CAMAIORE CONFERISCE LA CITTADINANZA ONORARIA A MAURO VEGNI

NEWS | 03/12/2022 | 08:06

E’ stata una giornata particolare, all’insegna del ciclismo, quella di giovedì 1 dicembre, per Camaiore, la bella località in provincia di Lucca, nella prestigiosa zona della Versilia, con il notevole centro storico, ricco di monumenti e molteplici tradizioni in vari settori che si estendono anche nelle numerose frazioni, a varie quote, lungo i primi rilievi apuani che fanno da corona al notissimo Lido d Camaiore, apprezzato e frequentato a livello internazionale con la sua estesa spiaggia.


E’ stata una giornata, nella memoria pressoché costante dello sfortunato Davide Rebellin, aperta dalla presentazione della 58a Tirreno-Adriatico, manifestazione di primissimo livello internazionale che, da nove anni consecutivi, fissa la partenza da Camaiore. E nella bella ambientazione del Teatro dell’Olivo i dettagli sono stati illustrati da Mauro Vegni e Stefano Allocchio che cura in prima persona la corsa con gli interventi delle varie amministrazioni delle sedi di tappa chiamati al microfono da Paolo Mei.


Nel pomeriggio cambio di scena e, sempre nel centro di Camaiore, nella vasta sala del cinema Borsalino, con moltissimi convenuti, è avvenuta la proiezione, in prima assoluta, di un documentato e piacevole filmato, di circa un’ora, con l’esplicativo titolo di “Una gemma di raro prestigio - Il ciclismo a Camaiore 1948-2022”. Un “excursus” che ha chiamato alla ribalta vari protagonisti dell’attività appassionata delle due ruote a Camaiore, iniziativa nata da un’idea di Andrea Carrara sceneggiatura di Andrea Genovali e Gualtiero Lami che ha curato la regia. Le interviste sono state brillantemente condotte da “tale” Francesco Chicchi, nato a Camaiore e lì residente in località Nocchi, velocista di vaglia fra i professionisti e iridato della strada a Zolder, in Belgio, nel 2002, alla vigilia della vittoria iridata fra i professionisti, un altro toscano, sempre della provincia di Lucca, Mario Cipollini. Un documento di valore, applaudito a lungo, che ha presentato o ricordato molti protagonisti della storia a due ruote di Camaiore, e non solo.

E infine, per ultimo ma non certamente ultimo, al proscenio è salito Mauro Vegni, il direttore di RCS Sport Ciclismo, figura conosciuta che calca la scena ciclistica da quando portava i pantaloni corti alla formativa scuola di Franco Mealli a Roma, nel Velo Club Forze Sportive Romane.

La cittadinanza onoraria gli è stata conferita dal Consiglio Comunale per la reciproca collaborazione, in visione costruttiva, sinergica, fra Comune e RCS Sport che è in essere da anni e che è stata rinnovata per altri tre anni. E il tosco-romano-milanese Vegni si è sempre impegnato nella ricerca di soluzioni ciclistiche, ad ampio raggio sportivo e promozionale per il territorio, che contemperassero le aspettative delle entità in campo.

E si è avvertito che le parole pronunciate alla consegna del riconoscimento non erano parole di circostanza, sia da parte dell’amministrazione di Camaiore, sia da quella di Mauro Vegni, ma sentite, vissute e condivise anche dagli amministratori di Camaiore attuali e pure del passato.

E il futuro si costruisce pure sul passato, più o meno recente, e in questa chiave di lettura sono da ricordare le figure di Giovanni Fontanini, già responsabile dell’ufficio comunale Sport e Turismo e presidente dell’AIOCC (Associazione Italiana Organizzatori Corse Ciclistiche), di Bruno Bianchini, camaiorese DOC, tandem affiatato di lunga frequentazione, di Giacomo Fini, della vicina Seravezza, direttore di corsa ed ex-corridore, piacevolmente ritrovato in buona forma e, andando ancora a ritroso, il patron camaiorese Rodolfo Rosi, detto “Stacchini” per la sua fede calcistica juventina.

Mauro Vegni, accompagnato dalla moglie Cristina, dal figlio Fabio e dalla nuora Emiliana, ha ben dissimulato l’emozione esterna, chiamiamola così, ma quella interna è stata e sarà sempre sentita in pieno.

 

g.f.

 

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