PELLIZZARI. «NON HO VINTO, MA SONO FELICE. TADEJ? MI HA DETTO DI SEGUIRLO MA...»

GIRO D'ITALIA | 25/05/2024 | 18:12
di Francesca Monzone

Giulio Pellizzari dopo questa tappa può essere considerato uno dei talenti del ciclismo italiano. Il  giovane marchigiano è stato il primo a passare sulla cima del Monte Grappa, e nel secondo passaggio è transitato per secondo, alle spalle di un irraggiungibile Tadej Pogacar. 


«C’era tanta gente sulla salita e mi dicevano di credere in quello che stavo facendo. Io facevo le corna a dire il vero. Ho tenuto duro fino alla fine e ho fatto anche i punti per la maglia azzurra ed è quello che volevo. Il mio desiderio era quello di arrivare a Roma con la maglia azzurra e sono contento così».


Il pubblico lungo le strade della ventesima tappa, con arrivo a Bassano del Grappa, era veramente tanto e per Pellizzari correre su queste strade ha un sapore speciale, perché suo padre è cresciuto in queste zone. «Sul Grappa c’era gente ovunque ed è stata tutta un'emozione. C'erano tanti amici, perché comunque mio padre è di queste zone, è stata una grande gioia e l'ho fatto anche per tutte queste persone. L'unica cosa che sentivo dentro di me era quella di andare a tutta e di arrivare più vicino possibile a Pogacar».

Pellizzari è arrivato sesto, ma questo è il suo primo grande giro e adesso cercherà di migliorare.

«Scalare due volte il Grappa è stato difficile, ma sono le salite che mi piacciono e quindi mi sono trovata a mio agio.  A vent'anni è la mia prima partecipazione al Giro, ed è andato tutto in crescendo e sono soddisfatto».

Non tutto è andato bene per il ragazzo nato a San Severino Marche, perché al termine della decima tappa voleva ritirarsi. Poi nella sua testa qualcosa è scattato e nell’ultima settimana è diventato uno dei protagonisti della corsa rosa. «In questo Giro man mano che passavano i giorni sono migliorato. Non era iniziato nel modo in cui volevo, anzi c'è stato un momento in cui ho pensato anche ritirarmi, poi la mia famiglia e Massimiliano Gentili mio hanno convinto a cambiare idea. Qualcuno ha  detto che non ero pronto per il salto nel World Tour e invece ho dimostrato il contrario e sono contento di esserci riuscito. Rispetto a tre settimane fa non mi sento  diverso, penso di essere lo stesso di due anni fa, tre anni fa. Non voglio neanche cambiare qualcosa di queste tre settimane».

Giulio Pellizzari ha avuto una forte ispirazione nelle tre settimane di corsa, si tratta di Tadej Pogacar, che per il marchigiano è un autentico mito. «Se non ci fosse stato Pogacar forse non avrei fatto tutto questo e sono contento di aver ottenuto questo risultato. Quando lui mi ha raggiunto sul Monte Grappa mi ha detto: vienimi dietro. E’ stato incredibile io ho provato a seguirlo ma lui è fortissimo e poi mancavano ancora tre chilometri alla fine della salita. Ero veramente morto, ma felice».

Il corridore della Bardiani CSF Faizanè, ancora non ha compiuto 21 anni ma sa dove vuole arrivare e sa anche quali sono i suoi punti di forza e cosa invece deve ancora migliorare.

«Nel secondo passaggio sul monte Grappa ho tenuto il mio passo e questo è stato il mio punto di forza. Sono riuscito ad essere regolare e questo mi ha aiutato veramente». Oltre a Pogacar è stato il pubblico il vero stimolo per questo giovane, che mai prima d’ora aveva sentito tante persone chiamarlo per nome. «Mentre salivo sentire tutta quella gente che urlava il mio nome mi ha dato veramente una spinta in più, era come se avessi avuto tre gambe. Ricordo quando sono venuto a vedere da ragazzino Quintana sul Monte Grappa e il fatto di essere qui, proprio su questo monte, mi riempie di orgoglio. Non ho vinto una tappa come avevo sperato, non ci sono riuscito. Ma alla fine penso di avere ancora del tempo per riuscirci».

