CICLISMO TROPPO VELOCE, C'È CHI PENSA DI RALLENTARLO

APPROFONDIMENTI | 19/04/2025 | 12:25
di Lucia Blini

Chi va piano va sano e va lontano, ma nel ciclismo, come in tutto lo sport, è la velocità il fine primo e ultimo. Nel ciclismo di oggi si va velocissimo: ragazzi impazienti di affermarsi che si mettono in modalità fuga per dare spettacolo. Il cilcismo di oggi, però, è anche fatto di tante cadute, troppe, alcune anche molto gravi e dolorose. Il mondo del ciclismo e gli organismi che lo regolano si stanno interrogando. Oggi Piero Mei su Il Messaggero tratta con attenzione questo delicato argomento.


«I primi Giri d'Italia si correvano ad una velocità che andava tra i 25 e ì 29 chilometri orari - scrive Mei -, quello del 2024 ha fatto registrare una media di 41,86. La velocità di punta nell'ultimo Tour de France è stata di 130 km/h: in discesa, d'accordo. In zona scapicollo, però».


È necessario studiare qualcosa, sono in atto riflessioni e valutazioni: si parla di sperimentazione. «La sperimentazione – durante questa stagione, la gara è da definire, aggiunge sempre Mei - è stata annunciata, pure se con qualche perplessità, da David Lappartient, il 5lenne politico francese, recente candidato non eletto alla presidenza del Cio (4 voti), che è il presidente dell'Uci, l'ente che governa il ciclismo mondiale. E, tra gli accorgimenti del futuro per disinnescare la miscela esplosiva "velocità-incidente" che è quella che incombe sul traffico automobilistico ordinario, prendendo il primo posto statistico fra le cause di mortalità, spunta questa idea di rallentamento, un po' da ciclismo "zona 30", che contraddice il "citius", vai più veloce, prima parola del motto olimpico "citius, altius, fortius". È allo studio anche una specie di air bag, sul tipo dei piloti di auto, moto e cavalli ma risulta difficile immaginare qualcosa di leggero o meglio leggerissimo da indossare quando il sole incoccia e si viene giù magari dal mitico Ventoux dove non cresce un filo d'erba e neppure una foglia d'albero».

La bicicletta è finita sotto la lente di ingrandimento. Sempre più veloce e performante, è chiaramente l'oggetto di studio. «È la bicicletta sulla quale si stanno cercando soluzioni "frenanti". E qui entrano in ballo i famosi "rapporti", braquet in francese - spiega Mei -. I "rapporti" riguardano il cambio, un congegno di italica invenzione che rende possibile allungare lo sviluppo di metri coperti a pedalata con la catena che si muove da un rotore all’altro. Più son grossi questi, più si va, ma anche più la pedalata è faticosa. Ora la riduzione del congegno, o un'altra diavoleria (il pulsante pit limiter della Formula Uno?) proporrà altre novità: la frequenza della pedalata, che diventerà essa sì più veloce giacché un giro sarà meno duro, e con la frequenza della pedalata potrà perfino mutare l'assetto in sella, in piedi sui pedali o seduto che si stia. E quindi, per deduzione, allenamenti diversi al diverso movimento. "Il tutto per andare più piano?"». Forse, perchè chi va piano...


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COMMENTI
Ciclismo?
19 aprile 2025 12:59 Miguelon
Neanche più la libertà di andare alla velocità che si vuole? Ci toccherà cambiare sport. Per Lappartient propongo l'uso del triciclo al posto della bici. Con pedali sulla ruota anteriore. Così andiamo sul sicuro.

Quelli di settore?
19 aprile 2025 13:10 Bullet
Bravo chi ci ha capito qualcosa...al giù dal Ventoux ho avuto un attimo di smarrimento...perché i siti e giornali di settore non approfondiscono questi temi con tecnici ed ex corridori invece di lasciarlo fare ai quotidiani che a mala pena sanno che esiste la bicicletta? Ci sarebbe un'informazione più centrata ma forse poi potrebbe uscire qualcosa di poco gradito che stonerebbe con l'esaltazione continua di questo ciclismo.

