I VOTI DI STAGI. MVDP VOLA, PHILIPSEN NON PERDONA, GIRMAY LOTTA MA GLI ALTRI AFFONDANO NELLA TAPPA DELLA NOIA

I VOTI DEL DIRETTORE | 09/07/2024 | 18:45
di Pier Augusto Stagi

Jasper PHILIPSEN. 10 e lode. Dopo due secondi posti rompe il ghiaccio con una volata imperiale e senza discussioni. Il suo team prepara la volata a regola d’arte, con freddezza e lucidità. Il colpo lo dà il campione del mondo Mathieu Van der Poel, che lancia Jasper alla grandissima, a conferma che anche la condizione dell’iridato sta lievitando come una Madeleine.


Biniam GIRMAY. 9. Classe pura, assoluta, per un ragazzo che non è un velocista puro, ma dal talento in purezza. Sa muoversi, sa trovare la posizione e l’attimo. Perde, ma è lì, ancora una volta, a conferma che la “perla nera” è ormai una certezza, un atleta di valore assoluto, che si giocherà fino alla fine la maglia verde. Per la cronaca: l’eritreo è al comando con 267 punti, Philipsen è a 193.


Pascal ACKERMANN. 8. Il 30enne tedesco della Israel fa una buonissima volata, ma quei due hanno qualcosa più di lui, Philipsen molto di più.

Wout VAN AERT. 5,5. Abituati a un altro tipo di corridore, ci dobbiamo accontentare di un Wout in formato minore, almeno per ora, almeno all’apparenza. Non è devastante come nelle sue ultime apparizioni sulle strade di Francia, ma sembra ancora alla ricerca della condizione migliore che arriverà, non certo però per segnare questo Tour.

Fernando GAVIRIA. 5,5. Una volata al vento, troppo, che conferma la sua buona condizione, ma oggi non buona era la posizione.

Sam BENNETT. 5. Il 33enne irlandese come sempre entra nel vivo della volata, ma anche questa volta ne esce morto.

John DEGENKOLB. 6. Toh, chi si rivede! C’è anche il 35enne campione teutonico, che oggi porta in albergo un più che onorevole 7° posto.

Phil BAUHAUS. 5,5. Il 30enne del Bahrain Victorius fa la volata, ma non raggiunge velocità.

Dylan GROENEWEGEN. 5. Ha fatto di meglio e oggi il traguardo sembrava sorridergli, invece ci arriva con il muso.

Arnaud DE LIE. 4. Il giovanotto non c’è, rimedia solo batoste, oggi in pratica non arriva nemmeno a fare la volata. Non bene.

Mark CAVENDISH. 5,5. Non è chiaramente appagato, perché certi corridori non lo sono mai, ma oggi fatica a trovare le ruote giuste per provare a risalire la china e resta lì, chino sul manubrio.

Nils EEKHOFF. 17. Nel tratto di trasferimento il corridore del Team dsm-firmenich PostNL fora. L'olandese si trova quindi ad inseguire prima ancora di incominciare la corsa. Rientra facilmente in gruppo e con lui viene dato inizio alla corsa.

Kobe GOOSENS. 6. Il corridore della Intermarchè è tra i pochissimi che prova a fare qualcosa quest’oggi. Inizialmente lo fa con Van Gils, Madouas e Geniets, infine da solo. Niente di che, ma meglio di niente.

TAPPA. 4. In formato Giro d’Italia, di una noia infermale. Oggi non si fanno vedere né Mirco Maestri né tantomeno Julian Alaphilippe con pizza. Oggi al massimo omelette: due uova…

LA GAZZETTA DELLO SPORT 8. Visto che gli internauti sono sempre pronti ad attaccare e a criticare l’operato della “rosea”, rea di dedicare poco spazio al ciclismo, è giusto e sacrosanto sottolineare che in questi giorni la Gazza ci sta saziando come non mai. Diciotto pagine in cinque giorni, quattro anche oggi, con reportage e servizi accurati che titillano i palati di chi come noi si nutre abitualmente di ciclismo. In verità dobbiamo dire che anche Tuttosport e Corriere dello Sport non scherzano assolutamente, dedicando spazio alla più grande corsa ciclistica del mondo, ma la Gazza è chiaramente formato Tour.  

 

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COMMENTI
IL GiRo
9 luglio 2024 19:18 JeanRobic
Per ora è stato superiore a questo Tour, almeno si andava in fuga, Tour sottotono secondo me perché come al Giro le salite della terza settimana spaventano e nessuno vuole consumare una goccia di energia in più, però anche chi è disinteressato non va, l'unico è Abrahamssen che sta onorando la corsa.

