)...
Il tour de Suisse sembra più francese che mai, dopo quattro giorni di gara con Romain Gregoire leader della generale, ecco che ieri la maglia gialla è passata sulle spalle di un altro transalpino che sta infiammando i cuori dei...
Dopo la rivoluzione di ieri, con Luke Tuckwell che ha conquistato la maglia rosa, il Giro Next Gen propone oggi la sesta tappa: la Ovada - Acqui Terme di 155 km propone un finale tutto da interpretare. per seguire...
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.