CONOSCI LA LEGGE? ECCO COSA RISCHIA CHI VA IN BICI SENZA LUCI

NEWS | 28/12/2022 | 08:10
di tuttobiciweb

Il tema degli incidenti stradali nei quali sono coinvolti i ciclisti continua ad essere di drammatica utilità. La discussione è aperta, diritti e doveri (troppo spesso non rispettati) sono stabiliti per tutti gli utenti. Che i ciclisti siano la parte debole non si discute, ma anche loro hanno degli obblighi da rispettare, previsti dal Codice della Strada. È vero che il Codice non parla ancora di biciclette ma di velocipedi - e qui il legislatore dovrebbe intervenire aggiornando non solo le norme ma anche il vocabolario - ma è importante conoscere bene le leggi e rispettarle. Proviamo a... ripassare la lezione grazie a questi articolo pubblicato dal portale Virgilio nella sezione Motori.


L’utilizzo della bicicletta è disciplinato dal Codice della Strada, come quello di qualsiasi altro veicolo e il comportamento dei pedoni. Ogni utente che circola su strada infatti ha delle regole ben precise da seguire, per evitare di creare danni e problemi alla circolazione stradale ed eventuali incidenti, anche gravi.


A proposito di ciclisti comunque, l’articolo 80 del Codice della Strada regolamenta alcuni obblighi a riguardo. Il titolo del suddetto articolo è “Caratteristiche costruttive e funzionali e dispositivi di equipaggiamento dei velocipedi”. All’interno del testo vengono indicati tutti i componenti con i quali ogni bicicletta deve essere obbligatoriamente equipaggiata. Ci sono chiaramente gli pneumatici e i sistemi di frenata, assolutamente indispensabili per viaggiare, ma anche il campanello e le luci.

LUCI. Su ogni bici devono essere montate le luci anteriori – bianche o gialle –  e quelle posteriori, che possono essere luci o catadiottri di colore rosso. Attenzione, perché sono obbligatori anche i catadiottri gialli che infatti vediamo sempre sui pedali e lateralmente, questi ultimi in genere inseriti sulle ruote.

 

Le uniche bici che non devono obbligatoriamente montare questa tipologia di equipaggiamenti per la visibilità del ciclista sono quelle che vengono usate per le competizioni sportive. Le due ruote che invece vengono usate tutti i giorni, per un utilizzo cittadino o comunque tradizionale, devono essere provviste di tutte le luci che abbiamo appena indicato, che devono funzionare da mezz’ora dopo il tramonto a mezz’ora prima dell’alba.

Ci sono dei casi in cui le luci in bici devono essere usate obbligatoriamente anche di giorno: quando le condizioni meteo sono avverse – nebbia, neve e pioggia – nelle gallerie e nei momenti in cui la visibilità, per fattori svariati, è limitata, sia nei centri abitati che fuori.

ALTRI OBBLIGHI. Quando parliamo di visibilità in bicicletta, è bene tenere presente che non bastano le luci sulla bici, ma che anche il ciclista deve provvedere alla sua personale segnalazione agli altri utenti della strada. Non vedere la bici o il ciclista può essere inevitabilmente molto pericoloso, perciò è importante che l’utente alla guida indossi un giubbotto retroriflettente o le bretelle. Quest’obbligo è scritto in un altro articolo del Codice della Strada, esattamente si tratta del numero 182, al comma 9-bis.

Quando parliamo di obblighi su strada, parliamo anche di sanzioni per chi queste norme non le rispetta. E infatti, nei casi che abbiamo indicato, presenti nel testo degli articoli 68 e 182 del CdS, tutti coloro che viaggiano in sella alla propria bicicletta senza rispettare gli obblighi relativi alle luci e ai dispositivi di segnalazione indicati allora rischia una multa che può partire da un valore minimo di 26 euro fino a un massimo di 102 euro.

Purtroppo gli incidenti (i numeri in Italia spaventano) tra biciclette e altri veicoli, per lo più auto e furgoni, sono frequenti sulle nostre strade. Nella maggior parte dei casi, chi ha la peggio è proprio il ciclista, che viene travolto da mezzi molto più ingombranti e pesanti. Per questo motivo sta nell’interesse di chi ama viaggiare in bicicletta rispettare questi obblighi, per la sua sicurezza, nonostante troppo spesso si vedono in giro persone che pedalano nel buio della notte senza essere ben visibili agli altri.

 

 

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COMMENTI
Art. 9. Competizioni sportive su strada
28 dicembre 2022 12:16 agostino
solo durante le competizioni sportive le bici possono non portare gli equipaggiamenti previsti, durante gli allenamenti sulle strade sono tutti e per tutti obbligatorie

Giubbotto riflettente
28 dicembre 2022 15:19 giopagar12
A dire il vero, il comma 9-bis dell'Art. 182 del Codice della Strada sembra limitare l'uso del giubbotto riflettente solo quando è buio ed in galleria:

"9-bis. Il conducente di velocipede che circola fuori dai centri abitati da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere e il conducente di velocipede che circola nelle gallerie hanno l'obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilita', di cui al comma 4-ter dell'articolo 162."

Oltre a questo
28 dicembre 2022 19:47 Albertone
Oltre a questo bisognerebbe far capire a tanti, di non marciare a 3 file la domenica per chiacchierare.....

x Albertone
28 dicembre 2022 21:45 siluro1946
Criticare chi pedala affiancato sarebbe accettabile se chi critica non ha mai guidato un'auto, automobilisti categoria indifendibile

Ancora con la "terza fila"
28 dicembre 2022 22:40 nsilvioant
Resto dell’avviso che chi va in terza fila, oltre a non badare alla propria incolumità fisica, sa poco di tecnica, perché dovrebbe sapere che in scia fa meno fatica. Comunque, ribadisco, quello già scritto nelle settimane scorse, cioè come in altri paesi civili, anche nel nostro dovrebbe essere modificato il codice della strada per riconoscere, tollerare ed autorizzare la marcia in doppia fila, oltre alla famigerata distanza di sicurezza di 1,5 mt ….Ma ormai sono rassegnato, qui da noi non cambierà nulla e rimarrà fantascienza……. Poi rivolgo il solito appello a tutti gli “italioti” al volante, nonché paladini dei soli “diritti” e non dei “doveri” …. A loro chiedo, come la mettiamo col rispetto dei limiti di velocità? Chi di questi usa l’indicatore di direzione in fase di sorpasso del “velocipede” che come me pedala da una vita sulla riga bianca e non dà fastidio a nessuno??? Quanti guidano ormai con il cellulare al volante…???.””” Aggiungo, quanti automobilisti, tutti esperti, rispettano un minimo di distanza di sicurezza tra loro……???? Quanti di questi superano “l’utente debole” per poi svoltare tranquillamente a destra ……. ???? Mi fermo qui, ma potrei continuare ancora…..Ebbene sono tutte violazioni che vedo quotidianamente, in quanto “vivo” sulla strada da oltre 40 anni di attività, e sono dell’avviso che ormai le nostre strade sono una “giungla”, dove prolificano tanti” animali” e tra questi pure i ciclisti indisciplinati, che si ostinano a non capire che essendo “deboli” sono i più vulnerabili…………ma ho anche le scatole piene di quanti e coloro, tanti, si sentono sempre in odore di “santità” tirando in ballo la solita storia ,come quella dei ciclisti in terza fila…..quando invece sarebbe opportuno rivedere la propria condotta al volante e di improntarla di più al rispetto e tolleranza verso il prossimo ,specie di chi ha la sola “colpa” di essere più lento, tale da costituire rallentamento ed intralcio alla viabilità.
Nigro Silvio

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