Memoria cortissima
9 luglio 2024 21:01 Frank46
Le tappe al Giro che dovevano essere per velocisti sono state quasi sempre in bilico fino all' ultimo.
Prima di tutto si andava in fuga, non si passeggiava ( tant'è che si facevano medie assurde), se c'era qualche strappetto a metà percorso i velocisti più resistenti mettevano la squadra a tirare a tutta per fare staccare qualche altro velocista, se la fuga iniziale veniva ripresa in anticipo riniziavanongli scatti e si faceva dura per i velocisti, che infatti si sono fatti fregare una volata così.
Se invece c' era qualche cavalcavia vicino al traguardo trovavi sempre qualcuno che provava l' impresa, a volte Pogacar, a volte Ganna a volte nomi meno altisonanti.

Non siete per niente in buona fede, come al solito due pesi e due misure.

JeanRobik
9 luglio 2024 21:08 Frank46
Per quanto riguarda le tappe per velocisti sicuramente.
Io ho difeso a spada tratta il livello dei corridori che si sono giocati il podio al Giro perché sono certo che non valgono meno di quelli che si beccheranno tanti minuti da Vingeegard e Pogacar in salita a questo Tour e magari si giocheranno il podio.

Però qui c'è Vingeegard, i gregari di Pogacar sono molto più forti di quelli del Giro ed Evenepoel è un incognita, potrebbe essere inconsistente nelle 3 settimane come potrebbe essere il terzo uomo di questo Tour pronto ad approfittare di eventuali difficoltà dei due favoriti.

Io non ho problemi
9 luglio 2024 21:17 JeanRobic
A dire le cose come mi sembra che siano, se il Tour mi delude e i corridori mi deludono, cambio idea, per ora vedo tanta gente sottotono che avrebbe fatto fatica anche al Giro. Anche nella tappa degli sterrati (per me senza senso) a parte i tre fenomeni e i gregari VIsma + Wellens gli altri a rintuzzare sempre al coperto.

Alcune tappe possono essere cosi
9 luglio 2024 22:02 apprendista passista
Accade in tutti i grandi giri. Non dimentichiamo che sullo sterrato si sono bastonati di brutto. E comunque tutti sono un po' più conservativi, quando di può, in attesa di quel che verrà. Giro molto bello, secondo me, ma anche diecimila metri di dislivello totale in meno. Qualcosa vorrà dire...

Così il ciclismo farà una brutta fine
10 luglio 2024 00:00 pickett
Lo dico da tempo,non é possibile proporre ai telespettatori una tappa come quella di oggi.E purtroppo non é un'eccezione,ormai tutte le tappe di pianura sono interpretate così.Per ora il ciclismo vive di rendita sui grandi spettacoli del passato,ma la rendita prima o poi finirà,attenzione.I ciclisti di oggi,sempre riempiti di immeritati salamelecchi da tv e giornali,mi stanno facendo rivalutare i calciatori.Ma cosa succederebbe se in una partita le 2 squadre facessero melina a centrocampo fino all'89° minuto?Provate a pensarci;sarebbero linciati.

Glissiamo
10 luglio 2024 09:53 Albertone
Glissiamo

JeanRobik
10 luglio 2024 10:53 Frank46
Il problema è che forse non comprendi il livello di Pogacar, Vingeegard e su alcuni tipi di percorsi Evenepoel.

Il fatto che gli altri siano ad anni luce non significa che il livello degli altri sia basso.

Ci sono epoche intere in cui non si vedono corridori del calibro di Vingeegard e Pogacar.

È un po' come quando dici che il livello delle classiche del ciclismo femminile di quest'anno ti è sembrato buono, mentre di quelle maschili meno.

No, semplicemente non c'è più la VanVlauten che tutte le altre big la vedevano con il binocolo, mentre nelle classiche maschili c'è stato Vanderpoel che gli altri big lo vedevano con il binocolo, idem Pogacar alla Liegi.
Stesso discorso per il Giro.

Qui al Tour sarà molto diverso, ma non perché il livello generale sia tantissimo migliore, sarà molto diverso perché quantomeno qui c'è anche Vingeegard.

Al Delfinato non c'erano né Vingeegard né Pogacar e per molti il livello era alto.

Ma dove vanno Derek Gee, Jorgenson, Roglic, Rodriguez e probabilmente anche Evenepoel in presenza di Vingeegard e Pogacar?

Al giro di Svizzera c' erano Adam Yates, Almeida, Riccitiello e Bernal e il livello era simile ma si era deciso che li c'erano le mezze calzette e al Delfinato i fenomeni che non si facevano dare 20/30s al km, infatti se tutto va bene si fanno dare 40s in 900m o persino più di 2 minuti e vengono pure osannati per prestazioni del genere.
E qui valgono tutte le scuse del mondo, al Giro invece contava solo il risultato e i dati che si voleva mettere in risalto per screditare, li non bisognava analizzare.

Ps: Peccato non abbia partecipato Riccitiello, sarebbe stato il Pellizzari di questo Tour, a meno che qualche uomo di media classifica non decida di uscire definitivamente per puntare alle tappe potrebbe essere che oltre a questo schifo nelle tappe per velocisti non vedremo neanche fuggitivi decenti in quelle di montagna.
Ci sono alcuni presunti big già completamente fuori di classifica ma se la loro condizione è quella sono solo nomi.

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