TOUR DE LANGKAWI 2023, PERCORSO: UN FESTIVAL PER VELOCISTI, ASPETTANDO GENTING HIGHLANDS

APPROFONDIMENTI | 22/09/2023 | 08:17
di Carlo Malvestio

Dal 1996 ad oggi solo il covid ha fermato il Tour de Langkawi. La corsa malese è stata una delle prime gare del continente asiatico ad attirare anche i corridori europei (“bisogna mettere la Malesia nella mappa dello sport e del turismo” disse l’allora primo ministro), ritagliandosi il suo spazio in calendario e mantenendo una certa qualità di partenti, con il risultato che sabato comincerà la sua 27ª edizione consecutiva, se si toglie il 2021 a causa della pandemia, appunto. 


I corridori italiani sono stati tra i primi a battezzare il Langkawi: Luca Scinto vinse la seconda edizione, nel ’97, Gabriele Missaglia si impose nel 1998 e Paolo Lanfranchi nel 1999 e nel 2001, con il poker azzurro interrotto solo dal non ancora “nonno” americano Chris Horner, vincitore nel 2000, 13 anni prima di vincere quell’incredibile Vuelta a España. Poi si sono imposti altri buoni corridori come Tom Danielson, José Serpa e José Rujano, ma per ritrovare un altro italiano sul gradino più alto del podio abbiamo dovuto attendere il 2020, con Danilo Celano in maglia gialla, al tempo corridore della formazione malese Team Sapura. Tour de Langkawi, però, fa anche rima con Andrea Guardini, visto che il velocista veronese si è aggiudicato ben 24 tappe complessivamente tra il 2011 e il 2018, lasciando un segno indelebile sulla storia della corsa.


IL PERCORSO 

L’arcipelago di Langkawi è formato da 99 isole, ma pur chiamandosi Tour de Langkawi, la corsa quest’anno non toccherà nessuna di queste isole, rimanendo nella parte peninsulare della Malesia (nelle edizioni precedenti è capitato che una o due tappe si svolgessero sull’isola principale, Langkawi per l’appunto). La prima tappa, dunque, andrà da Kerteh a Kuala Terengganu per 187 km, con arrivo dedicato ai velocisti sulla costa che affaccia sul mar Cinese Meridionale.

Storicamente gli sprinter hanno tante occasioni per lasciare il segno su queste strade, e quest’anno non farà eccezione. La seconda tappa è un altro piattone di 186 km, sempre da Kuala Terengganu fino a Kota Bharu, che significa “nuova città” e conta quasi 600 mila abitanti. Qualche insidia in più nella terza tappa, che si sposta nell’entroterra settentrionale, da Jeli a Baling per 183 km. I primi 50 km sono costantemente in salita, con pendenze docili docili, ma quanto basta agli organizzatori per piazzare un GPM di 1ª cat. a Puncak Titiwangsa. L’ultima salita, quella di Sungai Rui (2,3 km al 6,2 %) sarà lontana 37 km dal traguardo, ma potrebbe essere sufficiente a scremare il gruppo, lasciando indietro quantomeno i ragazzi delle Continental locali.

Si torna invece in piena pianura nella quarta tappa, la Bukit Mertajam-Meru Raya di 140 km, che sarà utile per scoprire qualche altro villaggio del verdissimo entroterra di Malesia. Il probabile vincitore della classifica generale lo accoglieremo già il giorno seguente, quando la tappa regina, da Slim River a Genting Highlands per 126 km, disegnerà in maniera perentoria la graduatoria. Questo arrivo sulle Cameron Highlands, sui Monti Titiwangsa, non è certo una novità, dal momento che si ripete fin dalla prima edizione. Si tratta di una salita vera, tosta, che porterà i corridori dal livello del mare ai 1650 metri, per un totale di 27 km di scalata, con due brevi tratti in contropendenza. La prima parte, fino a Bentong, è pedalabile (8,8 km al 4,4%), la seconda è breve ma comincia a farsi impegnativa (4,9 km all’8,3%) e l’ultima che porta a Genting Highlands è sicuramente la più selettiva, coi suoi 8,8 km all’8,6%

