ZEROSBATTI. «SONO AL TELEFONO!» E IL CICLISTA DIVENTA INVISIBILE

SOCIETA' | 23/06/2021 | 07:45
di Federico Balconi

 


Il primo posto in classifica tra le frasi più pronunciate da automobilisti nell’imminenza di un incidente con vittima un ciclista se lo giocano due frasi: 1) "Non l’ho visto" e 2) “i ciclisti vanno in giro in fila per tre”. Noi propendiamo per un parimerito e il dato ci suona piuttosto inquietante.


A ben guardare, le due dichiarazioni sono tanto allarmanti quanto in netta contraddizione tra loro e non vi è proprio da stare tranquilli: se è vero che i ciclisti viaggiano in fila per tre, in mezzo alla strada, com’è possibile che vengano sistematicamente falciati da automobilisti che immediatamente dichiarano di non averli visti?

Buttiamo un’ipotesi, incrociando i dati raccolti in questi mesi e le statistiche sulla circolazione: guarda caso, l’utilizzo del cellulare è uno dei comportamenti più diffusi e pericolosi tra i guidatori italiani.

Altro dato sconcertante: nonostante questa stupida abitudine sia ormai sotto gli occhi di tutti, incardinatasi nelle consuetudini dell’italiano medio, la tanto agognata riforma è rimasta ai box, con i suoi provvedimenti, ormai insufficienti, di inasprimento della pene.

Nel frattempo si continua quotidianamente a raccogliere cocci, spesso umani, degli incidenti sulla strada.

Un esempio, tra i tanti, viene fornito da un recente monitoraggio dell’Osservatorio stili di guida promosso da A4 Holding, che ha concluso che l’uso del cellulare durante la guida è quasi una prassi.

Il test è stato effettuato su circa 1300 veicoli a quattro ruote, tra auto e mezzi pesanti, con una percentuale di assidui utilizzatori di cellulare alla guida superiore al 15%.

Nulla di sorprendente perché tutti lo sappiamo da anni e - se pensiamo che si tratta di un test effettuato in autostrada dove dovrebbe essere quasi impossibile dedicarsi al cellulare, vista l’altissima pericolosità della condotta - si può solo ipotizzare la dimensione del fenomeno su strade urbane o provinciali, dove l’incidenza di biciclette investite è elevatissima.

Noi di ZEROSBATTI contiamo ad oggi (parliamo di soli 6 mesi di test con quasi 5000 iscritti nel corso dell’anno) una percentuale del 3,5% di incidenti sul numero di assicurati, con la quasi totalità di questi imputabili alla distrazione dell’automobilista!

Se a questi aggiungiamo un altro paio di condotte quali la distanza di sicurezza poco rispettata e il mancato utilizzo delle frecce (si parla del 75% degli italiani), si spiegano tutti i danni, spesso gravi, che subiscono ogni giorni i ciclisti presi alla sprovvista dalle manovre fulminee degli automobilisti.

Continuando a parlare di numeri e di condotte culturalmente tollerate, sarebbe utile aver chiaro quali siano i tempi di reazione e lo spazio percorso nell’attimo in cui stiamo rispondendo ad un messaggio o guardando l’ultimo selfie dell’amico su instagram:

un automobilista attento, dinanzi ad una situazione di pericolo, non frena prima di un secondo (il cosiddetto tempo di reazione!), percorrendo almeno 15 metri a 50 km orari e 30 metri a 100 orari.

Ma se lo sguardo era sul cellulare, facciamo per 3 secondi (ma sono sempre molti di più), il nostro veicolo, lanciato a 70 km orari,  in 3 secondi percorre 100 metri, vale a dire un campo da calcio da 11 giocatori: aggiungiamo il tempo di reazione di 1 secondo, altri 20 metri, e lo spazio di frenata, fossero anche 50 metri, e nessuno, sulla nostra traiettoria, si potrebbe salvare, nel raggio di 200 metri!

