UN GIRO DI TWEET. MAXI INGORGO DEL BONDONE, TUTTA COLPA DI CAIRO

GIRO D'ITALIA | 24/05/2023 | 16:38
di Angelo Costa

Respinta dagli organizzatori l’ultima proposta dei corridori: dopo aver visto che la tappa di Caorle era tutta in discesa, il sindacato aveva chiesto di correrla senza pedalare.


«Li ho visti in faccia: bello Almeida, bello Roglic». (Giada Borgato, motocronaca Rai, ha un modo tutto suo per illustrare il bello della diretta).


Sorpresa per la decisione del questore di impedire al seguito del Giro di raggiungere la zona d’arrivo a Caorle: di solito l’organizzazione riesce benissimo da sola.

Notato fra i partecipanti del Giro E anche il presidente federale Cordiano Dagnoni: le prova tutte pur di dare al ciclismo italiano una scossa.

Pare che gli occhiali con i quali Almeida si aggira in zona pullman non siano da vista: sarebbe un modo per far credere ai rivali di non essere in grado di vedere la corsa.

Spiegato perchè sulle ammiraglie i commenti più seguiti sono quelli di Magrini su Eurosport: ascoltando Petacchi sulla Rai chi è al volante rischia il colpo di sonno.

Nuovo intervento dell’UCI per garantire l’equità competitiva in gara dopo il caso dei team che hanno usato l’elicotteri: le interviste dovranno avere le stesse domande e le stesse risposte.

L’Anas comunica che è stato risolto l’ingorgo creatosi dopo la tappa nella discesa del Bondone: colpa dell’autoarticolato che trasporta i superlativi con cui il presidente Rcs Cairo commenta il Giro.

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