Mi sembra
19 aprile 2025 13:19 canepari
una bischerata...

Considerazione
19 aprile 2025 14:12 italia
Sparito il tandem, sparita la 100 km, sparito il mezzofondo, su pista le prove cronometriche dove si raggiungono velocità pazzesche sono ridotte al lumicino (ad es. il km si corre soltanto ai mondiali o nei campionati nazionali), non viene dato il tempo negli sprint addirittura anche al .. Tour de France; ora si vuole limitare la velocità !! Perché uno si chiede? Per limitare le cadute la risposta.
La vera risposta per quei pochissimi che hanno particolari antenne è di una semplicità chiara ed evidente; è la solita opera OSTRACISTICA avverso il ciclismo. Mi spiego
La VELOCITÀ CREA INTERESSE E AMMIRAZIONE VERSO GLI ATLETI;
Noto che negli anni ’20 i ciclisti erano ammirati dal popolo in quanto in un giorno con la bici facevano 400 km !!
Negli ultimi anni questa è aumentata in modo esponenziale FORSE anche dalla considerazione del fatto che aumentando le temperature cala la densità dell’aria (vedere cronometro TA fatta a marzo o a settembre negli anni del covid), dalle ruote fluidodinamiche che aumentano le velocità in modo esponenziale, dalla possibile variazione dell’atmosfera terrestre ……..
La prova del nove del mio pensiero è questa.
Anche negli altri sport si provocano cadute e allora perché nell’automobilismo, nel motociclismo, nella motonautica col quiz che i dirigenti limitano la velocità dei mezzi che ha grande e DETERMINANTE impatto sul pubblico.
Inoltre se il ciclismo è pericoloso perche non si adottano accorgimenti tecnici, ausili presidi finalizzati alla protezione fisica dei ciclisti? No si propone di limitare la velocità; lo scopo non sono le cadute ma limitare l’interesse, anzi il crescente interesse prestazionale verso il ciclismo.
Opinione personale.

@italia
19 aprile 2025 16:00 Bullet
La mia velocità media su tratti in pianura rettilinei brevi fatti forte è la stessa di tot anni fa a pari bici quindi sulle questioni climatologiche non sono così sicuro e a crono quando fa caldo c'è il fattore efficienza fisica (peggiore) che compensa, di più o meno dipenderà dai casi, la maggior penetrazione aerodinamica. Rallentare uno sport ovvio che è un non senso ma prima mi devono spiegare in modo esatto cos'è che porta questo miglioramento di prestazioni continuo perché, anche come capacità polmonari, a occhio anni fa erano anche superiori. Se poi c'è un fattore oggettivo che porterà a fare 50 di media e poi 55 e così via allora qualcosa dovranno fare per rallentare ma devono dire cos'è altrimenti è tutto molto troppo fumoso.

Articolo
19 aprile 2025 16:32 SoCarlo
Alquanto insulso.
Seized contraria all'idea? VA benissimo, argomenta la posizione e via...
Non convince i lettori denigrare un tizio perché ha ottenuto 4 voti, o il riferimento alla f1.
Personalmente dopo aver letto l'articolo mi son detto che se questi sono i motivi contro l'iniziativa, non c'è ragione per non essere d'accordo. In pratica un autogol in gergo calcistico