Guai però a stare troppo tempo senza gli sprinters, così ecco che il giorno seguente si va da Karak a Malacca per 174,5 km. Si arriva nella città simbolo dell’omonimo Stretto, una delle più antiche e importanti vie marittime al mondo, in quanto principale via di comunicazione tra l'oceano Indiano e l'oceano Pacifico, anche se purtroppo, ultimamente, si è fatta conoscere più che altro per i tanti episodi di pirateria. Tavola da biliardo anche la penultima tappa, che porterà il gruppo da Muar (440 mila abitanti) a Seremban (310 mila abitanti) per 124 km. Il festival dei velocisti si chiuderà nella capitale da 1,8 milioni di abitanti, Kuala Lumpur, nella tappa di 156 km che partirà da Setia Alam. Il vincitore verrà incoronato sotto le Twin Towers di Petronas (main sponsor della corsa), simbolo del processo economico della Malesia.

Sulla carta, l’unica frazione che potrà quindi incidere sulla generale sembra essere quella di Genting Highlands, ma attenzione al fattore ambientale. Lo slogan della corsa, non a caso, è “Beat the Heat”, “batti il caldo”: in questi giorni la temperatura è costante tra i 28° e i 32°, ma l’umidità è all’85%, il che non renderà certo piacevole la pedalata dei corridori. In più, si sta avvicinando il periodo dei monsoni e c’è il grosso rischio che ogni giorno si prendano una secchiata di pioggia. Insomma, elementi che potrebbero rendere la corsa più frizzante ed insidiosa. Ci saremo anche noi in Malesia, muniti di k-way, ombrello o crema solare, a seconda delle esigenze.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Raffica di numeri, statistiche e spunti di riflessione dalla settima tappa del Tour de France. 13: POGACAR 10-3 VINGEGAARDPer la tredicesima volta, Pogacar e Vingegaard hanno concluso primo e secondio in una tappa del Tour (in entrambi gli ordini). Estendono...


La tappa regina dell’edizione 2025 - la Fermignano – Monte Nerone  di 150 km - è anche la più lunga di quelle in programma e sicuramente chiamerà a raccolta le scalatrici e tutte le donne di classifica. per seguire il...


Tra le rivelazioni di questo Tour de France c’è Kevin Vauquelin, il ventiquattrenne del team Arkea – B&B Hotels, che da qualche giorno ha preso possesso del terzo posto nella classifica generale, alle spalle di Pogacar ed Evenepoel. Nato in...


Poco più di due settimane fa Federica Venturelli è diventata campionessa italiana a cronometro nella categoria under 23 e qualche giorno più tardi per festeggiare si è goduta un regalo davvero speciale: il concerto degli Eugenio in Via di Gioia....


Sta diventando una nuo­va disciplina mondiale, ma confesso che non mi attira per niente: contare le vittorie di Pogacar. Questo buon uomo non è ancora riuscito a farsi accettare come extrafenomenale - sì, confermo fino alla noia, fino alla lapidazione:...


Prima la visita al quartier generale dell’Uci, in quel di Aigle, quindi il trasferimento in Bretagna, al seguito della settima tappa del Tour de France. Sono giornate dense di significato quelle che sta vivendo nel suo “road show” Samson Ndayishimiye...


CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi, scende in pista come partner della Coppa Italia delle Regioni – Femminile 2025: il prestigioso circuito ciclistico quest’anno attraversa sette Regioni italiane coinvolgendo decine di Comuni e centinaia di atlete in una sfida sportiva che mette al centro territori,...


Anche la VF Group-Bardiani-CSF Faizanè, esattamente come le altre formazioni ProTeam italiane (Polti-VisitMalta e Solution Tech-Vini Fantini), è invischiata nella lotta per concludere il 2025 tra le prime 30 formazioni del ranking UCI. L’obiettivo, considerato al momento anche il...


Mattia Cattaneo è stato costretto al ritiro nel corso della settima tappa del Tour de France e questo è il bollettino medico emesso in serata dalla Soudal Quick Step: «Mattia Cattaneo aveva riportato diverse ferite nell'incidente occorsogli nella quarta tappa,...


Con la vittoria di oggi, Tadej Pogacar è tornato in testa alla classifica generale. Questa poteva essere la giornata perfetta per la UAE Emirates, ma la caduta di Joao Almeida, ha portato la squadra a contenere l’entusiasmo.  «Questo era il...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024