SORPASSI PERICOLOSI E MINACCE: L'ESPERIENZA DELLE RAGAZZE TRENTINE E LA "CONFERMA" DELL'AVVOCATO BALCONI

APPROFONDIMENTI | 13/04/2025 | 08:20
di Nicolò Vallone

Se Roma non fu costruita in un giorno, un deterrente non basta a colmare le carenze culturali di un Paese in tre mesi e mezzo. Anche con l'entrata in vigore del nuovo Codice della Strada la convivenza tra utenti della strada continua a essere pericolante, pure negli angoli d'Italia meglio funzionanti secondo vari parametri. In settimana Annalisa Benatti, direttrice sportiva del Team Femminile Trentino (squadra composta da cicliste Esordienti e Allieve, con sede a Villazzano: vedi foto) ha raccontato a Il T Quotidiano la doppia disavventura capitata martedì durante un allenamento della squadra, nello stesso territorio dove si allenava e dove ha perso la vita il 24 gennaio Sara Piffer.


Episodio 1: «Sulla provinciale della Destra Adige, tra Nave e il ponte di Zambana, un’auto a velocità folle ha sfiorato le nostre ragazze, alcune delle quali sono dovute uscire di strada per scongiurare il peggio. Ho provato a seguire l’auto, ma l’automobilista si è accorto, ha sorpassato un veicolo fermo al semaforo del ponte di Zambana ed è scappato con il rosso


Episodio 2: «Sulla salita da San Lazzaro a Meano, stavo procedendo affiancata alle ragazze perché erano scosse dall'avvenimento precedente e così si sentivano più sicure. Due automobilisti hanno atteso il momento giusto per sorpassarci, il terzo invece ha prima clacsonato, poi urlato di tutto dal finestrino, infine è sceso e ci ha minacciate con insulti allucinanti! Troppa gente non aspetta nemmeno un secondo, non si rende conto della pericolosità di alcune manovre e non pensa che in sella ci sono persone vere, magari giovani che cullano una passione tra molti sacrifici. Le mie atlete vengono da paesi lontani da Trento, fanno sforzi enormi con le loro famiglie e poi si ritrovano a rischiare la pelle: il ciclismo è uno sport altamente formativo che sa affascinare tante persone, come fanno però a crescere campioni e campionesse se chi pedala non può farlo in sicurezza?»

Tale testimonianza trova conforto, o meglio una sconfortante conferma, proprio nell'articolo dell'avvocato Federico Balconi che abbiamo pubblicato ieri mattina qui sul sito: i ritiri di patente sono aumentati di un terzo rispetto all'anno scorso nello stesso periodo, ma i numeri dei morti in bicicletta sono rimasti drammaticamente uguali. Dalla nostra redazione giunge la massima vicinanza alla diesse Benatti, al suo gruppo sportivo e a chiunque rischia ogni giorno per amore della bici. A voi lettori e appassionati, l'invito a leggere (se non l'avete già fatto) l'approfondimento dell'avv. Balconi.


Copyright © TBW
COMMENTI
Subcultura
13 aprile 2025 11:18 rufus
Subcultura imperante, ignoranza abissale. Questa purtroppo e' diventata l'Italia. La culla della cultura occidentale, del rispetto reciproco e' diventata la giungla dei nuovi barbari, sui loro SUV da due tonnellate che si sentono padroni del mondo.

Mentalità da solo loro padroni della strada
13 aprile 2025 12:26 Bullet
In Italia, purtroppo, si sa già cosa si trova sulle strade e l'episodio 2 me ne ricorda uno dei diversi incontri infelici con automobilisti e si parla già più di 20 anni fa, salvo poi, di fronte a 10 corridori uomini che han risposto a tono, il soggetto risaliva di corsa in auto.