Considerazione
19 aprile 2025 18:00 italia
Se la tua velocità media è la stessa con il passare degli anni vuol dire che c’è un miglioramento anche a livello amatoriale, in quanto dovrebbe DECRESCERE con l’avanzare dell’età.
Con l’aumentare delle temperature la densità dell’aria è minore; l’efficienza fisica cala in presenza di temperature elevate, ma ad esempio una crono che si fa a 18 gradi invece di 15 è preponderante la minore densità rispetto alla perdita di efficienza fisica, peraltro limitata con fantastici integratori in commercio.
Le ruote fluidodinamiche quando furono introdotte fu fatto uno studio dal quale risultò che il vantaggio era a 40 orari di circa 800 m; da quegli anni sono state migliorate e quindi si presume che il vantaggio è di circa 1 km; con l’effetto “mucchio” questa velocità aumenta esponenzialmente nel senso che 100 corridori con le ruote FD hanno un vantaggio di 1 km cadauno, 100 corridori messi insieme producono un valore nettamente superiore; ancora ulteriormente aumentato ESPONENZIALMENTE nel caso di modeste discesette del 2/3 %; forse questa è la spiegazione che il gruppo quando affronta delle discesette …. DECOLLA !
Comunque le velocità vedendo gli ordini d’arrivo sono aumentate in maniera esponenziale da qualche anno.
Altra spiegazione potrebbe essere a livello meramente speculativo il COVID che forse ha aumentato l’efficienza fisica degli atleti.
Altra motivazione dell’aumento, potrebbe essere, sempre a livello di pura speculazione, di qualche prodotto non considerato doping che ha l’effetto dell’aumento dei valori del sangue ( una particolare vitamina-ormone).
Secondo me a livello di ricerca delle cause bisognerebbe accertare se questo aumento riguarda soltanto il ciclismo o altri sport; ci potrebbe essere d’aiuto uno sport in particolare: il salto con gli sci di roglic memoria; perché questo sport ? Per il semplice motivo che viene presa la velocità di uscita dal trampolino; onde per cui se qualche esperto in materia afferma che la velocità è rimasta piu o meno uguale nel corso degli anni allora il problema riguarda il ciclismo; se è invece manifestatamente aumentata come nel ciclismo, sorge un problema forte in quanto potrebbe riguardare l’atmosfera, in quanto l’indice di schuman si è innalzato arrivando a quasi 8.
Ribadendo che le mie affermazioni sono mere speculazioni fatte in una noiosa vigilia di Pasqua senza valide corse da guardare, potrebbero con molta probabilità essere delle cavolate.
Comunque nel mio post precedente metto in evidenza che qualcuno ha paura della velocità nel ciclismo; ribadisco che la velocità per me è fonte forte di INTERESSE E DI AMMIRAZIONE del pubblico e di conseguenza degli SPONSOR; ed è in linea nel fatto che tutte le specialità veloci, come citato, sono state messe in sordina …. Senza un motivo logico.
Saluti a chi legge questo “pistolotto” e auguri di buona Pasqua



@italia
19 aprile 2025 18:35 Bullet
Il mio tot anni fa era tipo 7-8 anni non di più e a pari capacità fisica, alla vista medica l'iri e spirometria sono più o meno sempre quelle e anche come km annui. Comunque il mio riferimento per valutare i prof. è sulle crono di un'ora anche non completamente piatte, e lì, stranamente, non c'è tutta questa differenza con 20 anni fa , i top allora facevano poco oltre 52 di media, oggi per me massimo farebbero 53 mentre nelle corse da 40-41 si è passati a 46-47, questo non me lo spiego. Ricambio gli auguri.

Il messaggero?
19 aprile 2025 18:47 VanderLuca
Vale la pena commentare un articolo de Il messaggero? Non si poteva ignorare e basta....

Bisogna
19 aprile 2025 20:35 Bicio2702
lasciare che il ciclismo si evolva in maniera naturale.
Se i corridori vanno sempre più forte, va bene così.
Si adegueranno gli organizzatori con tratti più sicuri, asfalti fatti bene, protezioni, sicurezze e soprattutto PENE SEVERE a chi connette scorrettezze ai danni degli altri in piena volata.
Se limitano la velocità della bicicletta, non è più ciclismo. È schifezza.

Controcorrente
20 aprile 2025 06:40 Gattins
Si può fare. Un ciclismo un po' piu lento si può fare. Basta ideare un sistema che non penalizzi nessuno atleta( cosa che farebbe il limite dei rapporti che favorirebbe chi spinge più agile) e non intralci la ricerca di bici più performanti. l, idea sarebbe qualche diavoleria da inserire sui mozzi per portar via qualche watt o semplicemente mescole dei pneumatici più grippanti e quindi meno veloci. le stesse
per tutti.
In fondo il ciclismo anni 80 non era mica più noioso di oggi.

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