L'ORA DEL PASTO. MONTANELLI CONTROCORRENTE, ANCHE COL CICLISMO

LIBRI | 10/01/2023 | 08:07
di Marco Pastonesi

Era spiritoso (16 aprile 1983): “Convenuti a Torino, i maghi di tutta Italia hanno reclamato il loro riconoscimento come ‘operatori dell’occulto’ con tanto di albo professionale, cassa malattie e soprattutto pensione. Hanno ragione. Non si sa mai cosa riserva il futuro”.


Era caustico (27 dicembre 1982): “Uno dei centenari meno celebrati nell’anno che sta per finire è quello di Charles Robert Darwin, morto nell’aprile del 1882. Pochi hanno parlato di lui. Ben gli sta. Non dimentichiamo che Darwin è lo scienziato che calunniò la scimmia”.


Era tremendo (24 ottobre 1979): “Nel dare notizia del sequestro de ‘La vita interiore’ di Moravia, il più autorevole giornale austriaco, ‘Die Presse’, lo ha chiamato ‘La vita inferiore’. Un errore di stampa, si capisce. Ma vedete un po’ dove bisogna andare a cercare, qualche volta, la verità: perfino nei refusi”.

Riscopro i “Controcorrente 1974-1986” di Indro Montanelli (e, scopro nell’introduzione, anche dei suoi collaboratori Mario Cervi e Cesare Marchi) in un libro pubblicato da Arnoldo Mondadori Editore nel 1987 e trovato in un book crossing pochi giorni fa. Quei corsivi in cui in poche righe c’è tutto, notizia e commento, e che come per la “Settimana Enigmistica” hanno moltiplicato tentativi di imitazione, o di interpretazione, ancora oggi sulle prime pagine di molti quotidiani. Montanelli non ne uscì indenne: “Questi ‘Controcorrente’ mi hanno procurato un mare di guai. Non soltanto da parte di coloro ai quali erano, con tanto di nome e cognome, mirati; ma anche da parte di lettori che spesso hanno confuso fra caricatura e vilipendio, fra paradosso e diffamazione”.

Certo il direttore del “Giornale” (allora) e battitore libero (a oltranza) ne aveva per tutti. Ne aveva per i colleghi (1° luglio 1983): “Gli scrittori Mario Soldati (Psi) e Gianni Brera (Psi) sono stati trombati. Peccato. Il Parlamento era l’unico posto in cui, dovendo parlare per gli altri, forse avrebbero finalmente taciuto”. Ne aveva anche per le colleghe (23 luglio 1985): “’Se Dio mi concedesse un’intervista – ha detto Oriana Fallaci – gli chiederei la carta d’identità, per essere sicura che è proprio lui’. Dopo di che Dio non avrebbe bisogno di chiedere la carta d’identità a Oriana Fallaci. Certe domande può farle soltanto lei”.

Nei suoi “Controcorrente” Montanelli sfiorava il ciclismo, che coprì da inviato al Giro d’Italia nel 1947 e 1948 (e di cui rimane “Indro al Giro”, a cura di Andrea Schianchi, Rizzoli): “Nel descrivere la morte di un tossicomane il ‘Corriere della Sera’ riferiva ieri che ‘la padrona della pensione lo ha trovato privo di vita, steso sul letto, in slip, con una siringa usata ancora in tasca’. Non vorremmo mancare di rispetto al povero morto. Ma quegli slip con tasca ci ricordano tanto le mutandine di un campione ciclista degli Anni Venti, ‘sotto le quali – scriveva Emilio Colombo, direttore della ‘Gazzetta dello Sport’ – batteva un cuore di atleta’”.