Aggiungo
13 aprile 2025 12:38 Bullet
In più aggiungo come si fa a fare gesti così con un gruppo di ragazze. Mi ricordo un giorno in bicicletta non molto tempo fa, raggiunto un gruppo di almeno venti solo donne cicloamatrici, che prima non avevo mai visto un gruppo di sole donne, dopo che chiesi a una di loro se erano tutte donne, le feci i complimenti. Ci va ancora più rispetto se no siamo solo uomini piccoli piccoli.

Giungla
13 aprile 2025 15:41 lupin3
troppi subumani impuniti sulle strade italiane

Forti con i deboli, deboli con i forti
14 aprile 2025 12:52 Cicloboscaro
Premesso che sempre meglio evitare liti, ma per mia esperienza 30ennale tutte le volte che mi hanno sfiorato, suonato ecc io gli ho sempre fatto il segno di fermarsi e tornare indietro... Il 98% codardi scappavano... Siamo alle solite l'italiano è micio da tastiera.

Forti con i deboli, deboli con i forti
14 aprile 2025 12:58 Cicloboscaro
Premesso che meglio evitare litigi ma in 25anni circa di uscite il 98% di quelli che mi hanno sfiorato, suonato ecc alla mia richiesta a segni di tornare indietro per chiarirci scappavano come codardi quale erano...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Parla italiano la seconda tappa del Tour de Suisse, la Aarau - Schwarzsee di 177 km: a cogliere il successo è stato Vincenzo Albanese che ha regolato l’elvetico Fabio Christen della Q36.5 e il britannico Lewsi Askey della Groupama FDJ....


130 km di fuga, di cui oltre 60 in solitaria, oggi nella seconda tappa del Giro Next Gen Jonathan Vervenne ha fatto quella che può essere definita una piccola impresa. Il suo obiettivo era quello di vincere la cronometro individuale...


A partire dal 2026, il Critérium du Dauphiné assumerà un nuovo nome e diventerà Tour Auvergne-Rhône-Alpes, riflettendo il sostegno sempre crescente della Regione ospitante. La vibrante tavolozza di paesaggi della regione Auvergne-Rhône-Alpes ha portato la gara a un livello completamente...


Con il trionfo ottenuto nell’edizione 2025, Tadej Pogacar è diventato il 52° ciclista a scrivere il proprio nome nell'albo d'oro del Giro del Delfinato, il terzo capace di firmare il massimo risultato vestendo la maglia iridata dopo i francesi Louison...


Nella seconda tappa del Giro Next Gen, la Rho Fiera / Cantù di 146 chilometri, fa festa il belga Jonathan Vervenne. Il 22enne della Soudal Quick-Step Devo Team ha tagliato il traguado della cittadina brianzola con 30" di vantaggio su Aubin...


È sembrato quasi (ma è solo una suggestione, certo!) che, lassù tra i cieli, qualcuno seguisse il pedalare di Fabio, ne ascoltasse i battiti cardiaci, si preoccupasse per la sua fatica… E riempisse quindi d’aria i polmoni per soffiare via...


Al termine del Giro del Delfinato Jonas Vingegaard torna a casa con una medaglia d’argento al collo. Non era questo il risultato che voleva, ma al momento, il campione danese si sente soddisfatto. «Non è una cosa di cui essere particolarmente...


E ci frega di brutto, al primo squillo del telefono, noi che volevamo uscirgli di ruota sulla destra per batterlo allo sprint e rimembrare soavi dell'epopea sua e dei radiosi 80 anni da compiere il 17 giugno, Eddy Merckx. «Complimenti...


Remco Evenepoel ha concluso il Delfinato con il quinto posto nell’ultima tappa e il quarto nella classifica finale. Nel suo carniere c’è anche una vittoria nella cronometro individuale, ma questi risultati non possono bastare per salire sul podio finale del...


Appena prima del Tour de France, come di consueto, ci saranno delle maglie Tricolori da assegnare. Quelle maschili (e non solo) saranno messe in palio in Friuli Venezia Giulia, prima con la cronometro del 26 giugno (che vedrà impegnate tutte...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024