LEDANOIS: «HO RISCHIATO LA DEPRESSIONE. NON SI PUÒ ESSERE SEMPRE AL TOP, PRENDIAMOCI TEMPO PER RIPOSARE»

PROFESSIONISTI | 17/11/2023 | 08:08
di Luca Galimberti

«Ho imparato a mie spese come gestire una situazione difficile, il momento che ho passato è stato brutto ma mi è servito. Ora vedo le cose in maniera differente». A parlare così è Kévin Ledanois, che ha da poco rinnovato il contratto che lo lega alla Arkea e nel 2024 sarà uno degli uomini d’esperienza del team in cui correranno anche gli italiani Albanese, Mozzato e Verre.


Per il transalpino questa annata agonistica (terminata con la partecipazione alla Tre Valli Varesine, ndr) è stata un po’ la stagione della ripartenza dopo due anni difficili. «Nel 2021 e nel 2022 ho corso (98 giorni di gara in due stagioni) ma per me sono come due anni persi. Non ho sofferto grosse cadute come è successo ad alcuni miei compagni però il colpo che ho preso ha fatto molto male. Inizialmente ho avuto dei dolori alla gamba, poi una tendinite ed altri acciacchi che quando sembravano risolti si ripresentavano: se succede di continuo anche a livello mentale diventa difficile» ha raccontato il classe 1993 in una intervista pubblicata sulle pagine de L’Equipe nei giorni scorsi.


Il momento più buio per il francese, Campione del Mondo tra gli U23 a Richmond davanti a Simone Consonni, è arrivato ad agosto dello scorso anno: «Ho fatto il test e ho scoperto di aver contratto il Covid, il destino era contro di me. Sono guarito e sono tornato a correre al Tour Poitou – Charentes- ma lì avevo 180 battiti al minuto andando a 35/h, non riuscivo a stare in gruppo, dire che ero irriconoscibile è poco.  Ne ho parlato con i medici della squadra che mi hanno detto “devi fermarti”. Non ce la facevo più».

Con il pieno sostegno del Team Manager Emmanuel Hubert e del padre -  l’ex professionista Yvon Ledanois - Kévin decide di dire stop: «È difficile aprirsi con i propri cari ma ero giunto a un punto in cui dovevo smettere di mentire a me stesso su come mi sentivo – racconta -. Alla fine ho detto: "Papà, sono stanco non voglio più correre". Abbiamo messo da parte il lato sportivo e ci siamo focalizzati su quello umano anteponendo il mio benessere prima dello sport. Ho avuto la fortuna di aprire gli occhi abbastanza presto e di non sprofondare nella depressione».

Ne segue un periodo totalmente senza bici che il 30enne della Vandea racconta così: «Ho smesso completamente di pedalare, ho praticato solo sport divertenti con i miei amici. Nessun problema, nessun pensiero alle prestazioni».

Ad inizio 2023 il ritorno alle corse. La partenza dall’Australia, la top10 sfiorata nella Cadel Evans Great Ocean Road e qualche altro piazzamento ma soprattutto una nuova consapevolezza: «Non era lo sport a disgustarmi ma l’accumulo di tensione.» afferma il ciclista che poi aggiunge: «Bisogna tenere conto che lo sport di alto livello sta diventando impegnativo su tutti i fronti e che le carriere saranno più brevi. Oppure bisogna trovare un equilibrio e accettare di essere meno efficienti in certi periodi, anche se questo significa non correre affatto per avere tempo di riposare».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Un evento che vive di luce propria, anche se i Campionati Africani di ciclismo su strada 2025 – si parte giovedì 20 - vanno però a pieno titolo letti come riflesso del primo Mondiale svoltosi nel Continente. Non potrebbe essere altrimenti,...


Poche ma buone si potrebbero dire del Trofeo Lema. Solo cinque edizioni della corsa comasca di Alzate Brianza ai quei tempi sponsorizzata dalla Lema Mobili sistemi integrali di arredamento con sede anche negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Si...


Si pedala a ruota libera e a scatto fisso, si pedala sulle pedivelle e sulla tastiera, si pedala sulla strada o sulle mappe, si pedala sui pedali o sui tamburi, si pedala nei ricordi o nei sogni. Anche in Africa....


L’olandese Yoeri Havik e il belga Jules Hesters hanno chiuso al comando della classifica la prima serata della Sei Giorni di Gand. Partenza davvero spettacolare, al mitico velodromo Kuipke, con i campioni del mondo della madison Van Den Bossche e...


Due ali di folla, scroscianti applausi, lei a braccia alzate davanti all’Arena di Verona. E’ la bellissima cartolina di fine stagione che Silvia Persico ci ha regalato al Giro del Veneto. In Corso di Porta Nuova, di fronte al tempio...


Bisognerà attendere fino al prossimo 5 dicembre per conoscere il nome del vincitore del Vélo d’Or 2025: per l’Italia non ci sono finalisti per il premio maschile, mentre Elisa Longo Borghini, è tra le 10 migliori nel premio femminile. Vi...


L’incontro con il vicesindaco Francesconi ha avuto esito positivo: fumata bianca. L’ok di massima c’è. Il Comune di Capannori avrà presto i cartelli, posizionati nei punti più trafficati, che invitano gli automobilisti a fare attenzione ai ciclisti, utenti deboli della...


Pochi giorni e il Selle Smp Master Cross vivrà il 2° atto. Dopo l’apertura con numeri da record di Casalecchio di Reno, domenica prossima 23 novembre sarà il Piemonte ad ospitare la 2^ prova. Appuntamento a San Francesco al Campo,...


Ormai ci siamo! Sabato 22 novembre a Casalpusterlengo si disputerà il Memorial Luigi Tosi, gara regionale di ciclocross organizzata dal Pedale Casalese Armofer e dal Vc Casalese Luigi Tosi. Ad aprire la giornata di gare, valida per il Circuito Lombardia,...


Gli organizzatori de «la Bici al Chiodo» hanno annunciato che,  dopo una pausa di alcune edizioni, il premio riprenderà ad Arceto di Scandiano, grazie alla collaborazione con l'Amministrazione Comunale, U. C. Arcetana, A.S.D. Cooperatori di RE e il nostro impegno....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024