Montanelli non trascurava il calcio (21 dicembre 1985): “I tifosi rossoneri sono in festa per la notizia che Berlusconi sta per acquistare il loro Milan. Sono convinti che in un battibaleno ne farà una squadra da scudetto, da coppa delle coppe, da tutto, e forse hanno ragione. C’è un solo pericolo: che il neo-presidente voglia fare anche il direttore tecnico, l’allenatore, il massaggiatore, il capitano e il centrattacco. Il che potrebbe anche andar bene. Ma ad una condizione: che possa fare anche l’arbitro”. E non trascurava neppure l’atletica (21 novembre 1979): “In un’azienda di Crotone il consiglio di fabbrica ha chiesto e naturalmente ottenuto che metà delle assunzioni future siano riservate ai figli dei dipendenti. Così, con la benedizione dei sindacati, è stato ripristinato il diritto medievale del sangue e della casta. D’ora in poi si diventerà metalmeccanici come i principi ereditari, alla morte del padre, diventavano re. E sia. Ma coi figli delle passeggiatrici, per esempio, come la mettiamo: ne facciamo dei podisti?”.

Certi “Controcorrente” suonano sempre attuali (questo è del 1° agosto 1984, ma non ha età): “L’Uil ha proposto di togliere il passaporto a chi non è in regola con il fisco. Avrebbe fatto prima a dire: chiudiamo le frontiere”.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il campione di Norvegia Rasmus Tiller (Uno-X Pro Cycling Team) ha vinto la 18a Dwars door het Hageland, corsa di categoria 1.Pro che si è conclusa, dopo 181 km di corsa, alla Citadelle de Diest, nel Brabante fiammingo. Tiller ha...


Davide Donati è il nuovo Campionato Lombardo della categoria juniores. Il corridore della Ciclistica Trevigliese, 18 anni di Monticelli Brusati, ha conquistato il titolo a Puegnago del Garda, nel Bresciano, dove stamane si è disputato il Trofeo Ilario Roberti giunto...


Riccardo Perani, bresciano di Gussago classe 2003, sarà l'unico atleta a rappresentare la Gallina Ecotek Lucchini Colosio al Giro d'Italia Next Gen che domani scatterà da Agliè, nel Torinese. Perani, nipote di quel Domenico Perani grande velocista degli anni 70-80...


Marta Cavalli è tornata alla vittoria e lo ha fatto ad Hautacam, salita mitica dei Pirenei, là dove vinse anche Marco Pantani. La cremasca della FDJ SUEZ ha vinto infatti la seconda tappa del CIC Tour des Pyrenees Feminin vincendo il duello che...


La belga Lotte Kopecky continua ad inanellare successi e aggiunge alla sua collezione anche la Dwars door het Hageland. Al termine della corsa di 122 km, la portacolori del Team SD Worx ha preceduto nell’ordine l’austraca Christina Schweinberger e la...


Jonas Vingegaard dà spettacolo e conquista da padrone assoluto anche la settima tappa del Criterium del Delfinato, la frazione regina con partenza da Porte-de-Savoie e traguardo in vetta alla Col de la Croix de Fer dopo 148 km. Dopo la...


Le ragazze incrociano le braccia e scendono di bicicletta. È successo questa mattina alla seconda tappa del CIC-Tour Féminin International des Pyrenées. Dopo la disastrosa tappa di ieri (mancanza del mezzo medico al seguito) e un finale di corsa a...


Ne ha parlato anche il Financial Times (FT): il marchio Pinarello potrebbe finire nelle mani del miliardario sudafricano Ivan Glasenberg (nella foto) e secondo il noto quotidiano economico finanziario americano l'operazione sarebbe nelle fasi finali. Il tycoon sudafricano oltre ad...


Alessandro Monaco vince la tappa, Emanuele Ansaloni consolida la leadership nella generale. E' il verdetto della quarta frazione dell'Aziz Shusha in Azerbaijan, una giornata da ricordare per il Team Technipes #inEmiliaRomagna che può festeggiare una doppietta: alle spalle del forte...


Dai primi giorni di questa settimana vi abbiamo raccontato il Tour de Maurice, vi abbiamo riferito delle gesta degli atleti e dei risultati agonistici: abbiamo celebrato la vittoria finale di Archie Cross, 28enne britannico che ha scritto il suo nome...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi