Sara Fiorin si è fatta grande. A 19 anni occupa un posto di rilievo tra le giovani professioniste della squadra di sviluppo UAE Development Team degli Emirati Arabi. Sara è cresciuta gradualmente, vincendo ogni anno qualcosa di più. Si è svezzata grazie alla multidisciplinarietà, che le ha permesso di conquistare di numerosi titoli tricolori, medaglie d'argento e di bronzo sia ai mondiali che agli europei su pista.
La brianzola di Seveso è una ragazza sveglia, che sa perfettamente cosa vuole. Figlia e nipote d'arte, di Daniele e Guido: il primo direttore sportivo della squadra di famiglia e per un certo periodo al servizio della FCI settore Giovanile, il secondo presidente della società di Baruccana di Seveso (Monza&Brianza) che dopo aver lasciato il ciclismo pedalato ha messo in piedi un avviato negozio di cicli, e una scuola per moltissimi giovani ciclisti.
"Per me il ciclismo è tutto, è la mia passione, uno stile di vita-racconta Sara diplomata al Liceo delle Scienze Umane-. La bicicletta mi ha fatto crescere, organizzare e valutare anche delle situazioni difficili. Sono giovane ma ho tanti anni di ciclismo alle spalle, e sono contenta della mia scelta".
E' una grande atleta Sara Fiorin, alla ricerca di nuove emozioni e di esperienze in campo internazionale. Ha iniziato bene questa stagione correndo la Clasica de Almeria in Spagna ottenendo il 46simo posto a soli 24" dal podio, La fatica, la sofferenza, il sacrificio, sono parole che fanno parte del suo vocabolario.
"Correre in bicicletta significa non voler vivere come una ragazza normale della mia età. Ma mi piace moltissimo, adoro questo sport. Rispetto ai nostri genitori, noi giovani oggi abbiamo la fortuna di avere già molto e fare delle rinuncie è senz'altro meno problematico. Io sono cresciuta in una famiglia di ciclisti, e da questo sport spero di ricevere ancora molte soddisfazioni".
Sara condivide la passione con il fratello minore Matteo (corre tra gli juniores ed campione del mondo ed europeo su pista, ndr) e tra le atlete del panorama nazionale apprezza molto Chiara Consonni e Silvia Persico, che corrono nella UAE Team ADQ World Tour, e l'azzurra della pista Letizia Paternoster.
"Sono molto brave, sanno essere presenti nelle corse che contano, e migliorano col passare degli anni. Personalmente mi ispiro a me stessa, ci metto del mio ma queste ragazze sono comunque un punto di riferimento".
Intanto, studia (è iscritta all'università telematica Unipegaso indirizzo Scienze Motorie) e si allena al sole della Sicilia: assieme alle compagne Emma Redaelli e Beatrice Caudera stanno pedalando a Catania dove rimarranno ancora per qualche giorno.
"Voglio farmi trovare pronta per le gare che disputerò nei primi giorni di marzo in Croazia-conclude Sara-. Per me ora l'importante è dimostrare a me stessa e agli sportivi, che sono un'atleta sulla quale poter fare affidamento".
Sara Fiorin sarà infatti al via del Trofeo Umag mercoledì 1 marzo e domenica 5 marzo del Trofeo Porec gare del calendario internazionale femminile di classe 1.2.
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