Basta chiudere gli occhi 5 secondi e immaginarsi la dinamica… ma, ribadiamo, essendo il ciclista un supereroe invisibile, non serve nemmeno chiudere gli occhi!

Cosa prevede oggi il codice della Strada?

L’articolo 173 del codice della strada vieta l’uso del cellulare: “È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all’articolo 138, comma 11, e di polizia. È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie”.

Le sanzioni attuali:

- a euro 165 a euro 661.

- sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio.

La contestazione della multa può anche non essere immediata: ciò significa che il verbalizzante potrebbe anche sorprendere l’automobilista al cellulare e notificargli la multa senza fermarlo.

In questo modo adeguati controlli sulle strade potrebbero contribuire a convincere le persone ad interrompere questo mal costume, con grande vantaggio per ciclisti e assicuratori!

I Giudici, dal canto loro, quando ne hanno occasione, danno il loro contributo, con sentenze e condanne pesanti: la stessa Corte di Cassazione, ad esempio, con una recente pronuncia (n. 23331), ha stabilito che la contestazione possa essere elevata all’automobilista al cellulare anche qualora il veicolo sia fermo al semaforo.

Il ragionamento parte da un principio logico e giuridico: l’incrocio è la fase più delicata della circolazione, pertanto nessuna scusante per chi si distragga sul cellulare qualora fermo al semaforo, ma più che altro questa decisione fornisce uno spunto per comprendere la gravità e l’intolleranza dovuta verso questo fenomeno, da punire, sempre!

I Giudici hanno respinto le difese dell’automobilista ribadendo che in ogni caso il divieto di fare uso di Cellulare resta fermo anche in caso di arresto al semaforo, in ossequio al principio più generale, della sicurezza e della prudenza, che impone di sgomberare l’area di incrocio il prima possibile, ciò che risulterebbe incompatibile con l’uso del cellulare!

Quante volte abbiamo suonato al tizio che allo scattare del verde continua imperterrito a chattare sul suo smartphone??

Queste condotte non sono solo maleducate, ma gravemente pericolose, perché tolgono attenzione e controllo del mezzo!

La riforma

Ancora lontano pare, il passaggio a legge di una riforma che mostra già qualche segno di invecchiamento, ancor prima di essere applicata, ad oggi in discussione presso la commissione trasporti.

Questa novella, tanto attesa quanto ormai passata di moda, parte dalla presa di coscienza dell’esistenza, sulla strada, di utenti definiti vulnerabili, ai quali vanno rivolte tutte le tutele possibili: si tratta dei conducenti di biciclette, ciclomotori e motocicli, pedoni e soggetti disabili. Per questa ampia categoria di utenti sono previste ulteriori tutele per agevolare gli spostamenti e ridurre i disagi.

Tra le varie proposte ci sarebbe anche l’inasprimento delle pene conseguenti l’accertato utilizzo improprio del cellulare. Poca roba dinanzi al fenomeno che ormai sta mietendo vittime sempre maggiori, vuoi per l’incremento del traffico, vuoi per le distrazioni alla guida, vuoi per il successo della bicicletta sulle generazioni più giovani, che si stanno innamorando delle due ruote, nonostante tutto!

In sintesi, la riforma comporterebbe

PATENTE SOSPESA: da 7 giorni a 2 mesi, con ulteriore aumento fino a 3 mesi se si ripete nei due anni. 

PUNTI PATENTE: da 5 a 10 punti.

MULTA: da 422 a 1.697 euro.

Nel caso di recidiva da 644 a 2.588 euro.

In sintesi nella peggiore delle ipotesi si rischia fino a 2588 euro, sospensione fino a 3 mesi della patente e decurtazione di 10 punti…ma questa è l’auspicata peggiore ipotesi!

