L'ORA DEL PASTO. NANE PINARELLO E' SEMPRE LI': 102 ANNI FA, IERI, OGGI, DOMANI... GALLERY

STORIA | 10/07/2024 | 10:04
di Marco Pastonesi

Stava lì nella sua bottega. Protetto da un camice, come un operaio, ma anche come un chirurgo. Riparava, e forse curava; sistemava, e forse guariva; e intanto ricordava e progettava, e forse sognava. Trovai una sedia, estrassi il taccuino, impugnai la penna. Nane Pinarello: “Cresciuto a polenta, il pane solo a Pasqua e Natale”, “Cominciai a lavorare a dodici anni e mezzo”, “Dal casoìn, un negozio di alimentari, ma solo per mangiare, di nascosto buttavo giù mezzi bicchieri di zucchero per rinfrancarmi, poi il pittore da muro, infine in bottega, quella delle bici Paglianti, una lira alla settimana, ma c’erano le bici”. Le bici e il ciclismo. La sua vita.


Nane Pinarello è ancora lì. Da nove mesi una parte della bottega è diventata un bar, il Koffee Bike Treviso, nel Borgo Mazzini, nel centro storico, un ingresso sulla piazza del Grano, quella del mercato del martedì. Nane sorveglia, nelle gigantografie giganti. Nane presidia, nelle maglie. Nane domina, nella memoria. Si servono caffè, si allungano spritz, si sfornano brioche, si propongono tramezzini, si va dalle colazioni agli aperitivi, dagli stuzzichini ai piatti, sette giorni su sette, un bar è anche un luogo d’incontri, un punto di riferimento e ritrovo, un centro sociale. E qualcosa di ciclistico, trasformato, rinnovato, un omaggio, un’eco, rimane.


Era il 1993. Pinarello mi confidò che “avevo un fisico magro, poco torace, con il grande caldo mi scioglievo, dopo un centinaio di chilometri non ne avevo più e prendevo le mie belle cotte, ma ci davo dentro, andavo in fuga, aiutavo, non mi arrendevo, tiravo anche a cinquanta all’ora”. Il debutto nel professionismo, ma da isolato, alla fine del 1946, con il Giro di Lombardia: “Mi presentai in bici e valigia. Sul Ghisallo feci la mia parte, in cima ero settimo. Poi la discesa, come pazzi, e la pianura, a tutta. Alle porte di Milano vomitai anche l’anima e mi ritirai”. Incontri ed episodi, corse e corridori, quanta umanità anche nel circuito di Castelfranco Veneto del 1947: “Nel finale, fuga a due, Fiorenzo Magni e io. Si correva dalle mie parti, ci tenevo a vincere, un po’ ingenuamente gli chiesi il permesso. Fiorenzo mi spiegò: ‘Se ti lascio vincere, che cosa dirà la gente? Che Magni lo ha lasciato vincere’. Aveva ragione: Non si deve imbrogliare la gente. La volata fu vera. E vinse lui”.

Era il ciclismo più amato, duro, prima durante e dopo, un ciclismo anche letterario, poetico alla sua maniera polverosa e perfino dolorosa: “Giro d’Italia del 1949, la Cuneo-Pinerolo, il volo di Coppi, Bartali a undici minuti, io a quarantaquattro. Ma non finì lì. A Pinerolo il nostro albergo era chiuso. Vagammo alla ricerca di una pensione. Finalmente ne trovammo una aperta. Alle otto di sera, il sospirato bagno. In una tinozza dove si pulivano i piatti. Dentro in tre, tutti insieme”.

Due Giri d’Italia, nessun Tour de France. Ma da artigiano e poi da industriale, ne ha corsi e vinti, da protagonista e da primatista. Pinarello sulle bici del Tour in tv, Nane sulle pareti del bar a Treviso. Il suo volto sembra scolpito nel legno. Oggi sono centodue gli anni dalla nascita.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Nane Pinarello
10 luglio 2024 17:07 vecchione
Veramente una persona perbene.
Il palmo della sua mano sinistra era la sua agenda e la sua rubrica.
Ha anticipato il palmare, a suo modo.
Sempre cordiale e gentile con tutti.

Nane
10 luglio 2024 19:24 TonyBurighel
E adesso in centro a Treviso, in piazza del Grano, abbiamo una banca al posto del negozio Pinarello, ggwp

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Colpaccio di Timo De Jong (VolkerWessels) nella quarta tappa del Tour of Holland, da 158.3 chilometri con partenza da Emmen e arrivo in cima al Col du Vam, alla dodicesima scalata dello stesso strappo degli Europei due anni fa. All'epoca...


Sabato 18 ottobre è il giorno di un nuovo prestigioso traguardo nella storia del Team Technipes #inEmiliaRomagna, che conquista il titolo nazionale cronosquadre Under 23, coronando una stagione già importante dal punto di vista della crescita collettiva. A firmare l'impresa...


“Don’t race, have fun”: non una semplice frase, ma la filosofia che contraddistingue la VENEtoGO, la social ride ideata da Filippo Pozzato e inserito all’interno della “Settimana Veneta” di Ride the Dreamland. Una manifestazione che si distingue per la sua...


Primo podio internazionale per Sara Casasola. La friulana della Crelan Corendon oggi si è classificata al secondo posto nella gara di Essen (Belgio) prova valida per la Challenge Exact Cross per donne elite. La venticinquenne udinese di Maiano seconda anche...


La Top Girls Fassa Bortolo si è laureata campione d'Italia cronosquadre della categoria donne elite a San Biagio di Callalta nel Trevigiano. La regazze Chiara Reghini, Marta Pavesi, Irma Siri e Sara Luccon guidate da Rigato, hanno chiuso il math...


Sono i friulani del Team Tiepolo Udine i nuovi campioni d'Italia della cronosquadra juniores maschile. Il quartetto composto da Simone Granzotto, Tomaz Lover Medeot, Christian Pighin e Davide Frigo ha impiegato 34'35".86 per coprire i 29, 4 chilometri del percorso...


La Biesse Carrera Zambelli bissa il successo dello scorso anno e si laurea per la seconda volta campione d'Italia cronosquadre della categoria donne juniores. La formazione bresciana, composta da Erja Giulia Bianchi, Giulia Zambelli, Alessia Locatelli e Maria Acuti ha conquistato il...


Non ci sono più dubbi circa il fatto che per Paul Double il 2025 rappresenti la stagione della svolta. A 29 anni compiuti e alla prima stagione in una squadra World Tour, il corridore britannico infatti non solo ha...


Si è spento nella notte Nunzio Pellicciari, ex professionista reggiano, classe 1935. Aveva corso nella massima categoria dal 1959 al 1963 vestendo le maglie della San Pellegrino, della Molteni, della Torpado e della San Pellegrino - Firte. Chiusa la carriera...


Paul Seixas è il nuovo simbolo del ciclismo francese. A 19 anni è arrivato settimo al Giro di Lombardia, un evento straordinario perché è il più giovane corridore nella storia, ad essere entrato nei primi 10 alla sua prima Classica...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024