
Fra i partenti del prossimo Giro d’Italia, sono in tutto sei i corridori che, qualora riuscissero ad ottenere un successo parziale, entrerebbero di diritto nel ristretto club dei vincitori di tappa in tutte e tre le grandi corse a tappe.
Tra costoro il nome più blasonato è quello indubbiamente di Wout van Aert che, forte dei 9 trionfi al Tour de France e dei 3 alla Vuelta già in tasca, cercherà in ogni modo di completare il cerchio alla Corsa Rosa 2025, una missione questa che, parallelamente, vedrà impegnati anche Romain Bardet (quattro tappe alle Grande Boucle e una alla Vuelta il suo score in carriera), Rafal Majka (3 tappe al Tour e 2 alla Vuelta), Simon Clarke (una tappa al Tour e due alla Vuelta), Adam Yates (una tappa al Tour e una alla Vuelta) e Wout Poels.
Il classe 1987 olandese dell’XDS Astana, primo sui traguardi di Saint-Gervais Mont-Blanc al Tour 2023 e di Guadarrama alla Vuelta dello stesso anno, potrebbe però, a differenza dei colleghi, scrivere un ulteriore piccolo pezzo di storia poiché, in caso di successo, diverrebbe il più anziano nella storia a riuscire nell’impresa strappando tale titolo dalle mani nientemeno che di Roger De Vlaeminck.
Il “Gitano”, infatti, completò la trilogia nel 1984, in maglia Gis, vincendo il 25 aprile del 1984 l’ottava tappa della Vuelta Espana a 36 anni, 8 mesi e 1 giorno, un’età di poco superiore ai a 36 anni, 7 mesi e 3 giorni con cui, appena l’anno precedente, Lucien Van Impe aveva ritoccato il record d’anzianità.
Poels, 37 anni compiuti lo scorso primo ottobre, qualora alzasse le braccia al cielo al Giro scavalcherebbe dunque entrambi i belgi, regalando a sé stesso e al ciclismo olandese una soddisfazione di cui andare certamente fieri e un primato che potrebbe durare davvero a lungo.
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