I VOTI DI STAGI. PHILIPSEN PIÙ CHE DISASTRO È DEVASTANTE, VAN DER POEL IMMENSO, I TIFOSI NON TUTTI IDIOTI

I VOTI DEL DIRETTORE | 04/07/2023 | 18:49
di Pier Augusto Stagi

Jasper PHILIPSEN. 10 e lode. Cosa fa di questo ragazzo il velocista più forte del mondo? Semplice: lui ha uno che di nome fa Mathieu Van der Poel che gli tira le volate, gli altri no. Bravo l’olandese ad andare a velocità doppia degli altri, bravo il belga a mantenere la velocità di crociera e a bissare il successo di ieri nell’autodromo di Nogaro. Otto vittorie in stagione, 31 in carriera, quattro al Tour de France, contabilità nobile, per un corridore che viene definito “disaster” ma se continua così dovranno ribattezzarlo “devastating”, devastante.


Mathieu VAN DER POEL. 7. Ha una buona gamba e si ostina a farlo vedere al mondo. Varrebbe 10, ma quell'evidente cambio di traiettoria gli costa 500 franci di multa, 13 punti nella classifica a punti e il declassamento.


Caleb EWAN. 9. Il velocista tascabile fa cose grandi, anche se Jesper è appena più grande di lui.

Phil BAUHAUS. 8. Il velocista tedesco conferma di essere nel Gotha del velocismo mondiale in questo inizio Tour. Due volate e questi tre sono sempre là. Lui c’è!

Brian COQUARD. 7. Il 31enne transalpino della Cofidis si butta ancora nella mischia e ci sta benissimo. Ennesimo piazzamento per una Cofidis assolutamente in palla.

Mark CAVENDISH. 7. Il 38enne velocista dell’Isola di Man è sempre lì. Cerca disperatamente la vittoria numero 35, ma oggi ne ha quattro davanti. Mica cento.

Danny VAN POPPEL. 6,5. Prende le misure e prende un piazzamento nei dieci.

Alexander KRISTOFF. 6. Il 35enne norvegese oggi c’è, si fa vedere.

Luka MEZGEC. 6. Perde per strada Groenewegen e si sostituisce a lui.

Wout VAN AERT. 5. Nel caotico finale, pieno zeppo di spallate e cadute, lui perde le ruote e quando rimonta è tardi.

Mads PEDERSEN. 6. L’ex campione del mondo fa tutto da solo e porta a casa un piazzamento nei dieci.

Luca MOZZATO. 6. Ancora 12°, come ieri. È chiaro che si spera possa migliorarsi nelle prossime volate.

Peter SAGAN. 5. Il tre volte campione del mondo si butta nella mischia, ma ci resta in mezzo.

Dylan GROENEWEGEN. 5. È l’uomo veloce, uno dei più veloci, ma perde quasi subito la posizione.

Jordi MEEUS. 5. Il 25enne belga oggi fa un passo indietro.

Biniam GIRMAY. 5. Ha chiaramente paura, probabilmente la gamba non lo aiuta affatto.

Fabio JAKOBSEN. 17. Cade quando si scatena la bagarre. Dà l’impressione, però, di non essere sereno: e come potrebbe esserlo in arrivi così?

Jacopo GUARNIERI. 17. Il Tour per l’esperto corridore piacentino potrebbe essere finito. Rimasto coinvolto in una caduta in curva a poco meno di un chilometro dal traguardo, finendo a terra con il campione europeo Fabio Jakobsen, ha riportato una brutta botta alla clavicola e si teme una frattura. Non messo bene neanche Luis Leon Sanchez.

Benoit COSNEFROY. 6,5. Dopo il traguardo volante di giornata, parte il corridore della Ag2r Citroen assieme a Anthony Delaplace (Arkea Samsic). Danno vita finalmente ad una fuga: oggi è già una notizia.

Quinn SIMMONS. 4. È il 4 luglio, festa americana, festa dell’Indipendenza. Il 22enne campione statunitense che sembra più un veterano di un ragazzo di talento, porta in giro per la Francia la maglia a stelle e strisce con orgoglio e piglio. È l’Independence Day, per essere il Simmons Day bisogna aspettare ancora un attimo.

André DARRIGADE. 94. Novantaquattro anni ben portati, un aquitano doc, capace di vincere in carriera 22 tappe al Tour de France e due volte la classifica a punti, oltre a un Lombardia, una tappa al Giro d'Italia, un Mondiale e tante altre cose. Oggi era al via della corsa, omaggiato e celebrato, come si conviene con le celebrità del Tour, con i figli del ciclismo.

Il tifoso COFIDIS. 10. A Luis Leon Sanchez, a 34 km dal traguardo, salta la catena ed è costretto a mettere piede a terra, ma un solerte tifoso a bordo strada, con tanto di smanicato della Cofidis, lo soccorre e lo aiuta a rimettere in sede la catena, senza che il campione spagnolo si sporchi le mani. Insomma, ci sono tifosi o pseudo tali che gettano puntine lungo la strada e altri che sono dei veri cirenei della strada.

 

 

 

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COMMENTI
Van der Poel
5 luglio 2023 02:08 carloprimavera
Direttore, mi risulta van der Poel sia stato declassato per il comportamento scorretto nel finale (leggasi: spallata poderosa a Birmay per levarlo di mezzo). Ma siccome il ciclismo é uno sport di squadra solo di facciata, solo lui é stato penalizzato e non Philpsen che ha goduto della sua trenata partita da un atto scorretto e riconosciuto come tale dalla giuria. Merita forse una riflessione? Va bene strapparsi le vesti in complimenti, ma forse servirebbe guardare l'insieme. Cordialità e buon lavoro

mi aspettavo
5 luglio 2023 06:18 kristi
un piccolo escursus tecnico sull arrivo di ieri , ok la spettacolarità (opinabile) , ok le marchette verso altri sport che al tour sono sempre piaciute molto , ma mandare dei "copertoncini" dopo 180 km di usura a spriinjtare e curvare su un asfalto com pletamente diverso e per di più pesantemente gommato , è una scelta discutibile , corridori più pesanti , usurano maggiormente i copertoncini , (sarebbe stato furbo da parte dei big cambiare bici negli ultimi 10 km ) . non a caso hanno primeggiato corridori un filo più leggeri dei vari jakobsen , groenewegen , van aert ecc

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