LAPPARTIENT. «STIAMO LAVORANDO AL CALENDARIO MONDIALE. FIANDRE E ROUBAIX IN AUTUNNO? SI PUO'»

POLITICA | 18/11/2023 | 09:06
di Francesca Monzone

Il calendario delle Classiche Monumento inizia sempre nel mese di marzo con la Milano-Sanremo, che apre la stagione delle sfide eroiche delle corse di un giorno. Si passa poi ad aprile con il Giro delle Fiandre, la Parigi-Roubaix e la Liegi-Bastogne-Liegi per fnire ad ottobre con Il Lombardia ma il calendario in futuro potrebbe cambiare: Roubaix e Fiandre, per esempio, potrebbero essere spostate in autunno.


A dichiararlo è il presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale David Lappartient in una intervista concessa a DirectVelo, nella quale ha ammesso che queste due Classiche Monumento potrebbero trovare una nuova collocazione, magari proprio in autunno, a partire dal 2026. Lo spostamento c’era già stato durante la pandemia e complice un meteo che ha reso le corse più dure e spettacolari e l’altissimo livello dei partecipanti, le due Classiche in versione autunnale vengono ricordate sicuramente come un grande successo.


«A causa del Covid  siamo stati costretti a spostare entrambe le corse a ottobre, ma alla fine i tifosi hanno pensato che l’idea fosse stata fantastica – ha detto Lappartient -: non è che dobbiamo assolutamente rifarlo, ma non possiamo neanche escluderlo. La cosa più importante è che il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix si susseguono nel calendario. Dopotutto sono due gare che richiedono la stessa preparazione».

Sono due le direttrici che sono alla base del riordino del calendario: primo, evitare qualsiasi sovrapposizione tra le gare di WorldTour; secondo, ridurre al minimo gli spostamenti e quindi l'impatto ambientale con emissioni di Co2.

«Il periodo delle Fiandre è l’esempio perfetto di come dovrebbe essere fatta una stagione. I corridori rimangono nella stessa zona per tre settimane e questo è un bene per tutti. Dobbiamo davvero evitare di dover andare dai Paesi Bassi al sud della Spagna e poi di nuovo in Inghilterra, per esempio». È chiaro il riferimento al ciclismo femminile che specialmente in primavera affronta lunghissime trasferte, con un calendario che andrebbe ovviamente armonizzato. Ma anche a livello maschile si sta studiando una stagione che preveda una partenza con le gare più importanti in Australia, poi in Asia, quindi l'approdo in Europa, la trasferta in America con un calendario più robusto e la conclusione nuovamente in Asia, in Estremo Oriente: periodi di corse in località definite, con spostamenti ridotti al minimo, meno costi e meno inquinamento.

La data del Tour de France naturalmente non verrebbe modificata, così come quella del Giro d’Italia, mentre un’ipotesi di spostamento in avanti potrebbe esserci per la Vuelta di Spagna, perché si è visto che in agosto le temperature sono ancora troppo elevate.

«Perché non scambiare la Liegi-Bastogne-Liegi con il Giro di Lombardia? - ha continuato Lappartient - ripeto: è solo un esempio di quel che potremmo studiare. Di certo il Tour de France non verrà cambiato sarebbe una cosa negativa per lo sport, perché è il nostro simbolo».

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COMMENTI
Business...tutto business
18 novembre 2023 10:39 Bullet
Aggiungono corse ad ogni capo del mondo e poi si preoccupano di spostamenti e CO2 per cui le classiche in Europa che sono le corse più antiche e conosciute non vanno più bene dove sono. Però il Tour non si tocca, ah no quello no. Benvenuti nel mondo del business dove il ciclismo viene dopo a tutto. Ps: la Sanremo a Natale no? Un pensierino a questo punto ce lo farei

Non sono tradizionalista
18 novembre 2023 11:05 Miguelon
ma odio il cambiamento apparentemente fine a se stesso, che sotto sotto nasconde, come giustamente afferma Bullet, il business. Che resterà tra qualche decade del ciclismo quando sarà stato spostato? Corsetta di paese coi pochi che lo praticano?

Spolpato
18 novembre 2023 11:06 Miguelon
Mi correggo.

Natale
18 novembre 2023 13:21 CarloBike
Facciamo il Fiandre a Natale. Ma dai, che idee per caso. Cosi in primavera riempite si corsette insulse il calendario. Poi, fate le assegnazioni dei punteggi ia caso, che magari vince un team con 4 piazzati annui.

Assurdo
18 novembre 2023 14:21 Albertone
In autunno, spesso a quelle latitudini puo' essere comunque piovoso. Vorra' dire che in primavera guarderemo niente. Ok

Commento cancellato
18 novembre 2023 16:50 Albertone
Avevo scritto come Bullett. Ribadisco, chi viaggia sa che in quel periodo al nord puo' piovere parecchio. A primavera guarderemo corse insulse, con quei punteggi farlocchi che premiano i piazzati, piuttosto che i vincenti. Annata 2023 lo dimostra. Chi vince 3 Gt, arriva dietro rispetto ad altri. Avanti cosi, w il merito

Dubbi
18 novembre 2023 16:56 AleC
Condivido l'idea di limitare i lunghi spostamenti, renderebbe anche meno stressante il lavoro nel ciclismo soprattutto di chi non gareggia ma prepara bici, massaggia ecc.
Però la campagna del nord è davvero così ottimale che non ha senso spostarla.
Piuttosto spostiamo avanti di almeno una settimana il Giro per evitare la neve. Anche senza spostare il Tour, tanto la doppietta non la prova più nessuno.
Per il resto vedano loro. Le Monumento dovrebbero restare ferme come i monumenti, appunto, mentre se vogliamo spostare un Paesi Baschi o un Benelux Tour facciamolo.
Poi magari sti giorni di corsa WT riduciamoli un po'. Riusciremmo a far rinascere, nei Paesi storici del ciclismo, ottime corse magari di non primissima fascia. E con esse le squadre. Ma forse è proprio il contrario di quello che si vuole...

Una cretinata
18 novembre 2023 20:04 marco1970
E in primavera cosa faranno la Parigi-Tour?

Wordl tour troppo affollato
18 novembre 2023 20:08 marco1970
Invece di pensare a improbabili e assurdi spostamenti,pensino a sfoltire il pletorico calendario di corse wordl tour che stanno uccidendo le corse più piccole e di conseguenze anche le squadre minori ,per limitarlo soltanto ai monumenti e alle corse di grande prestigio. Bellissimo sport il ciclismo diretto purtroppo da cioccolatai.

Poco attuabile
19 novembre 2023 19:19 titanium79
In autunno e' sempre un'incognita il meteo. Ho visto giri di Lombardia al limite del praticabile ( ne ricordo uno di Rominger ), figuriamoci Roubaix e Liegi.

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