GIRO D'ITALIA. CAPOLAVORO DI ALAPHILIPPE SUI MURI MARCHIGIANI

GIRO D'ITALIA | 16/05/2024 | 16:44
di Federico Guido

Un'impresa degna del suo palmares: Julian Alaphilippe mette la sua firma sulla dodicesima tappa del Giro d'Italia regalando spettacolo sui muri marchigiani. Alla sua prima partecipazione alla Corsa Rosa, il francese della Soudal-Quick Step voleva lasciare il segno e lo ha fatto nella frazione col profilo più simile alle classiche che lo hanno visto dominare gli scorsi anni. Attivo fin dalla prima erta di giornata, il due volte iridato ha preso il largo assieme a Mirco Maestri (bellissimo l'abbraccio tra i due a fine corsa, con il francese che ha cercato l'emiliano per ringraziarlo delll'avventura portata avanti insieme) a parecchi chilometri dall'arrivo e, andandolo a staccare sull'ultimo durissimo muro dopo una bella cavalcata a due, è andato a cogliere il primo, meritatissimo, successo al Giro, quello che gli mancava per chiudere il cerchio dopo quelli centrati al Tour e alla Vuelta.


LA TAPPA. Come già accaduto altre volte in questo Giro, avvio pancia a terra in gruppo con scatti, controscatti e tantissimi uomini desiderosi di portar via una fuga. I tentativi più concreti sono quelli di Trentin, Paleni (Groupama) e van Sintmaartensdijk (Intermarchè) prima e di Affini (Visma | Lease a Bike), Clarke (Israel Premier Tech), Hepburn (Jayco Alula) e Maestri (Polti-Kometa) poi. Quest’ultima azione riesce ad approcciare in testa la prima asperità di giornata dove Alaphilippe, supportato da Narvaez, Scaroni, Benjamin Thomas e Costiou, dà un’altra strappata andando a riprendere gli uomini al comando. Alle loro spalle però Pelayo Sanchez, Hermans, Velasco, Fernandez, Valgren, Calmejane, Smith, Lopez, Vermaerke e Trentin si rifanno sotto e rimpolpano l’attacco che, verso Recanati, diventa ancor più numeroso quando 21 uomini (evasi precedentemente dal plotone) riescono ad accodarsi. Fra di loro spiccano i profili di Ganna, Quintana, Pithie, Valgren, Narvaez e di uomini appena fuori dalla top 10 della generale come Hirt (11°), Pozzovivo (14°), Lopez (16°) e Piganzoli (17°). Da costoro, approfittando della scarsa unione d’intenti, scappano Maestri e Alaphilippe che, nell’arco di pochi chilometri, insistendo convinti guadagnano 2’30” agli altri fuggitvi. A questo punto si mette al lavoro il campione italiano a cronometro ma la sua azione non placa l’anarchia tra gli inseguitori dai quali, verso San Paterniano, prendono il largo Scaroni e Costiou. Appiedato però quest’ultimo da un problema meccanico, il bresciano si fa riprendere da 8 elementi (Narvaez, Hermans, Thomas, Aurelien Paret-Peintre, Valgren, Smith, Clarke, Trentin, Leemreize) assieme ai quali s’impegna subito a rendere più consistente l’inseguimento alla coppia al comando. Alle loro spalle, gli altri 24 (mancato l’attimo per seguire gli otto) perdono terreno e progressivamente, nonostante possano contare su una forza maggiore, vedono allontanarsi la testa della corsa. Dopo frangenti molti concitati, la situazione in corsa allora si cristallizza e per diversi chilometri, sebbene non manchi il terreno per fare la differenza, non si assiste ad alcun cambiamento di sorta. Davanti, infatti, con grande caparbietà e gamba superlativa, Maestri e Alaphilippe mantengono sempre il vantaggio tra il minuto e il minuto e 45 secondi, mentre dietro, una volta compresa l’impossibilità di riagganciarsi agli uomini in testa, i 24 (tra cui Hirt, a lungo sul podio virtuale) perdono convinzione finendo per essere ripresi dal gruppo dei big. Qui, ad un certo punto, la Bahrain-Victorious prova a sorprendere (senza riuscirci) con un forcing di squadra gli altri rivali per la generale, mentre davanti il tratto di pianura e discesa è amico degli inseguitori che ai piedi dello strappo finale di Monte Giove si presentano con 45” di ritardo dalla testa. Sulle ultime pendenze di giornata, tuttavia, Alaphilippe s’invola in solitaria lasciando alle spalle un monumentale Maestri e, in questo modo, respinge brillantemente ogni possibile tentativo di rimonta da dietro. Hermans e Narvaez (poi 3° e 2° all’arrivo) staccano infatti la compagnia ma non riescono a scendere sotto i 35” di ritardo dal due volte iridato che, così, dopo 346 giorni dall’ultimo trionfo, a Fano torna da alzare le braccia al cielo imponendosi con poco più di mezzo minuto sulla coppia inseguitrice. Al 4° e 5° posto di giornata, a 43”, chiudono invece Valgren e Scaroni, anche loro ottimi interpreti di una tappa vissuta ad altissimo ritmo dal primo all’ultimo chilometro che, alla fine, non ha prodotto variazioni in classifica generale. Concludendo tutti assieme a 5'24" dal vincitore, infatti, i big hanno mantenuto le loro posizioni lasciando dunque tutto il proscenio ai coraggiosi di giornata.

