PAOLO SANGALLI, NUOVO CT DELL'ITALIA ROSA. «RACCOLGO UN'EREDITA' PESANTE MA VOGLIAMO CRESCERE ANCORA»

NAZIONALE | 07/11/2021 | 08:00
di Alessandro Brambilla

«E’ opinione diffusa che chi ha vinto ha fatto tutto bene e chi ha perso tutto male. Nello sport non basta fare le cose bene… Bisogna farle meglio degli altri», dichiarava Julio Velasco, ct plurititolato del volley. E lo sostiene anche Paolo Sangalli, milanese di Trezzo sull’Adda.


Nel ciclismo il geometra Paolo Sangalli da una settimana è in primis ct delle stradiste azzurre elite e juniores dopo 12 annate da “vice” di Dino Salvoldi. Paolo è dell’ottima leva 1970 e praticando agonisticamente il ciclismo - prevalentemente con maglia San Gervasio Pagnoncelli - si è divertito ma non era ai livelli dei suoi coetanei Bartoli, Casagrande, Pantani, Casartelli, Zabel.


Invece da direttore sportivo degli esordienti griffati Pagnoncelli, Paolo ha immediatamente dimostrato di essere tra i più bravi. Nel 2006 Sangalli è diventato diesse dell’Unidelta, squadra elite e under 23, rimanendoci 3 stagioni e dirigendo diversi atleti poi approdati al professionismo compresi Damiano Caruso, Francesco Gavazzi, Morris Possoni. E dal 2009 è diventato braccio destro di Salvoldi nella Nazionale femminile.

«Ora raccolgo un’eredità pesante – dichiara Sangalli -: con Dino il ciclismo femminile azzurro è sempre stato all’avanguardia. Nell’ultima edizione del Mondiale vinta dalla Balsamo l’Italia ha dimostrato di essere la Nazionale numero 1: siamo stati più bravi dell’Olanda in una gara nel Benelux, i meriti di Dino Salvoldi sono enormi. Ho accettato con entusiasmo di diventare in primis ct delle ragazze e spero di contribuire a portare all’Italia tante altre medaglie».

A differenza di Dino, che curava strada e pista, ora Sangalli si occupa esclusivamente della strada. In pista le ragazze avranno Marco Villa come ct. «Rapportarsi nell’attività e in generale lavorare con Villa – precisa Paolo – è un grosso vantaggio. Marco è bravissimo».

Sangalli probabilmente è predestinato: ha guidato per la prima volta l’ammiraglia dell’Italia “rosa” ai  Mondiali strada di Mendrisio 2009: Tatiana Guderzo vinse la medaglia d’oro e Noemi Cantele arrivò terza. Nella crono  la Cantele conquistò l’argento. «Un debutto favoloso: forse sono predestinato, anche perché nei due anni successivi l’oro elite su strada l’abbiamo vinto con la Bronzini - dice Paolo sorridendo -. Il ciclismo donne del 2009 era ancora a gestione familiare. Poi per alcuni anni le ragazze hanno badato soprattutto ad assicurarsi il posto nelle squadre statali come Fiamme Azzurre e Polizia. Adesso la direzione è più parallela al ciclismo maschile, le ragazze puntano a indossare maglie di teams World Tour».

L’inossidabile Tatiana Guderzo non ha ancora deciso se continuare a gareggiare anche nel 2022 o smettere.

«Tatiana – assicura il neo ct – è ancora forte  e al Giro d’Italia 2021 l’ha dimostrato. Io le suggerisco di continuare l’attività. Nel 2022 nell’arco di circa un mese ci saranno Giro e Tour, le principali campionesse distribuiranno gli impegni, non tutte disputeranno entrambe le gare. Per me Tatiana può ancora vincere il Giro d’Italia».

Si sostiene che le altimetrie del Giro d’Italia donne siano troppo severe.

«A mio avviso l’altimetria andrebbe un pò limata per consentire a gran parte delle atlete di esprimere la loro competitività. Però ammetto che trovare i comitati di tappa forti economicamente è assai difficile, per cui Giuseppe Rivolta e gli altri organizzatori fanno bene ad accettare le proposte delle località di montagna. Sta rinascendo il Tour femminile, tuttavia il Giro rimarrà la corsa numero 1».

Paolo, Elisa Longo Borghini vanta un secondo posto come miglior risultato al Giro. Però in svariate edizioni della gara rosa, compresa l’ultima, non ha brillato. Deve puntare esclusivamente alle gare in linea?

«Elisa è una fuoriclasse costantemente tra le prime tre al mondo. In alcuni Giri è incappata in giornate storte, però deve continuare a gestire il programma come ha fatto negli ultimi anni».

Letizia Paternoster è Campionessa del Mondo dell’eliminazione. Un buon motivo per puntare quasi esclusivamente ai titoli della pista?

«Letizia è reduce da due stagioni di sofferenza per un problema ad una gamba, il suo talento non si discute: vincerà anche su strada».

Maria Giulia Confalonieri spesso è tra le migliori, ma sembra un talento inespresso.

