LO SCRIGNO DELLA MEMORIA. TUTTE QUELLE EMOZIONI CHE PARLANO DI WOUTER WEYLANDT

GIRO D'ITALIA | 08/05/2024 | 08:16
di Paolo Broggi

Lo scrigno della memoria è sempre carico di emozioni che si intersecano una con l'altra, quasi in un disegno soprannaturale fatto di piccoli momenti, di strade al bivio, di coincidenze.


Lo scrigno della memoria si è aperto per riportarci sul ciglio dei ricordi Wouter Weylandt. Oggi, poco dopo il cartello dei 25 chilometri, quando saremo dalle parti di Rapallo, la testa di tutti farà un impercettibile movimento verso sinistra e gli occhi saliranno verso la montagna, verso i boschi, verso il Passo del Bocco e quella discesa verso il mare lungo la quale Wouter ha trovato la morte nella terza tappa del Giro 2011.


Era il 9 maggio, domani quindi saranno passati 13 anni da quella tragedia, e anche quel Giro, dopo l'arrivo di Rapallo, dalla Liguria faceva rotta verso la Toscana: allora era Livorno, oggi sarà Lucca. E da quel giorno il numero di Wouter - il 108 - non è più stato indossato da nessuno al Giro d'Italia ma in fondo è sempre in gruppo, con il ricordo di Weylandt.

E tra i fili dei ricordi che si intersecano, il ritorno in gruppo di Luca Guercilena - l'abbiamo intervistato per BlaBlaBike - che della Leopard Trek di Weylnadt era il manager, era amico del belga e ne ha sempre onorato il ricordo in maniera concreta. E ancora i fili tirati da Tim Merlier, grande amico di Wouter: nel 2021 vinse a Novara la sua prima tappa al Giro proprio il 9 maggio e dedicò il suo successo a Weylandt e lo stesso ha fatto due giorni fa a Fossano (nella tappa partita da Novara...) alzando la W al cielo.

Tim in quel 2011 correva nella Schelde, la squadra giovanile di Weylandt, e quel 9 maggio era davanti al teleschermo, visse in diretta il dramma della caduta, la lunghissima attesa di notizie, la sensazione di tragedia che si faceva più greve minuto dopo minuto. E da allora porta Wouter Weylandt nel cuore. Proprio come tutti noi che idealmente siamo al suo fianco nell'alzare al cielo le dita incrociate per scrievere quella «WW» che è il nostro saluto a quell'amico che non è più con noi.

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