Pellizzari e Pogacar si sono già abbracciati al termine della sedicesima tappa e quel giorno il corridore sloveno, ha regalato al giovane marchigiano i suoi occhiali e la maglia rosa. «Gli occhiali e la maglia rosa di Pogacar, sono in valigia e domani li darò alla mia famiglia. Non vedo l’ora di tornare a casa e godermi la festa del mio Paese. Ci saranno le osterie aperte perché è la festa di San Venanzio, il nostro patrono». 

L’azzurro è soddisfatto, ma sa anche di dover crescere ancora e la voglia di migliorare è veramente tanta. «In pianura devo migliorare perché faccio ancora tanta fatica soprattutto a inizio gara quando si va a 60 chilometri all'ora. Le mie gambe sono ancora piccole ma ci sarà tempo per lavorarci».

Copyright © TBW
COMMENTI
Grande
25 maggio 2024 19:53 Hal3Al
Giulio,bravissimo.Prima che arrivasse Tadej ho pensato che ti dicesse mettiti a ruota sarebbe stato bellisimo.

Bravisdimo
25 maggio 2024 21:35 apprendista passista
Ottimo giro continua così il futuro è tuo.

Continua cosi
25 maggio 2024 23:07 Montagnin
Sei sulla miglior strada, bravo 👏🏻

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il Vélo d’Or 2025 è stato ufficialmente assegnato e Tadej  Pogacar è ancora una volta il miglior ciclista della stagione oltre ad essere il vincitore anche del Premio Eddy Merckx per il miglior corridore da Classiche. Nella sezione femminile il prestigioso...


Dopo aver appeso la bici al chiodo a fine stagione, Alessandro De Marchi rimarrà al Team Jayco AlUla iniziando una nuova avventura come direttore sportivo dal 2026. Il 39enne corridore friulano ha trascorso più di un decennio gareggiando ai vertici...


«Oggi abbiamo scambiato le nostre bici con un tocco e una toga! È stato un onore ricevere una laurea honoris causa dall'Assemblea Nazionale dell'Ecuador. Grazie all'Università Anglo-Ispanica Messicana per questo riconoscimento. Dottor Carapaz». No, Richard Carapaz non è impazzito ma ha...


Un luogo, la taverna di casa e storica sede del sodalizio, tanto caro all'indimenticato Giancarlo Otelli, la celebrazione di un'impresa internazionale di uno dei giovani talenti della squadra, un annuncio importante sul futuro e tante autorità amministrative e del mondo...


Le origini del Trofeo Isaltessari risalgono al 25 marzo 1979. Grazie alle sportività e alla passione dei fratelli Vittorio, Antonio e Vincenzo Tessari la prima edizione fu riservata ai dilettanti di seconda serie e si svolse sulla distanza di 125...


L'Abruzzo è nella storia del Giro d'Italia sin dalla prima edizione, 1909. Il 16 maggio fu arrivo della seconda tappa a Chieti, vinta in volata del piemontese Cuniolo. Due giorni più tardi, il 18, la partenza di nuovo da Chieti...


Se le idee all’ultimo minuto vengono a mancare è decisamente meglio muoversi in anticipo per scegliere il miglior regalo di Natale! Di proposte in casa Ciclo Promo Components ne possiamo trovare molte e per tutte le tasche! per proseguire nella lettura vai su tuttobicitech.it


Per Giacomo Villa sta per iniziare un’avventura tutta nuova in salsa italo messicana, dall’anno prossimo vestirà infatti i colori della Petrolike e proverà a ripartire dopo una stagione estremamente complicata. Il ventitreenne di Monticello Brianza è uno delle “vittime” del...


È stato ufficialmente inaugurato il nuovo punto vendita Decathlon a Como che ha al proprio interno uno store Santini, alla presenza del sindaco Alessandro Rapinese, della Marketing Manager di Santini Cycling Paola Santini, e di Francesco Terrazzani, CEO di Como...


L’unione fa la forza, si suol dire da sempre. E così due realtà del ciclismo giovanile, una bresciana di Castrezzato, l’altra milanese di Senago, hanno deciso di unire le proprie forze e creare una formazione in grado di lasciare il...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024