«La “Confa” ha solo bisogno di vincere una bella gara su strada. Se in tempi brevi ci riuscirà, sbloccandosi, sono certo che poi otterrà successi a ripetizione. Maria Giulia ha un’intelligenza fuori dal comune in tutti i sensi, e sa “leggere” le gare meglio di tante altre. Fidatevi, Maria Giulia vincerà a grande livello».

Elisa Balsamo è meritatamente Campionessa del Mondo delle stradiste; deve dimenticare la pista per due anni, ritornandoci solo per l’Olimpiade 2024?  

«La pista non va mai dimenticata e anche se i suoi programmi agonistici e di preparazione verranno impostati soprattutto sulla strada, Elisa deve gareggiare in pista pure nel 2022 e 2023. La pista le fa bene».

E la “giovane potenza” Eleonora Gasparrini?  

«All’età di 19 anni è arrivata tra le prime in gare elite World Tour. Eleonora è un talento grandissimo e ha fatto bene a scegliere la Valcar per le prime annate da elite. Sta ripercorrendo l’ottimo percorso formativo della Balsamo. La Gasparrini può essere elemento per puntare a risultati importanti a Parigi 2024. Fa bene a curare l’attività su pista».

Paolo, mi definisca tecnicamente Marta Bastianelli.

«E’ la Peter Sagan del ciclismo femminile. Marta è capace di vincere volate a ranghi compatti e le classiche più dure».

La scalatrice cuneese Erica Magnaldi nel 2021 ha vinto la gara di Ceriale e spesso è andata forte, meritando la convocazione in azzurro per l’ Europeo. La dottoressa Erica ha iniziato tardi a praticare ciclismo agonisticamente. Ora ha completato il gap con le più esperte?

«La Magnaldi può migliorare ancora molto. Pur avendo iniziato tardi a competere con le più forti al mondo, ha già dimostrato grandi qualità. Sono certo che è ancora in fase di escalation, otterrà grandi soddisfazioni».

Nei prossimi giorni Sangalli e gli altri commissari tecnici azzurri e lo staff FCI si riuniranno all’hotel Devero di Cavenago Brianza per impostare i programmi del 2022.   

Copyright © TBW
COMMENTI
Marta Cavalli?
5 dicembre 2021 08:02 Montichiari88
Caro Brambilla, una domanda al nuovo CT su Marta Cavalli la dovevi fare...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Darfo Boario Terme è pronta nuovamente ad accogliere una manifestazione tricolore anche nel 2025, come svelato ieri nella presentazione al “Belvedere Silvio Berlusconi” al piano 39 di Palazzo Lombardia. Questa volta la città termale della Valle Camonica ospiterà,  sabato 28...


Dal 1988 la maglia iridata di campione del Mondo, dal 1993 al 2017 la maglia rosa del Giro, dal 2017 la maglia roja della Vuelta, dal 2022 la maglia gialla del Tour, dal 2018 la Trek (prima Segafredo poi Lidl)...


Il tour de Suisse sembra più francese che mai, dopo quattro giorni di gara con Romain Gregoire leader della generale, ecco che ieri la maglia gialla è passata sulle spalle di un altro transalpino che sta infiammando i cuori dei...


Dopo la rivoluzione di ieri, con Luke Tuckwell che ha conquistato la maglia rosa, il Giro Next Gen propone oggi la sesta tappa: la Ovada - Acqui Terme di 155 km propone un finale tutto da interpretare. per seguire...


Il conto alla rovescia è finito: scatta oggi Above | The Bike Experience, l’evento messo in scena da Livigno Next e Movestro, cuore progettuale di IBF - Italian Bike Festival, che celebra la bicicletta là dove offre il meglio di...


La puntata di Velò andata in onda ieri sera su TvSei è stata particolarmente interessante: si è parlato di Giro d'Italia Next Gen, di Delfinato, di Svizzera, di attesa per i tricolori ma di tanto altro ancora con Luciano Rabottini, Riccardo Magrin e...


Fino all'età di 9 anni, Gabriele Scagliola ha giocato a calcio come terzino destro del Caselette. Al ciclismo si è avvicinato per caso durante una vacanza al Lago di Bolsena, nel Lazio: "Ricordo che alcuni amici mi invitarono a salire...


La formazione spagnola Burgos Burpellet BH ha annunciato ieri un nuovo innesto nel suo roster. Alexandre Mayer, 27enne passista mauriziano, ha firmato un contratto che lo vedrà impegnato da subito e almeno fino alla fine del 2026 con il team...


È iniziata ieri a Viareggio la 37ª edizione del Meeting Nazionale Giovanissimi, l’appuntamento più atteso della stagione giovanile della Federazione Ciclistica Italiana, che quest’anno coinvolge quasi 1700 piccoli atleti tra i 7 e i 12 anni provenienti tutta Italia. La...


Oscar Onley voleva vincere al Tour de Suisse a tutti i costi. Ha attaccato in pianura, in salita, ci ha provato in tutti i modi e passo dopo passo è salito sui gradini del podio fino ad arrivare a quello...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024