ORDINE D’ARRIVO


1 ALAPHILIPPE Julian Soudal Quick-Step 04:07:44
2 NARVAEZ Jhonnatan INEOS Grenadiers + 31
3 HERMANS Quinten Alpecin-Deceuninck + 32
4 VALGREN Michael EF Education-EasyPost + 43
5 SCARONI Cristian Astana Qazaqstan Team + 43
6 TRENTIN Matteo Tudor Pro Cycling Team + 01:30
7 CLARKE Simon Israel-Premier Tech + 01:30
8 LEEMREIZE Gijs Team dsm-firmenich PostNL + 01:30
9 MAESTRI Mirco Team Polti Kometa + 01:30
10 THOMAS Benjamin Cofidis + 01:30

CLASSIFICA GENERALE

1 POGACAR Tadej UAE Team Emirates 45:22:35
2 MARTINEZ Daniel BORA-hansgrohe + 02:40
3 THOMAS Geraint INEOS Grenadiers + 02:56
4 O’CONNOR Ben Decathlon AG2R La Mondiale Team + 03:39
5 TIBERI Antonio Bahrain Victorious + 04:27
6 BARDET Romain Team dsm-firmenich PostNL + 04:57
7 FORTUNATO Lorenzo Astana Qazaqstan Team + 05:19
8 ZANA Filippo Team Jayco-AlUla + 05:23
9 RUBIO Einer Movistar Team + 05:28
10 ARENSMAN Thymen INEOS Grenadiers + 05:52

Per rileggere il racconto in diretta dell'intera frazione CLICCA QUI

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COMMENTI
Maestri
16 maggio 2024 17:21 canepari
Inamovibile...uomo fondamentale per gli azzurri di Bennati...

Alaphilippe
16 maggio 2024 17:21 Bicio2702
è tornato!!!! Son contento. Alla faccia di Cassani & Co che lo criticavano quando è andato via ai -120. Sapevo che teneva. Ma un plauso particolare va a Maestri che è arrivato fino all'ultimo muro.

Bullet
16 maggio 2024 17:30 Ale1960
Assurdo criticare oggi la uae. L'unico pericolo,per modo di dire era rappresentato da Hirt, che insidiava la posizione di Tiberi. Giustamente hanno lasciato il peso dell'inseguimento sulle spalle della Bahrain.

Bullet e anti cassani
16 maggio 2024 17:40 fransoli
non condivido neanche una parola 1) Pogacar fa quello che molti gli hanno criticato di non fare durante la prima settimana, cioè procurarsi amici in gruppo, e la UAE inoltre non è strutturata per gestire la corsa 2) Tiberi ha già pagato più di due minuti per sfortuna ad Oropa perché dovrebbe farsi sopravanzare in classifica grazie alle fughe bidone? Sta facendo giustamente la sua corsa salvaguardando la posizione, conscio che il primo posto è inarrivabile 3) Cassani non ha criticato la tattica della Soudal, ha semplicemente detto che Hirt avrebbe dovuto inserirsi a copertura nel gruppetto Narvaez, perché le cose non erano più messe in modo ottimale come in predecenza ed in effetti solo uno con la sfera di cristallo avrebbe pronosticato che Alaphilippe non sarebbe stato più ripreso con oltre 100 chilometri da fare e 9 all'inseguimento che si davano il cambio. Il capolavoro l'ha fatto il francese non la Soudal come squadra.

Ragazzi
16 maggio 2024 18:11 JeanRobic
Pogi è inarrivabile, giusto che si corra per i piazzamenti e che una squadra si metta a tirare se vede il proprio piazzamento messo a rischio da Hirt, che è un piazzato ma è uno di fondo che regge le tre settimane, in teoria lo si dovrebbe fare verso le ultime tappe a classifica già consolidata, almeno io mi ricordo così. Tiberi sta andando bene ma non si sa neanche se è un corridore da tre settimane, magari salterà nei tapponi, mi auguro di no, se la sua squadra tira vuol dire che credono in lui e anche noi. Su Alaphilippe che dire, non è stato campione del mondo due volte per caso, da lui era lecito aspettarsi di tutto. Chapeau.

tutti
16 maggio 2024 18:48 Line
zitti adesso , grande numero

@Bullet
16 maggio 2024 18:52 Frank46
Cassani è stato un ottimo CT.
Non era magari un attacco da etichettare come impossibile da realizzare perché c'era un gruppo troppo grande però bisognava avere delle grandi gambe e non era sicuro che le avesse perché va un po' a giorni alterni.

Tattica Bahrein
16 maggio 2024 19:03 Frank46
Concordo con Bullet, anche sul fatto che hanno continuato a tirare dopo aver raggiunto Hirt.

Però bisogna chiedersi perché lo fanno.

Per me si fidano molto della tenuta di Tiberi nelle 3 settimane e credono che per lui è meglio se il ritmo non si addormenta troppo perché pensano che ci sono più possibilità che qualcuno vada in crisi nell' ultima settimana e possa attaccare il podio.

Tiberi non è uno scalatore puro e non è uno scattista.
Pellizzotti sta utilizzando la stessa tattica che la Liquigas utilizzava per Ivan Basso prima e poi per Nibali perché ritiene che Tiberi sia un diesel e hanno dei dati che glielo fanno pensare.

Poi ha 22 anni ed è la prima volta che va a certi livelli e quindi questa tattica potrebbe anche ritorcersi contro ma sempre che lui è quella tipologia di corridore li.
Gli serve un ritmo elevato per uscire fuori alla lunga seno quelli più scattisti non li staccherà mai e lui purtroppo si ritrova nella condizione di dover recuperare perché il loro obiettivo non è mai stato solo la maglia bianca ma il podio e lo dicevano senza problemi anche prima che iniziasse il Giro.

Cassani
16 maggio 2024 20:12 Panassa
Io il parere è tutto ciò che dice cassani lo ascolto sempre volentieri perché secondo me la sua passione è competenza è fuori discussione. Alaphilippe finalmente dopo 2/3 anni difficili ha vinto alla sua maniera. Rimane sempre un campione

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