L'ORA DEL PASTO. LA FANTASTICA LEZIONE DI PAPERINO

GIRO D'ITALIA | 16/05/2024 | 17:20
di Marco Pastonesi

Maglia bianca con strisce verde e rossa e dorsale 165: Mirco Maestri, ma tutti lo chiamano Paperino, perché – parole sue – “da giovane ero un po’ sfigatello” o forse anche perché “c’era un pupazzo di gomma che volevo semre portare con me”. Anni 32, altezza 1,85, peso – a occhio – in lotta con, perché a differenza di alti e magri, piccoli e nervosi, visi scavati, toraci asciutti, polpacci sgrassati, Paperino è quasi un paperone, non a caso va matto per le fiorentine, quelle in carne e osso, cottura media. Nascita Guastalla, residenza Suzzara, accento lombardemiliano. Gregario di indole e dimensioni, di cognome (i gregari insegnano a vivere) e soprattutto soprannome (di gregari fortunati alla Gastone non se ne ricordano molti, neanche pochi, forse nessuno).


Mirco Maestri è uno di quei corridori per cui si fa il tifo anche quando smettono di correre e ricominciano a camminare. Come Fornaciari, per dirne uno. Come Da Dalto, per dirne un altro. Nono anno di professionismo, tantissimi, se si pensa che la maggior parte, dopo un paio, sono costretti a declassarsi da corridori a ciclisti e campare non andando in bici ma aggiustandole. Lui, cinque vittorie, tappa e generale del non impossibile Giro di Rodi, tappa a cronometro del Giro di Cina I (se intero e non a puntate o a zone, il Giro di Cina durerebbe un anno), Gran premio Slovenian Istria e Gran premio Slovenia che – considerata la provenienza di Pogacar – acquistano sempre più importanza. E in più, per dirla tutta, le classifiche a punti del Giro di Rodi e della Tirreno-Adriatico e quella della montagna del Giro di Turchia. In Italia, zero. Difficile eessere profeti in patria e difficile essere anche maestri. Ben più valorose, a mio modesto giudizio, le vittorie nelle classifiche dedicate al maggior numero di chilometri in fuga. Perché lui parte spesso, pazienza se non arriva (quasi) mai. All’aria, al vento, allo sbaraglio. “Voglio entrare, se non nell’albo d’oro, almeno in quello dei ricordi”. Ci è riuscito anche in quello dei cuori.


Oggi Maestri è stato il protagonista della tappa. Come compagno di fuga aveva Julian Alaphilippe. Conoscendo la sua onestà, non ci sarà stato un solo istante in cui Paperino abbia osato solo immaginarsi vincitore della tappa. Eppure ha tirato come se fosse strasicuro di potersi imporre nella volata a due. Eppure ha dato cambi al francese già campione del mondo, conquistatore in classiche, specialista in muri, fuoriclasse in giornate di gloria. Eppure ha dato lustro al ciclismo, al suo spirito, alla sua bellezza.

L’impresa di Maestri si è conclusa a 11 chilometri e mezzo dall’arrivo, dopo 145 di fuga e con 47 secondi vantaggio sugli inseguitori. Piantato, piombato, fermo su una parete marchigiana, sembrava spingere non una bici, ma un trattore. Divorato e inghiottito, ha trovato ancora forze e orgoglio per giungere nono a un minuto e mezzo da Alaphilippe vincente ed esultante, ricevere l’applauso degli spettatori e soprattutto l’abbraccio dello stesso Alaphilippe sorridente e riconoscente. “Il giorno più bello – ha sillabato Paperino – della mia vita”. E con questo ha impartito, a tutti, una bella lezione: per essere felici non è indispensabile vincere.

Copyright © TBW
COMMENTI
Grandissimo
16 maggio 2024 17:49 rufus
Grandissimo Mirco, orgoglio reggiano (e' di Luzzara, non Suzzara)

Questo è lo sport
16 maggio 2024 20:06 Umbi37
Lo sport non è democratico, ti sbatte in faccia la meritocrazia di chi ha più talento di te. Nonostante Mirco sappia che non è un vincente ci prova lo stesso e soprattutto onora la corsa dando tutto fino in fondo... per poi abbracciare il collega di fuga, che è pure il suo idolo. Che bel messaggio! Si vince anche non arrivando primi!

Mah...
16 maggio 2024 21:25 frakie
Non capisco la frase denigratoria: altri sono costretti a declassarsi e passare da corridori a ciclisti e campare non andando in bici ma aggiustandole. Che frase infelice. Non me l'aspettavo da uno come lei. E ora, vediamo se il commento passa. Buona serata.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Wout van Aert è appena rientrato dagli  Stati Uniti, dove  è stato impegnato per un tour promozionale che lo ha visto impegnato sia per Red Bull che per il produttore di bici Cervélo. Il belga negli USA si è rilassato...


Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al...


Due coppie separate da un solo punto e altre tre coppie pronte a far saltare il banco: la Sei Giorni di Gand continua a regalare grandi emozioni. Il belga Jules Hesters e l’olandese Yoeri Havik continuano la loro corsa di testa,...


Protagonista, soggetto e voce narrante di questa pubblicazione è un sempre giovane GIOVANNI “NINO” CERONI, nato a Imola l’8 aprile 1927, 99 anni la prossima primavera. E questo sito ha, varie volte, avuto motivo di ricordare “l’highlander Ceroni”, tuttora e...


Era lecito aspettarsi questa mossa e dopo aver creato una delle migliori selle in circolazione, ovvero la Nomad FC, arriva per Repente il momento di proporre la Nomad 3D, la versione con imbottitura stampata in 3D. Il marchio ha la sua strategia...


Torello Palmer, che tutti chiamano Brugola perché ha una chiave a brugola sempre in mano, è meccanico e vende biciclette, “di tutti i colori e di tutte le misure. Biciclette messe in fila sul pavimento, biciclette attaccate alle pareti, biciclette...


Il Tour de Pologne è ufficialmente - per il ventesimo anno consecutivo - parte del circuito WorldTour. La conferma è arrivata dopo la pubblicazione da parte di Union Cycliste Internationale (UCI) del calendario definitivo per il 2026. La storica corsa...


Fra le varie voci volte ad anticipare le tappe relative al percorso del Giro d’Italia 2026 che sarà presentato ufficialmente a Roma il prossimo 1° dicembre con il confratello (o consorella) Giro Women - sovente molto di più di semplici...


Tutto pronto in Sardegna, per la precisione a Terralba Marceddì (Oristano), per l’evento più importante dedicato al ciclocross che l’Italia ospiterà nella stagione 2025-2026: domenica 7 dicembre, infatti, si correrà la terza tappa della UCI Cyclo-Cross World Cup, il...


La data fatidica del 1° agosto ha dato il via al ciclomercato in vista della prossima stagione e tanti sono gli accordi già annunciati. Ecco i movimenti di mercato che hanno avuto per protagoniste le formazioni che faranno parte del...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024