Ovviamente a ciò si aggiungeranno tutte le altre conseguenze giuridiche date dall’aver causato un incidente e lesioni o morte, con ripercussioni legali e patrimoniali direttamente proporzionali al grado di colpa, fino a dover subire un processo penale e relativa condanna.

Un consiglio legale:

Per i ciclisti rimasti vittime di incidenti causati dalla distrazione dell’automobilista un consiglio molto utile è quello di chiedere immediatamente il sequestro del cellulare del nostro investitore. Subire un incidente con lesioni, se vi è colpa, configura ipotesi di reato che ci consente di dare il via all’azione penale, e conseguente istanza di sequestro, finalizzata a rilevare se l’automobilista fosse o meno attivo sul suo smartphone, motivata dalla sospetta dinamica del sinistro!

Ricordarsi sempre i 5 passaggi da seguire in caso di incidente:

1)    Fai foto o video prima di spostare i veicoli se possibile

2)    Chiama forze dell’ordine e Ambulanza se hai lesioni

3)    Sottoscrivi correttamente un CAI

4)    Foto e preventivo della bici e dei danni alle cose

5)    Chiama prima possibile ZEROSBATTI, ma prima ancora iscriviti!

www.zerosbatti.it

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si apre nel segno di Manuel Peñalver il Tour of Magnificent Qinghai 2025. Sul traguardo del circuito cittadino di Xining, lo spagnolo della Polti-VisitMalta ha fatto valere tutta la propria potenza e al termine di uno sprint molto tirato si è...


Il recente campionato italiano élite sembra essere stata l’occasione per accorgersi che il nostro ciclismo nazionale è “nudo”. Ma la cosa ancora più grave è che se avesse vinto Ganna o Milan tutto questo putiferio di recriminazioni e denunce non...


È Marlen Reusser la favorita per la vittoria del Giro d’Italia? Il nome dell’elvetica è quello che sta rimbalzando maggiormente tra gli addetti ai lavori, ce lo aveva detto ieri Elisa Longo Borghini e molte altre ragazze del gruppo ci...


Patrick Lefevere conosce bene il Tour de France e conosce alla perfezione anche la Soudal-Quick Step: lui immaginava che in corsa ci sarebbero stati dei problemi. «Sono preoccupato per i primi giorni del Tour – ha detto Lefevere nella sua rubrica...


Scatta con una cronometro individuale interamente cittadina il Giro d'Italia Women 2025. È Bergamo ad ospitare la prima tappa della corsa rosa: partenza da Chorus Life per una prima parte su strade larghe e rettilinee intervallate da inversioni...


È stata una tappa d'apertura da dimenticare per la Soudal-Quick Step, che a Lille non ha visto i suoi corridori nel gruppo dei migliori. Merlier doveva essere in testa per la volata e non si fatto vedere e Remco Evenepoel,...


A distanza di circa un mese dalla scomparsa, nella sua Milano, dove era nato il 7 ottobre 1950, di Marcello Doniselli desideriamo ricordare la sua figura. È un nome di conosciuto e di lungo rilievo nel settore produttivo delle due...


Ci sono tutti i presupposti perché la maglia gialla cambi già oggi di proprietario. La seconda tappa della corsa, infatti, promette scintille: la Lauwin-Planque - Boulogne-sur-Mer misura 209, 1 km e sarà vissuta sul filo dei nervi. per seguire il...


Dal 6 al 13 luglio 2025, Bialetti, storico simbolo del caffè italiano, sarà protagonista al Giro d’Italia Women 2025, la competizione ciclistica femminile più importante del panorama nazionale. L’azienda sarà Top Sponsor della manifestazione e Sponsor ufficiale della Maglia Bianca,...


In occasione della 36ª edizione del Giro d’Italia Women, in programma da oggi al 13 luglio 2025, BWH Hotels Italia & Malta è orgogliosa di sostenere il “Gran Premio Combattività”, riconoscimento assegnato al termine di ogni tappa alla ciclista che...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024