L'ABC DI COSTA. FERMACARTHY E UNA QUESTIONE DI DISTANZE

GIRO D'ITALIA | 27/05/2021 | 15:20
di Angelo Costa

C come Carthy. Nel senso di Hugh, ciclista inglese della Ef. Riconoscibile dalla statura e non dai tratti somatici: quando dicono che assomigli all’ispettore Derrick, replica sostenendo ‘io sono più di uno e novanta, quello era Tappert’. E’ nato a Preston, cittadina dove la bici è una necessità e non una scelta: hanno tutti fretta di arrivare prima. Da buon inglese, è devoto alla Regina: non capisce solo perché la chiamino Sua Altezza nonostante sia appena sopra il metro e sessanta. Anche in bici è uno che bada molto all’altitudine: in Spagna ha vinto sull’Alto dell’Acebo e sull’Alto dell’Angliru perché qualcosa gli diceva che fossero adatte a lui. Vince solo le corse che finiscono oltre i mille metri: per questo come scalatore è abbastanza quotato. Sa tutto dei percorsi (Carthy geografica), è disponibile con i giornali (Carthy stampata) e molto formale quando deve fare una richiesta (Carthy bollata). E’ generoso con i compagni (Carthy di credito), con la squadra è sempre molto chiaro (Carthy scoperte) e non è di quelli che bluffa (Carthy da gioco). Non è molle nel fisico (Carthypesta), ha un carattere all’apparenza ruvido (Carthyvetrata) e si arrabbia quando non viene lasciato libero di fare le sue cose (Carthy bianca). Per sperare nel podio ha ancora due massicci da scalare: in squadra si augurano che siano un trampolino e non un fermaCarthy.

D come distanziamento. Nel senso di spazio fra le persone. Durante la pandemia non solo una parola, ma una regola: in tempi di contagio, folla significa follìa. Sarebbe così anche adesso, ma con le prime riaperture le montagne si sono subito riempite di pubblico: è uno dei casi di mutazione del virus, la variante alpina. Quasi un paradosso in un Giro dove l’attenzione resta alta, con controlli periodici durante la corsa: è un attimo passare dal tappone al tampone. Sono cambiate molte abitudini: zero contatti fra stampa e corridori, visite ridotte di sponsor e parenti negli alberghi, persino i velocisti sulle salite devono fare il gruppetto al massimo in quattro e tutti seduti. Molto più attenti gli uomini di classifica, ai quali viene naturale mantenere le distanze. Così come quelli che da tempo hanno mandato all’aria il proprio matrimonio: già prima del via erano separati. E’ un modo di rispettare le spaziature come nel basket, anche se in quello sport ciò che si vede il più delle volte è spazzatura. Con tutte queste precauzioni, il ciclista deve affrontare la salita più dura: su Zoncolan e Sega di Ala più delle pendenze a preoccupare è stato l’abbraccio di quelli che ti stanno addosso senza mascherina, perché sono vietati sia l’uno che l’altro. E’ una calca spontanea, con gente che si fa prendere dall’entusiasmo e diventa travolgente, specialmente quando sa di poter finire dentro una telecamera: il classico fenomeno di massa. Niente di sorprendente: in era covid, il tifoso ha un modo tutto suo per farsi spazio.


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Era atteso ieri in volata, invece spunta a sorpresa oggi in salita: Thibau Nys vince la seconda tappa del Giro di Romandia, la Fribourg - Salvan/Les Marécottes di 171 km. Il ventunenne belga della Lidl Trek ha bruciato Andrea Vendrame...


Tobias Lund Andresen sta vivendo unio straordinario momento di forma e dopo il secondo successo consecutivo al Giro di Turchia spiega: «Di certo non ho vinto per caso perché abbiamo lavorato duro durante tutta la stagione per arrivare ad ottenere...


Slitta alle 21.50, in questo giovedì di festa, l'appuntamento settimanale con Radiocorsa su Raisport. In collegamento ci sarà Fabio Baldato, direttore sportivo della UAE Team Emirates, per capire meglio il capolavoro messo in piedi da Tadej Pogacar alla Liegi-Bastogne-Liegi di...


Simone Buda si è imposto nella Coppa CadutI Nervianesi. Il 24enne della Solme Olmo, già vincitore in stagione del GP De Nardi, ha regolato in volata Cristian Rocchetta della UC Trevigiani - Energiapura Marchiol e Lorenzo Ursella, 21enne della Zalf...


Tobias Lund Andresen ci ha preso gusto e firma il bis nella quinta tappa del Giro di Turchia, la Bodrum - Kusadasi di 177, 9 km. In una volata lanciata lunghissima da Luca Colnaghi e poi da Danny Van Poppel,...


Seconda vittoria stagionale per il trentino Elia Andreaus che centra il bersaglio a Camignone nella gara per juniores. Il giovane atleta del Team F.lli Giorgi si è imposto per distacco anticipando di 16" Gamba della Trevigliese e Paolo Nica, portacolori...


Le strade di Camignone regalano il primo storico podio alla formazione juniores del Team ECOTEK. A ‘impacchettare’ questo regalo alla formazione guidata dall’ex professionista Marco Zanotti è stato Paolo Nica, che ha chiuso al terzo posto il 60° Trofeo Caduti...


Affermazione di Paolo Marangon nel Trofeo Comune di Invorio. L’Allievo del Team Madonna di Campagna, già vincitore nel Trevigiano a fine marzo, oggi ha terminato i 53 chilometri della competizione novarese lasciandosi alle spalle Marco Zoco e Luca Frontini, entrambi...


I giovani della Biesse Carrera esultano grazie al 13enne Mattia Dolfini che ottiene la sua prima affermazione nella quarta edizione del Criterium Liberazione per esordienti di primo anno che si è svolto a Crema.. Dolfini ha regolato Raisi e Bertacchini. Nella...


Il Gran Premio della Liberazione, organizzato per il quarto anno dal team di Claudio Terenzi, si è aperto stamattina con la corsa femminile, sponsorizzata da Salumi Coati e assurta quest'anno al rango di categoria 1.1: è stata una festa per l'atteso squadrone UAE, che ha...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi